L’ultimo governo Giolitti

Nel 1920 Giolitti fu richiamato al potere (giugno 1920- luglio 1921), coinvolgendo nella maggioranza liberali e democratici, cattolici e socialisti riformisti. Lasciò sfogare le agitazioni rivoluzionarie come l’occupazione delle fabbriche a Torino (1920) e l’occupazione contadina di terre demaniali nel Sud, ma tollerò anche le violenze antisocialiste di squadre fasciste, cui venivano contrapposte “guardie rosse” e “avanguardie” di giovani cattolici.
In politica estera Giolitti stipulò il Trattato di Rapallo con la Iugoslavia, riconoscendo Fiume come “Città libera” (1920; un successivo compromesso nel 1924 assegnerà la città all’Italia e il territorio circostante alla Iugoslavia). Le elezioni del 1921 delusero però le speranze di Giolitti di assicurarsi una maggioranza con nazionalisti e fascisti: socialisti e po- polari infatti erano ritornati alla Camera con la stessa forza e le stesse esigenze.

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Il “BIENNIO ROSSO” e LA NASCITA DEL PARTITO COMUNISTA ITALIANO

Sull’onda emotiva suscitata dal bolscevismo in Russia, la direzione del PSI passò all’ala massimalista rivoluzionaria, guidati da Giacinto Menotti Serrati (1919). In quell’anno i lavoratori iniziarono un’ondata di scioperi contro il carovita che culminò, in estate, in saccheggi diffusi e nell’occupazione delle terre incolte del Meridione da parte dei contadini. Nel 1920 gravi episodi di protesta si verificarono nelle fabbriche. Dopo il rifiuto dei proprietari di concedere aumenti salariali, i metallurgici (aderenti al sindacato FIOM) occuparono gli stabilimenti (30 agosto). I presupposti per avviare la rivoluzione proletaria c’erano, ma i socialisti, di concerto con i sindacati, non si assunsero la responsabilità di innescare il processo. Fu così che il presidente del consiglio Giolitti risolse la situazione proponendo un piano di “controllo operaio” sulle aziende: progetto approvato, ma mai attuato.

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PREMESSE ALLA SECONDA GUERRA MONDIALE

ITALIA

La conclusione della Prima guerra mondiale segnò anche la fine
di quell’egemonia europea che aveva raggiunto il culmine all’inizio del XX secolo. La leadership dei Paesi industrializzati passò infatti agli Stati Uniti.
Nel 1919, dopo la fine delle ostilità, le economie dei Paesi coinvolti nel conflitto stentavano a riprendersi, tanto più che la guerra aveva provocato la morte
di milioni di giovani vite e modificato la geografia politica dell’Europa.
I trattati di pace siglati dopo la conferenza di Parigi, invece di risolvere
i contenziosi riuscirono a provocare il malcontento di vincitori e vinti.
In Italia, il mancato accoglimento delle pretese sulla Dalmazia e sui Balcani suscitò il mito della “vittoria mutilata”; la Francia temeva una possibile ripresa dell’imperialismo tedesco; l’Inghilterra osservava il lento declino del suo prestigio internazionale. Le clausole della Pace di Versailles suscitarono un forte risentimento soprattutto in Germania, dove furono interpretate come
un 
diktat volto a marginalizzare il ruolo del Paese tra le grandi potenze.

L’Italia dalla “vittoria mutilata” a Giolitti

Il dopoguerra italiano presentava con particolare accentuazione i problemi e le tensioni degli altri Paesi europei, usciti come l’Italia dalla guerra spossati, delusi, ansiosi: i reduci stentavano a riadattarsi alla vita civile, la riconversione delle industrie di guerra in industrie di pace era ardua, il bilancio era appesantito dai debiti di guerra e dall’onere del prezzo politico del pane. Le istituzioni, monarchia, governo, Parlamento, polizia, amministrazione pubblica, avevano perduto prestigio e fiducia.

Dopo il conflitto mondiale, a causa delle ridotte ricom- pense territoriali ottenute in Istria e Dalmazia, si diffuse in Italia il mito della “vittoria mutilata” che indusse Gabriele D’Annunzio a occupare, alla guida di un gruppo di volontari, la città di Fiume (12 settembre 1919).

Intanto, la situazione interna si complicava anche per gli effetti di una pesante crisi economica. La piccola e media borghesia, a causa della forte inflazione, vedeva dissolvere i propri risparmi.

I contadini (piccoli proprietari e braccianti) erano costretti a lavorare duramente per modesti compensi. Gli operai, organizzati nei sindacati, erano riusciti a strappare miglioramenti salariali. I grandi gruppi industriali si erano invece rafforzati sul piano finanziario.
I vecchi partiti si stavano logorando a tutto vantaggio di nuove formazioni che si ponevano su posizioni critiche rispetto al sistema economico-sociale. Di fronte alla conti- nua ascesa socialista – nonostante le tensioni interne tra riformisti, massimalisti e comunisti, sfociate nella nascita del Partito Comunista d’Italia nel 1921 –, la Chiesa acconsentì nel 1919 alla fondazione di un partito cattolico democrati- co, il Partito Popolare Italiano (PPI), guidato da Don Luigi Sturzo. Ad esso aderirono i piccoli proprietari contadini che auspicavano la ridistribuzione delle terre.

Nel marzo 1919, con la fondazione dei Fasci di combattimento a opera di Benito Mussolini (ex socialista e direttore de “Il popolo d’Italia”), che incarnavano il malcontento della piccola-borghesia e il risentimento degli ex combattenti, compariva un movimento destinato a diventare in breve tempo il protagonista del panorama politico italiano. L’Italia liberale entrò così in piena crisi. Al governo Orlando, caduto nel giugno 1919 per non aver ottenuto i risultati sperati alla Conferenza di pace di Versailles, fece seguito un gabinetto presieduto da Francesco Saverio Nitti (giugno 1919-giugno 1920), forte di una più larga partecipazione di cattolici e socialisti riformisti ma assillato, oltre che dal- la questione di Fiume, da agitazioni operaie e contadine (occupazione delle terre). Alle elezioni del novembre 1919 i liberali persero la maggioranza, scalzati dal grande successo di socialisti e popolari.

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GENESI 10

Bɵreshìt 10

ְוֵאֶלּהתּוְֹלֹדת ְבֵּני־ֹנַח ֵשׁם ָחם ָוָיֶפת ַוִיָּוְּלדוּ ָלֶהם ָבִּנים ַאַחר ַהַמּבּוּל׃ ְבּ ֵני tolɵdòt [discendenti, generazioni, posterità] dei תּוֹ ְל ֹדת vɵèlleh [E questa] è la ְו ֵא ֶלּה 10:1

ָל ֶהם Ch̠ am [Cam] e Jafet; e ָחם ,]Shem [Nome ֵשׁם :]Noach̠ [Noè ֹנ ַח bɵnè [figli] di lahèm [a loro] nacquero de’ ָבּ ִנים banìm [figli], ַא ַחר ach̠ àr [dopo] ַה ַמּבּוּל hammabul [il

diluvio].

ְבּ ֵני ֶי ֶפת ֹגּ ֶמר וּ ָמגוֹג וּ ָמ ַדי ְו ָי ָון ְו ֻת ָבל וּ ֶמ ֶשׁ􏰂 ְו ִתי ָרס׃

10:2 I ְבּ ֵני bɵnè [figli] di Jafet furono Gomer, Magog, Madai, Iavan, Tubal, Mescec e Tiras.

וּ ְב ֵני ֹגּ ֶמר ַא ְשׁ ֲכּ ַנז ְו ִרי ַפת ְו ֹת ַג ְר ָמה׃ .uv’nè [E i figli] di Gomer: Ashkenaz, Rifat e Togarma וּ ְב ֵני10:3

וּ ְב ֵנ י ָי ָו ן ֱא ִל י ָשׁ ה ְו ַת ְר ִשׁ י שׁ ִכּ ִתּ י ם ְו ֹד ָד ִנ י ם ׃ .uv’nè [E i figli] di Javan: Elisha, Tarsis, Kittim e Dodanim וּ ְב ֵני 10:4

ֵמֵאֶלּה ִנְפְרדוּ ִאֵיּי ַהגּוִֹים ְבַּאְרֹצָתם ִאישׁ ִלְל ֹשׁנוֹ ְלִמְשְׁפֹּחָתם ְבּגוֵֹיֶהם׃ 10:5 Da essi vennero i popoli sparsi nelle isole delle nazioni, nei loro diversi paesi,

ciascuno secondo la propria lingua, ְל ִמ ְשׁ ְפּ ֹח ָתם lɵmishpɵch̠ otàm [secondo le loro famiglie], nelle loro nazioni.

וְּבֵני ָחםכּוּשׁוִּמְצַרִיםוּפוּטוְּכָנַען׃ ְכּ ָנ ַען Cush, Mitsraim, Put e כּוּשׁ Ch̠ am [Cam] furono ָחם uv’nè [E i figli] di וּ ְב ֵני 10:6

kɵna’àn [Canaan].

וּ ְב ֵני כוּשׁ ְס ָבא ַו ֲח ִוי ָלה ְו ַס ְב ָתּה ְו ַר ְע ָמה ְו ַס ְב ְתּ ָכא וּ ְב ֵני ַר ְע ָמה ְשׁ ָבא וּ ְד ָדן׃

וּ ְב ֵני ;Cush: Seba, Havila, Sabta, Raama e Sabteca כוּשׁ uv’nè [e i figli] di וּ ְב ֵני 10:7 uv’nè [e i figli] di Raama: Sceba e Dedan.

ְוכוּשׁ ָי ַלד ֶאת־ ִנ ְמ ֹרד הוּא ֵה ֵחל ִל ְהיוֹת ִגּ ֹבּר ָבּ ָא ֶרץ׃

10:8 E Cush ָי ַלד yalad [generò] Nimrod, che cominciò ִל ְהיוֹת lihyot [a essere] potente .]ba’àretz [nella terra ָבּ ָא ֶרץ

הוּא־ָהָיה ִגֹבּר־ַצִיד ִלְפֵנייהוה ַעל־ֵכּן ֵיָאַמר ְכִּנְמֹרד ִגּבּוֹר ַצִיד ִלְפֵנייהוה׃ ִל ְפ ֵני ]ghibor-tzaid [potente cacciatoreִג ֹבּר־ ַצ ִיד hù-hayah [Egli fu] un הוּא־ ָה ָיה 10:9

lifnè [davanti a – nel cospetto di] יהוה Yahweh; ַעל־ ֵכּן al-kèn [perciò] ֵי ָא ַמר ye’amar [si dice]: ‘ ְכּ ִנ ְמ ֹרד [Come Nimrod], ִגּבּוֹר ghibor [potente] ַצ ִיד tzaid [cacciatore] ִל ְפ ֵני lifné [davanti a – nel cospetto di] יהוה Yahweh’.

ַו ְתּ ִהי ֵרא ִשׁית ַמ ְמ ַל ְכתּוֹ ָבּ ֶבל ְו ֶא ֶר􏰂 ְו ַא ַכּד ְו ַכ ְל ֵנה ְבּ ֶא ֶרץ ִשׁ ְנ ָער׃ 10:10 E il ֵרא ִשׁית reshit [principio] del suo regno fu, ָבּ ֶבל bavel [Babel], Erec, Accad e

Calne ְבּ ֶא ֶרץ bɵèretz [in terra] di Scinear.
ִמן־ ָה ָא ֶרץ ַה ִהוא ָי ָצא ַאשּׁוּר ַו ִיּ ֶבן ֶאת־ ִני ְנ ֵוה ְו ֶאת־ ְר ֹח ֹבת ִעיר ְו ֶאת־ ָכּ ַלח׃

10:11 Da quella ִמן־ ָה ָא ֶרץ min-ha’àretz [da la terra] andò in Assiria ַו ִיּ ֶבן vayìven [ed edificò] Ninive, Rehoboth ִעיר jr [città] e Calah;

ְוֶאת־ֶרֶסן ֵבּין ִניְנֵוהוֵּבין ָכַּלח ִהוא ָהִעיר ַהְגֹּדָלה׃ 10:12 e, ֵבּין bèn [fra] Ninive e Calah, Resen, la gran città.

וּ ִמ ְצ ַר ִים ָי ַלד ֶאת־לוּ ִדים ְו ֶאת־ ֲע ָנ ִמים ְו ֶאת־ ְל ָה ִבים ְו ֶאת־ ַנ ְפ ֻתּ ִחים׃ 10:13 Mitsraim ָי ַלד yalad [generò] i Ludim, gli Anamim, i Lehabim, i Naftuhim,

ְוֶאת־ַפְּתֻרִסיםְוֶאת־ַכְּסֻלִחים ֲאֶשׁרָיְצאוִּמָשּׁםְפִּלְשִׁתּיםְוֶאת־ַכְּפֹתִּרים׃ 10:14 i Pathrusim, i Casluhim (donde uscirono i Filistei) e i Caftorim.

וּ ְכ ַנ ַען ָי ַלד ֶאת־ ִצי ֹדן ְבּ ֹכרוֹ ְו ֶאת־ ֵחת׃ bɵchorò [ suo ְבּ ֹכרוֹ ,yalad [generò] Sidon ָי ַלד ]kɵna’àn [Canaan ְכּ ָנ ַען 10:15

primogenito], e Heth,
10:16 e i Gebusei, gli Amorei, i Ghirgasei, 10:17 gli Hivvei, gli Archei, i Sinei,

ְוֶאת־ַהְיבוִּסיְוֶאת־ָהֱאֹמִריְוֵאת ַהִגְּרָגִּשׁי׃ ְו ֶא ת ־ ַה ִח ִוּ י ְו ֶא ת ־ ַה ַע ְר ִק י ְו ֶא ת ־ ַה ִסּ י ִנ י ׃

ְוֶאת־ָהַאְרָוִדיְוֶאת־ַהְצָּמִריְוֶאת־ַהֲחָמִתיְוַאַחר ָנֹפצוּ ִמְשְׁפּחוֹת ַהְכַּנֲעִני׃ 10:18 gli Arvadei, i Tsemarei e gli Hamattei. Poi le famiglie dei Cananei si sparsero.

ַו ְי ִהי ְגּבוּל ַה ְכּ ַנ ֲע ִני ִמ ִצּי ֹדן ֹבּ ֲא ָכה ְג ָר ָרה ַעד־ ַע ָזּה ֹבּ ֲא ָכה ְס ֹד ָמה ַו ֲע ֹמ ָרה ְו ַא ְד ָמה וּ ְצ ֹב ִים ַעד־ ָל ַשׁע׃vay’hì [E fu] i confini dei Cananei da Sidon, in direzione di Gherar, fino a ַו ְי ִהי 10:19

Gaza; e in direzione di ְס ֹדם Sɵdom [Sodoma], ֲע ֹמ ָרה Amorah [Gomorra], Adma e Tseboim, fino a Lesha.

ֵא ֶלּ ה ְב ֵנ י ־ ָח ם ְל ִמ ְשׁ ְפּ ֹח ָת ם ִל ְל ֹשׁ ֹנ ָת ם ְבּ ַא ְר ֹצ ָת ם ְבּ ג וֹ ֵי ֶה ם ׃

ְל ִמ ְשׁ ְפּ ֹח ָתם ,]Ch̠ am [Cam ָחם bɵnè [figli] di ְבּ ֵני èlleh [Queste] sono i ֵא ֶלּה 10:20 lɵmishpɵch̠ otàm [secondo le loro famiglie], secondo le loro lingue, nei loro paesi, nelle loro nazioni.

וּ ְל ֵשׁם יֻ ַלּד ַגּם־הוּא ֲא ִבי ָכּל־ ְבּ ֵני־ ֵע ֶבר ֲא ִחי ֶי ֶפת ַה ָגּדוֹל׃

bɵnè [figli] di Eber ְבּ ֵני avì [padre di] tutti i ֲא ִבי ,]ulɵshèm [anche a Shem וּ ְל ֵשׁם 10:21

ְבּ ֵני ’haggadòl [il grande – Il maggiore], nacquero de ַה ָגּדוֹל àch̠ [fratello] di Jafet ָאח e bɵnè [figli].

ְבֵּני ֵשׁם ֵעיָלםְוַאשּׁוּרְוַאְרַפְּכַשׁדְולוּדַוֲאָרם׃

10:22 I ְבּ ֵני bɵnè [figli] di ֵשׁם Shem [Nome] furono Elam, Assur, Arpacshad, Lud e Aram.

וּ ְב ֵני ֲא ָרם עוּץ ְוחוּל ְו ֶג ֶתר ָו ַמשׁ׃

  1. .uv’nè [E i figli] di Aram: Uz, Hul, Gheter e Mash וּ ְב ֵני 10:23ְו ַאְר ַפּ ְכ ַשׁד ָי ַלד ֶאת־ ָשׁ ַלח ְו ֶשׁ ַלח ָי ַלד ֶאת־ ֵע ֶבר׃
  2. 10:24 E Arpacshad ָי ַלד yalad [generò] Scelah, e Scelah ָי ַלד yalad [generò] Eber.וּ ְל ֵע ֶבר יֻ ַלּד ְשׁ ֵני ָב ִנים ֵשׁם ָה ֶא ָחד ֶפּ ֶלג ִכּי ְב ָי ָמיו ִנ ְפ ְל ָגה ָה ָא ֶרץ ְו ֵשׁם ָא ִחיו ָי ְק ָטן׃
  3. 10:25 E ad Eber nacquero ְשׁ ֵני shɵnè [due] ָב ִנים vanìm [figli]; il ֵשׁם shèm [nome]

ha’àretz [la terra] fu ָה ָא ֶרץ ha’ech̠ àd [dell’uno] fu Peleg, perché ai suoi giorni ָה ֶא ָחד spartita; ְו ֵשׁם vɵshèm [e il nome] del ָא ִחיו ach̠ iv [suo fratello] fu Jokthan.

ְו ָי ְק ָטן ָי ַלד ֶאת־ ַא ְלמוֹ ָדד ְו ֶאת־ ָשׁ ֶלף ְו ֶאת־ ֲח ַצ ְר ָמ ֶות ְו ֶאת־ ָי ַרח׃ 10:26 E Jokthan ָי ַלד yalad [generò] Almodad, Scelef, Hatsarmaveth,

  1. 10:27 Jerah, Hadoram, Uzal,
  2. 10:28 Diklah, Obal, Abimael, Sceba,

ְו ֶאת־ ֲהדוֹ ָרם ְו ֶאת־אוּ ָזל ְו ֶאת־ ִדּ ְק ָלה׃

ְו ֶאת־עוֹ ָבל ְו ֶאת־ ֲא ִבי ָמ ֵאל ְו ֶאת־ ְשׁ ָבא׃

ְו ֶאת־אוֹ ִפר ְו ֶאת־ ֲח ִוי ָלה ְו ֶאת־יוֹ ָבב ָכּל־ ֵא ֶלּה ְבּ ֵני ָי ְק ָטן׃

  1. 10:29 Ofir, Havila e Jobab. Tutti questi furono ְבּ ֵני bɵnè [figli] di Jokthan.ַו ְי ִהי מוֹ ָשׁ ָבם ִמ ֵמּ ָשׁא ֹבּ ֲא ָכה ְס ָפ ָרה ַהר ַה ֶקּ ֶדם׃
  2. vay’hì [E fu] la loro dimora fu la montagna orientale, da Mesha, fin verso ַו ְי ִהי 10:30

Sefar.

ֵא ֶלּ ה ְב ֵנ י ־ ֵשׁ ם ְל ִמ ְשׁ ְפּ ֹח ָת ם ִל ְל ֹשׁ ֹנ ָת ם ְבּ ַא ְר ֹצ ָת ם ְל ג וֹ ֵי ֶה ם ׃ ְל ִמ ְשׁ ְפּ ֹח ָתם ,]Shem [Nome ֵשׁםbɵnè [figli] di ְבּ ֵני èlleh [Questi] sono i ֵא ֶלּה 10:31

lɵmishpɵch̠ otàm [secondo le loro famiglie], secondo le loro lingue, nei loro paesi, secondo le loro nazioni.

ֵאֶלּה ִמְשְׁפֹּחת ְבֵּני־ֹנַח ְלתוְֹלֹדָתם ְבּגוֵֹיֶהםוֵּמֵאֶלּה ִנְפְרדוּ ַהגּוִֹים ָבָּאֶרץ ַאַחר ַהַמּבּוּל׃

,]Noach̠ [Noè ֹנ ַח bɵnè [figli] di ְבּ ֵני èlleh [Queste] sono le famiglie dei ֵא ֶלּה 10:32 secondo le loro generazioni, nelle loro nazioni; e da essi uscirono le nazioni che si sparsero ָבּ ָא ֶרץ ba’àretz [nella terra – per la terra] ַא ַחר ach̠ àr [dopo] ַה ַמּבּוּל hammabul [il diluvio].

TRADUZIONE

L’UMANITÀ DOPO IL DILUVIO

Genealogia: tavola dei popoli

10.1 Questa è la discendenza dei figli di Noè: Sem, Cam e Iafet, ai quali nacquero figli dopo il diluvio.
2 I figli di Iafet: Gomer, Magòg, Madai, Iavan, Tubal, Mesec e Tiras. I figli di Gomer: Aschenàz, Rifat e Togarmà. 4 I figli di Iavan: Elisa, Tarsis, i Chittìm e i Dodanìm. Da costoro derivarono le genti disperse per le isole, nei loro territori, ciascuna secondo la propria lingua e secondo le loro famiglie, nelle rispettive nazioni.
6 I figli di Cam: Etiopia, Egitto, Put e Canaan. I figli di Etiopia: Seba, Avìla, Sabta, Raamà e Sabtecà. I figli di Raamà: Saba e Dedan. Etiopia generò Nimrod: costui cominciò a essere potente sulla terra. Egli era valente nella caccia davanti al Signore, perciò si dice: “Come Nimrod, valente cacciatore davanti al Signore”. 10 L’inizio del suo regno fu Babele, Uruc, Accad e Calne, nella regione di Sinar. 11 Da quella terra si portò ad Assur e costruì Ninive, Recobòt-Ir e Calach, 12 e Resen tra Ninive e Calach; quella è la grande città. 13 Egitto generò quelli di Lud, Anam, Laab, Naftuch, 14 Patros, Casluch e Caftor, da dove uscirono i Filistei. 15 Canaan generò Sidone, suo primogenito, e Chet 16 e il Gebuseo, l’Amorreo, il Gergeseo, 17 l’Eveo, l’Archeo e il Sineo, 18 l’Arvadeo, il Semareo e il Camateo. In seguito si dispersero le famiglie dei Cananei. 19 Il confine dei Cananei andava da Sidone in direzione di Gerar fino a Gaza, poi in direzione di Sòdoma, Gomorra, Adma e Seboìm fino a Lesa. 20 Questi furono i figli di Cam secondo le loro famiglie e le loro lingue, nei loro territori e nelle rispettive nazioni.
21 Anche a Sem, fratello maggiore di Iafet e capostipite di tutti i figli di Eber, nacque una discendenza. 22 I figli di Sem: Elam, Assur, Arpacsàd, Lud e Aram. 23 I figli di Aram: Us, Ul, Gheter e Mas. 24 Arpacsàd generò Selach e Selach generò Eber. 25 A Eber nacquero due figli: uno si chiamò Peleg, perché ai suoi tempi fu divisa la terra, e il fratello si chiamò Ioktan. 26 Ioktan generò Almodàd, Selef, Asarmàvet, Ierach, 27 Adoràm, Uzal, Dikla, 28Obal, Abimaèl, Saba, 29 Ofir, Avìla e Iobab. Tutti questi furono i figli di Ioktan; 30 la loro sede era sulle montagne dell’oriente, da Mesa in direzione di Sefar. 31 Questi furono i figli di Sem secondo le loro famiglie e le loro lingue, nei loro territori, secondo le rispettive nazioni.
32 Queste furono le famiglie dei figli di Noè secondo le loro genealogie, nelle rispettive nazioni. Da costoro si dispersero le nazioni sulla terra dopo il diluvio.

Note nel testo

10,1-11,26 I figli di Noè vengono presentati come i padri di tutti gli abitanti della terra, e si giunge così ad Abramo (Gen 11,26). In tal modo la storia dei patriarchi d’Israele è collocata nel quadro dell’intera umanità, tracciato nei primi undici capitoli.

10,1-32 Attraverso lo schema della genealogia, si offre una visione panoramica dei popoli della terra, delle loro relazioni e della loro distribuzione geografica. I criteri per individuare le parentele tra le popolazioni riflettono le conoscenze degli autori antichi. Si persegue un intento teologico: mostrare che, nella molteplicità dei popoli riempiono la terra, si compie la benedizione divina (Gen 1,28Gen 9,1.7) e affermare in radice la fraternità di tutti i popoli.

10,2 I figli di Iafet: sono soprattutto popoli del bacino mediterraneo.

10,4 I figli diIavan: gli Ioni o, genericamente, i Greci.

10,6 I figli di Cam: sono per lo più popoli del sud; tra essi anche Canaan, forse a motivo della dominazione egiziana sulla regione.10,10-12 Città della Mesopotamia.

10,14 Caftor: è di solito identificato con Creta.

10,15 Sidone: sulla costa del Libano.

10,16-20 Si tratta della terra di Canaan.

10,22 I figli di Sem: sono collocati in mezzo ai due gruppi precedenti. Dall’Elam (attuale Iran), attraverso Assur, si giunge ad Aram (nell’attuale Siria).

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GENESI -9

Bɵreshìt 9

ַו ְי ָב ֶר􏰂 ֱא􏰁 ִהים ֶאת־ ֹנ ַח ְו ֶאת־ ָבּ ָניו ַויּ ֹא ֶמר ָל ֶהם ְפּרוּ וּ ְרבוּ וּ ִמ ְלאוּ ֶאת־ ָה ָא ֶרץ׃

9:1 E ַו ְי ָב ֶר􏰂 vayvàrech [E benedisse] ֱא􏰁 ִהים Elohìm a ֹנ ַח Noach̠ [Noè] ְו ֶאת־ ָבּ ָניו vɵet-

banàv [e i suoi figli], ַויֹּא ֶמר vayòmer [e disse] ָל ֶהם lahèm [loro]: ְפּרוּ pɵrù [fruttificate-

crescete], וּ ְרבוּ urɵvu [e moltiplicate], וּ ִמ ְלאוּ umil’ù [e riempite] ֶאת־ ָה ָא ֶרץ et-ha’àretz [la terra].

וּ מ וֹ ַר ֲא ֶכ ם ְו ִח ְתּ ֶכ ם ִי ְה ֶי ה ַע ל ָכּ ל ־ ַח ַיּ ת ָה ָא ֶר ץ ְו ַע ל ָכּ ל ־ ע וֹ ף ַה ָשּׁ ָמ ִי ם ְבּ ֹכ ל ֲא ֶשׁ ר ִתּ ְר ֹמ שׂ ָה ֲא ָד ָמ ה וְּב ָכל־ְדֵּגי ַהָיּם ְבֶּיְד ֶכם ִנ ָתּנוּ׃

ihyeh [sarà] su ִי ְה ֶיה umora’achèm [e il timore di voi] e spavento di voi וּמוֹ ַר ֲא ֶכם 9:2 kol-òf ָכּל־עוֹףha’àretz [della terra] e su ָה ָא ֶרץ ]kol-ch̠ ayat [tutti gli animali ָכּל־ ַח ַיּת [tutti gli uccelli] ַה ָשּׁ ָמ ִים hashamàim [cielo]. Essi son dati in poter vostro con tutto ciò che striscia ָה ֲא ָד ָמה ha’adàmah [su la terra] e con tutti i pesci ַה ָיּם hayàm [del mare].

ָכּל־ ֶר ֶמשׂ ֲא ֶשׁר הוּא־ ַחי ָל ֶכם ִי ְה ֶיה ְל ָא ְכ ָלה ְכּ ֶי ֶרק ֵע ֶשׂב ָנ ַת ִתּי ָל ֶכם ֶאת־ ֹכּל׃ְלָאְכָלה]ihyeh[saràִיְהֶיה]lachèm[vi ָלֶכם9:3Tuttociòchesimuoveedhavita

ֵע ֶשׂב lachèm [a voi] tutto questo, come la ָל ֶכם ]natàtti [do ָנ ַת ִתּי ;]lɵoch’lah [per cibo èsev [erba] verde;

ַא 􏰂 ־ ָבּ ָשׂ ר ְבּ ַנ ְפ שׁ וֹ ָד מ וֹ ל ֹ א ת ֹ א ֵכ ל וּ ׃ 9:4maלֹאlò[non]mangereteָבּ ָשׂר basàr[carne]ְבַּנְפשׁוֹ benaf’sho[conlavitasua

(con il suo respiro)], cioè con il suo ַדּם dàm [sangue].

ְוַא􏰂 ֶאת־ִדְּמֶכם ְלַנְפ ֹשֵׁתיֶכם ֶאְדֹרשׁ ִמַיּד ָכּל־ַחָיּה ֶאְדְר ֶשׁנּוּוִּמַיּד ָהָאָדם ִמַיּד ִאישׁ ָאִחיו ֶאְדֹרשׁ ֶאת־ ֶנ ֶפשׁ ָה ָא ָדם׃

9:5 E certo, io chiederò conto del vostro ַדּם dàm [sangue], del ַדּם dàm [sangue]
lenafeshotèchem [delle vostre vite]; ne chiederò conto; e chiederò conto di ְל ַנ ְפ ֹשׁ ֵתי ֶכם ָא ִחיו kol-ch̠ ayyah [ogni essere vivente] della mano dell’uomo, alla mano del ָכּל־ ַח ָיּה ach̠ iv [suo fratello] chiederò conto ֶאת־ ֶנ ֶפשׁ ָה ָא ָדם et-nèfesh ha’adàm [del respiro dell’uomo].

ֹשׁ ֵפ􏰂 ַדּם ָה ָא ָדם ָבּ ָא ָדם ָדּמוֹ ִי ָשּׁ ֵפ􏰂 ִכּי ְבּ ֶצ ֶלם ֱא􏰁 ִהים ָע ָשׂה ֶאת־ ָה ָא ָדם׃ 9:6 di chiunque spargerà Il ַדּם dàm [sangue] dell’uomo, il ַדּם dàm [sangue] di lui sarà

sparso dall’uomo, perché ְבּ ֶצ ֶלם bɵtzè’lem [a immagine] di ֱא􏰁 ִהים Elohìm ָע ָשׂה àsah [fece] ֶאת־ ָה ָא ָדם et-ha’adàm [l’uomo].

ְוַאֶתּם ְפּרוּוְּרבוּ ִשְׁרצוּ ָבָאֶרץוְּרבוּ־ָבהּ׃ urɵvu[eוְּרבוּ]pɵrù[fruttificate-cresceteְפּרוּ]vɵattèm[Voidunqueְוַאֶתּם9:7 moltiplicate];spandeteviָבָאֶרץ va’àretz[nellaterra],וְּרבוּ־ָבהּurɵvu-vàh[e

moltiplicate in essa]’.

ַויֹּאֶמר ֱא􏰁ִהים ֶאל־ֹנַחְוֶאל־ָבָּניו ִאתּוֹ ֵלאֹמר׃ vɵel-banàv [e ְו ֶאל־ ָבּ ָניו ]Noach̠ [Noè ֹנ ַח Elohìm a ֱא􏰁 ִהים]Vayòmer [E disse ַויֹּא ֶמר 9:8

ai suoi figli] ִאתּוֹ ittò [con lui], ֵלא ֹמר lemòr [dicendo]:
ַו ֲא ִני ִה ְנ ִני ֵמ ִקים ֶאת־ ְבּ ִרי ִתי ִא ְתּ ֶכם ְו ֶאת־ ַז ְר ֲע ֶכם ַא ֲח ֵרי ֶכם׃

9:9 ‘Quanto a me, ִה ְנ ִני hinɵnì [ecco], stabilisco ֶאת־ ְבּ ִרי ִתי et-bɵri’tì [il mio patto – la mia alleanza] ִא ְתּ ֶכם ìttɵchèm [con voi] e con la vostra progenie dopo voi,

ְו ֵאת ָכּל־ ֶנ ֶפשׁ ַה ַח ָיּה ֲא ֶשׁר ִא ְתּ ֶכם ָבּעוֹף ַבּ ְבּ ֵה ָמה וּ ְב ָכל־ ַח ַיּת ָה ָא ֶרץ ִא ְתּ ֶכם ִמ ֹכּל ֹי ְצ ֵאי ַה ֵתּ ָבה ְל ֹכל ַחַיּת ָהָאֶרץ׃

9:10 e con ָכּל־ ֶנ ֶפשׁ kol-nèfesh [tutti gli esseri] ַה ַח ָיּה hach̠ ayyah [viventi] che sono ha’àretz [della ָה ָא ֶרץ ìttɵchèm [con voi: uccelli, bestiame, e tutti gli animali ִא ְתּ ֶכם ַה ֵתּ ָבה mikol [da tutti] quelli che sono usciti ִמ ֹכּל ;]ìttɵchèm [con voi ִא ְתּ ֶכם ]terra hattevah [dall’arca], ְל ֹכל lɵchòl [a tutti] quanti gli animali ָה ָא ֶרץ ha’àretz [della terra].

ַו ֲה ִק ֹמ ִתי ֶאת־ ְבּ ִרי ִתי ִא ְתּ ֶכם ְול ֹא־ ִי ָכּ ֵרת ָכּל־ ָבּ ָשׂר עוֹד ִמ ֵמּי ַה ַמּבּוּל ְול ֹא־יהיה עוֹד ַמבּוּל ְל ַשׁ ֵחת ָה ָא ֶרץ׃ ]et-bɵri’tì [il mio patto – la mia alleanza ֶאת־ ְבּ ִרי ִתי ]vahakimotì [Ed stabilisco ַו ֲה ִק ֹמ ִתי 9:11

vɵlò-yikaret kol-basar od [e nessuna ְול ֹא־ ִי ָכּ ֵרת ָכּל־ ָבּ ָשׂר עוֹד ,]ìttɵchèm [con voi ִא ְתּ ֶכם carne sarà più sterminata] ִמ ֵמּי mimmè [dalle acque] ַה ַמּבּוּל hammabul [del diluvio],

ָהָאֶרץmabul[diluvio]perdistruggere ַמבּוּל]òd[piùעוֹדvɵlò[enon]cisaràְולֹא ha’àretz [la terra] ‘.

ַויּ ֹא ֶמר ֱא􏰁 ִהים ז ֹאת אוֹת־ ַה ְבּ ִרית ֲא ֶשׁר־ ֲא ִני ֹנ ֵתן ֵבּי ִני וּ ֵבי ֵני ֶכם וּ ֵבין ָכּל־ ֶנ ֶפשׁ ַח ָיּה ֲא ֶשׁר ִא ְתּ ֶכם ְל ֹד ֹרת עוֹ ָלם׃

-òtאוֹת־ַהְבִּרית]zòt[Questo-Eccoilזֹא’:Elohìm ֱא􏰁ִהים]Vayòmer[Edisseַויֹּאֶמר9:12 habɵrìt [segno del patto – dell’alleanza] che io fo ֵבּי ִני bè’nì [tra me] וּ ֵבי ֵני ֶכם uvenechèm ִא ְתּ ֶכם kol-nèfesh hayyah [tutti gli esseri viventi] che sono ָכּל־ ֶנ ֶפשׁ ַח ָיּה e tra voi] e[ ìttɵchèm [con voi], ְל ֹד ֹרת עוֹ ָלם lɵdorot òlam [per tutte le generazioni a venire].

ֶאת־ַקְשִׁתּי ָנַתִתּי ֶבָּעָנןְוָהְיָתה ְלאוֹת ְבִּרית ֵבּיִניוֵּבין ָהָאֶרץ׃ be’anàn [nella ֶבּ ָע ָנן ]natàtti [do-pongo ָנ ַת ִתּי ]et-kashɵttì [Il mio arco ֶאת־ ַק ְשׁ ִתּי 9:13

nuvola], ְו ָה ְי ָתה vɵhayɵtah [E sarà] ְלאוֹת lɵòt [come segno] ְבּ ִרית bɵrìt [del patto – dell’alleanza]ֵבּיִני bè’nì[frame]eָהָאֶרץ ha’àretz[laterra].

ְו ָה ָיה ְבּ ַע ְנ ִני ָע ָנן ַעל־ ָה ָא ֶרץ ְו ִנ ְר ֲא ָתה ַה ֶקּ ֶשׁת ֶבּ ָע ָנן׃ ]ànàn [nuvole ָע ָנן vɵhayah [E sarà – E avverrà] che quando avrò raccolto le ְו ָה ָיה 9:14

be’anàn ֶבּ ָע ָנן hakkeshet [L’arco] apparirà ַה ֶקּ ֶשׁת ,]àl-ha’àretz [sulla terra ַעל־ ָה ָא ֶרץ [nelle nuvole],

ְו ָז ַכ ְר ִתּי ֶאת־ ְבּ ִרי ִתי ֲא ֶשׁר ֵבּי ִני וּ ֵבי ֵני ֶכם וּ ֵבין ָכּל־ ֶנ ֶפשׁ ַח ָיּה ְבּ ָכל־ ָבּ ָשׂר ְול ֹא־ ִי ְה ֶיה עוֹד ַה ַמּ ִים ְל ַמבּוּל ְל ַשׁ ֵחת ָכּל־ ָבּ ָשׂר׃

et-bɵri’tì [il mio patto – la mia ֶאת־ ְבּ ִרי ִתי ]vɵzachartì [e io mi ricorderò ְו ָז ַכ ְר ִתּי 9:15 ָכּל־ ֶנ ֶפשׁuvenechèm [e tra voi] e וּ ֵבי ֵני ֶכם ]bè’nì [fra me ֵבּי ִני ]ashèr [che ֲא ֶשׁר ]alleanza -vɵlò ְול ֹא־ ִי ְה ֶיה,]basàr [carne ָבּ ָשׂר kol-nèfesh hayyah [ogni essere vivente] d’ogni ַח ָיּה ihyeh [e non sarà] עוֹד òd [più] ַה ַמּ ִים hammàim [le acque] ְל ַמבּוּל lɵmabul [per come diluvio] per distruggere ogni ָבּ ָשׂר basàr [carne].

ְוָהְיָתה ַהֶקּ ֶשׁת ֶבָּעָנןוְּרִאיִתיָה ִלְזֹכּר ְבִּריתעוָֹלם ֵבּין ֱא􏰁ִהיםוֵּבין ָכּל־ֶנֶפשׁ ַחָיּה ְבָּכל־ָבּ ָשׂר ֲא ֶשׁר ַעל־ ָה ָא ֶרץ׃

,]be’anàn [nelle nuvole ֶבּ ָע ָנן ]hakkeshèt [l’arco ַה ֶקּ ֶשׁת ]vɵhayɵtah [E sarà ְו ָה ְי ָתה 9:16 – bɵrìt [del patto ְבּ ִרית ]lizkor [per ricordarmi ִל ְז ֹכּר ur’ìtihà [e io lo guarderò וּ ְר ִאי ִתי ָה dell’alleanza] עוֹ ָלם ‘olàm [perpetuo] ֵבּין bèn [fra] ֱא􏰁 ִהים Elohìm e ָכּל־ ֶנ ֶפשׁ ַח ָיּה kol ֲא ֶשׁר ]bɵchol-basàr [in ogni carne ְבּ ָכל־ ָבּ ָשׂר ,]nèfesh-ch̠ ayyah [ogni anima vivente ashèr [che] è ַעל־ ָה ָא ֶרץ àl-ha’àretz [sulla terra] ‘.

ַויֹּאֶמר ֱא􏰁ִהים ֶאל־ֹנַחזֹאתאוֹת־ַהְבִּרית ֲאֶשׁר ֲהִקֹמִתי ֵבּיִניוֵּבין ָכּל־ָבָּשׂר ֲאֶשׁר ַעל־ָהָאֶרץ׃zòt[Questo]èilזֹאת’:]Noach̠[NoèֹנַחElohìma ֱא􏰁ִהים]Vayòmer[Edisseַויֹּאֶמר9:17 uvèn [e וּ ֵבין ]bè’nì [fra me ֵבּי ִני habɵrìt [segno del patto] che io ho stabilito אוֹת־ ַה ְבּ ִרית tra] ָכּל־ ָבּ ָשׂר kol-basàr [ogni carne] che è ַעל־ ָה ָא ֶרץ àl-ha’àretz [sulla terra] ‘.

ַו ִיּ ְהיוּ ְב ֵני־ ֹנ ַח ַה ֹיּ ְצ ִאים ִמן־ ַה ֵתּ ָבה ֵשׁם ְו ָחם ָו ָי ֶפת ְו ָחם הוּא ֲא ִבי ְכ ָנ ַען׃ Noach̠ [Noè] che uscirono ֹנ ַחbɵnè [figli] di ְבּ ֵני vayihyù [E furono] i ַו ִיּ ְהיוּ 9:18

dall’arca: ֵשׁם Shem [Nome], ְו ָחם vɵCh̠ am [e Cam] ָו ָי ֶפת vayafet [e Jafet]; ְו ָחם vɵCh̠ am [e Cam] egli è ֲא ִבי avì [il padre] di ְכּ ָנ ַען kɵna’àn [Canaan].

ְשׁ􏰁 ָשׁה ֵא ֶלּה ְבּ ֵני־ ֹנ ַח וּ ֵמ ֵא ֶלּה ָנ ְפ ָצה ָכל־ ָה ָא ֶרץ׃ Noach̠ ֹנ ַח bɵnè [figli] di ְבּ ֵני ]shɵloshah [tre ְשׁ􏰁 ָשׁהèlleh [Questi] sono i ֵא ֶלּה 9:19

[Noè];edalorofupopolataָכל־ָהָאֶרץ chol-ha’àretz[tuttalaterra].
ַו ָיּ ֶחל ֹנ ַח ִאישׁ ָה ֲא ָד ָמה ַו ִיּ ַטּע ָכּ ֶרם׃

9:20 Or ֹנ ַח Noach̠ [Noè], ִאישׁ ָה ֲא ָד ָמה ìsh ha’adàmah [ch’era agricoltore], ַו ִיּ ַטּע vayyità[Epiantò]unaָכֶּרם karem[vigna];

ַו ֵיּ ְשׁ ְתּ ִמן־ ַה ַיִּין ַוִיּ ְשׁ ָכּר ַוִיּ ְת ַגּל ְבּתוֹ􏰂 ָא ֳה􏰁ה׃ 9:21 e bevve del ַיּ ִין yayin [vino] e s’inebriò e si scoperse ְבּתוֹ􏰂 bɵtòch [in mezzo] alla

sua ֹא ֶהל òhel [tenda].

ַו ַיְּרא ָחם ֲא ִבי ְכ ַנ ַען ֵאת ֶעְר ַות ָא ִביו ַו ַיּ ֵגּד ִל ְשׁ ֵני־ ֶא ָחיו ַבּחוּץ׃ ,]kɵna’àn [Canaan ְכּ ָנ ַען ]avì [padre di ֲא ִבי ,]Ch̠ am [Cam ָחם ]vayàr [E vide ַו ַיּ ְרא 9:22

la nudità del ָא ִביו aviv [padre suo], ַו ַיּ ֵגּד vaiyaghè [e andò a dirlo] ַבּחוּץ bach̠ utz [fuori], ִל ְשׁ ֵני־ ֶא ָחיו lish’né-ech̠ av [ai due suoi fratelli].

ַוִיַּקּח ֵשׁם ָוֶיֶפת ֶאת־ַהִשְּׂמָלה ַוָיִּשׂימוּ ַעל־ְשֶׁכם ְשֵׁניֶהם ַוֵיְּלכוּ ֲאֹחַרִנּית ַוְיַכסּוּ ֵאת ֶעְרַות ֲאִביֶהם וּ ְפ ֵנ י ֶה ם ֲא ֹח ַר ִנּ י ת ְו ֶע ְר ַו ת ֲא ִב י ֶה ם ל ֹא ָר א וּ ׃

Shem [Nome] e Jafet il mantello, se lo misero ֵשׁם ]vayikkàch̠ [E presero ַו ִיּ ַקּח 9:23 ]vaiyelɵchù [E andarono] – e camminando ַו ֵיּ ְלכוּ ,shɵnehèm [ambedue] sulle spalle ְשׁ ֵני ֶהםall’indietro,coprironolanuditàdelֲאִביֶהם avihèm[loropadre];esiccomeavevanola facciavòltaallaparteopposta,לֹאlò[non]viderolanuditàdelֲאִביֶהם avihèm[loro padre].

ַו ִיּי ֶקץ ֹנ ַח ִמ ֵיּינוֹ ַו ֵיּ ַדע ֵאת ֲא ֶשׁר־ ָע ָשׂה־לוֹ ְבּנוֹ ַה ָקּ ָטן׃ 9:24 E quando ֹנ ַח Noach̠ [Noè] si svegliò dalla sua ebbrezza, ַו ֵיּ ַדע vaiyedà [E conobbe

ַה ָקּ ָטן ]bɵnò [suo figlio ְבּנוֹ et ashèr-àsah [di quello che fece] il ֵאת ֲא ֶשׁר־ ָע ָשׂה ]seppe – hakkàtàn [il piccolo – il minore];

ַויֹּאֶמר ָארוּר ְכָּנַען ֶעֶבד ֲעָבִדיםִיְהֶיה ְלֶאָחיו׃ ִי ְה ֶיה !]kɵna’àn [Canaan ְכּ ָנ ַען àrur [Maledetto] sia ָארוּר]:Vayòmer [e disse ַויֹּא ֶמר 9:25

ihyeh [sarà] ֶע ֶבד èved [servo] dei servi ְל ֶא ָחיו lɵech̠ àv [dei suoi fratelli]!

ַויֹּא ֶמר ָבּרוּ􏰂 יהוה ֱא􏰁 ֵהי ֵשׁם ִוי ִהי ְכ ַנ ַען ֶע ֶבד ָלמוֹ׃ ֱא􏰁 ֵהי ,Yahweh יהוה barùch [Benedetto] sia ָבּרוּ􏰂 :Vayòmer [E disse] ancora ַויֹּא ֶמר 9:26

Elohè [Elohìm di] ֵשׁם Shem [Nome], e sia ְכּ ָנ ַען kɵna’àn [Canaan] suo ֶע ֶבד èved [servo]!

ַי ְפ ְתּ ֱא􏰁 ִהים ְל ֶי ֶפת ְו ִי ְשׁ ֹכּן ְבּ ָא ֳה ֵלי־ ֵשׁם ִוי ִהי ְכ ַנ ַען ֶע ֶבד ָלמוֹ׃

Shem [Nome], e sia ֵשׁם Elohìm estenda Jafet, ed abiti egli nelle tende di ֱא􏰁 ִהים 9:27 ‘!]èved [servo ֶע ֶבד kɵna’àn [Canaan] suo ְכּ ָנ ַען

ַו ְי ִחי־ ֹנ ַח ַא ַחר ַה ַמּבּוּל ְשׁ􏰁שׁ ֵמאוֹת ָשׁ ָנה ַו ֲח ִמ ִשּׁים ָשׁ ָנה׃ hammabul [il ַה ַמּבּוּל ]ach̠ àr [dopo ַא ַחר,]vay’ch̠ ì-Noach̠ [E visse noè ַו ְי ִחי־ ֹנ ַח 9:28

ַו ֲח ִמ ִשּׁים ]shanah [anno ָשׁ ָנה ]meòt [centi cento ֵמאוֹת ]shɵlosh [tre ְשׁ􏰁שׁ ,]diluvio vach̠ amisshìm [e cinquantta] ָשׁ ָנה shanah [anno] trecentocinquant’anni.

ַו ִיּ ְהיוּ ָכּל־ ְי ֵמי־ ֹנ ַח ְתּ ַשׁע ֵמאוֹת ָשׁ ָנה ַו ֲח ִמ ִשּׁים ָשׁ ָנה ַו ָיּ ֹמת׃ ְתּ ַשׁע :]kol-yɵmè- Noach̠ [tutti i giorni di Noè ָכּל־ ְי ֵמי־ ֹנ ַח ]vayihyù [E furono ַו ִיּ ְהיוּ 9:29

tɵshà [nove] ֵמאוֹת meòt [centi cento] ָשׁ ָנה shanah [anno] ַו ֲח ִמ ִשּׁים vach̠ amisshìm [e cinquantta] ָשׁ ָנה shanah [anno] novecentocinquant’anni; ַו ָיּ ֹמת vayyamot [e morì].

TRADUZIONE

9Dio benedisse Noè e i suoi figli e disse loro: “Siate fecondi e moltiplicatevi e riempite la terra. Il timore e il terrore di voi sia in tutti gli animali della terra e in tutti gli uccelli del cielo. Quanto striscia sul suolo e tutti i pesci del mare sono dati in vostro potere. Ogni essere che striscia e ha vita vi servirà di cibo: vi do tutto questo, come già le verdi erbe. 4 Soltanto non mangerete la carne con la sua vita, cioè con il suo sangue. Del sangue vostro, ossia della vostra vita, io domanderò conto; ne domanderò conto a ogni essere vivente e domanderò conto della vita dell’uomo all’uomo, a ognuno di suo fratello.

Chi sparge il sangue dell’uomo,
dall’uomo il suo sangue sarà sparso,
perché a immagine di Dio
è stato fatto l’uomo.
E voi, siate fecondi e moltiplicatevi,
siate numerosi sulla terra e dominatela”.

Dio disse a Noè e ai suoi figli con lui: 9 “Quanto a me, ecco io stabilisco la mia alleanza con voi e con i vostri discendenti dopo di voi, 10 con ogni essere vivente che è con voi, uccelli, bestiame e animali selvatici, con tutti gli animali che sono usciti dall’arca, con tutti gli animali della terra. 11 Io stabilisco la mia alleanza con voi: non sarà più distrutta alcuna carne dalle acque del diluvio, né il diluvio devasterà più la terra”.
12 Dio disse:

“Questo è il segno dell’alleanza,
che io pongo tra me e voi
e ogni essere vivente che è con voi,
per tutte le generazioni future.
13 Pongo il mio arco sulle nubi,
perché sia il segno dell’alleanza
tra me e la terra.
14 Quando ammasserò le nubi sulla terra
e apparirà l’arco sulle nubi,
15 ricorderò la mia alleanza
che è tra me e voi
e ogni essere che vive in ogni carne,
e non ci saranno più le acque per il diluvio,
per distruggere ogni carne.
16 L’arco sarà sulle nubi,
e io lo guarderò per ricordare l’alleanza eterna
tra Dio e ogni essere
che vive in ogni carne che è sulla terra”.

17 Disse Dio a Noè: “Questo è il segno dell’alleanza che io ho stabilito tra me e ogni carne che è sulla terra”.


L’ubriachezza di Noè

18 I figli di Noè che uscirono dall’arca furono Sem, Cam e Iafet; Cam è il padre di Canaan.19 Questi tre sono i figli di Noè e da questi fu popolata tutta la terra.
20 Ora Noè, coltivatore della terra, cominciò a piantare una vigna. 21 Avendo bevuto il vino, si ubriacò e si denudò all’interno della sua tenda. 22 Cam, padre di Canaan, vide la nudità di suo padre e raccontò la cosa ai due fratelli che stavano fuori. 23 Allora Sem e Iafet presero il mantello, se lo misero tutti e due sulle spalle e, camminando a ritroso, coprirono la nudità del loro padre; avendo tenuto la faccia rivolta indietro, non videro la nudità del loro padre.
24 Quando Noè si fu risvegliato dall’ebbrezza, seppe quanto gli aveva fatto il figlio minore;25 allora disse:

“Sia maledetto Canaan!
Schiavo degli schiavi
sarà per i suoi fratelli!”.

26 E aggiunse:

“Benedetto il Signore, Dio di Sem,
Canaan sia suo schiavo!
27 Dio dilati Iafet
ed egli dimori nelle tende di Sem,
Canaan sia suo schiavo!”.

28 Noè visse, dopo il diluvio, trecentocinquanta anni. 29 L’intera vita di Noè fu di novecentocinquanta anni; poi morì.

Note nel testo

9,4 Alla rinnovata benedizione di Dio si accompagna la concessione per l’uomo di nutrirsi della carne (9,1-3). La limitazione del sangue intende affermare che l’uomo non è il padrone della vita.

9,9 L’alleanza qui si presenta come un impegno di Dio e si estende a tutta l’umanità, a tutti i viventi. Su questo sfondo seguirà l’alleanza prima con Abramo (Gen 15 e Gen 17) e poi con il popolo (Es 24). Geremia (Ger 31,31) parlerà di una nuova alleanza, di cui Gesù si presenterà come il compimento (Lc 22,201Cor 11,25Eb 9,15).

9,13 L’arco, già strumento di guerra, diventa segno di pace. L’arco sulle nubi sarà testimone dell’alleanza di pace tra Dio e l’umanità.

9,18-29 La storia di Noè e del diluvio si conclude con questo curioso quadretto familiare in cui si rispecchia ancora il modo con cui Israele (Sem) si sentiva, nello stesso tempo, legato e contrapposto ai Cananei (Cam-Canaan) e alla loro terra. La maledizione di Canaan ricorda soprattutto che quelle popolazioni erano, per la loro idolatria, una continua tentazione per Israele.

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GENESI -8

Bɵreshìt 8

ַו ִיּ ְז ֹכּר ֱא􏰁 ִהים ֶאת־ ֹנ ַח ְו ֵאת ָכּל־ ַה ַח ָיּה ְו ֶאת־ ָכּל־ ַה ְבּ ֵה ָמה ֲא ֶשׁר ִאתּוֹ ַבּ ֵתּ ָבה ַו ַיּ ֲע ֵבר ֱא􏰁 ִהים רוּ ַח ַעל־ ָה ָא ֶרץ ַו ָיּ ֹשׁכּוּ ַה ָמּ ִים׃

Noach̠ [Noè], di tutti gli animali ֹנ ַח Elohìm di ֱא􏰁 ִהים ]vajiz’kor [E si ricordò ַו ִיּ ְז ֹכּר 8:1 ֱא􏰁 ִהיםbattevah [nell’arca]; e ַבּ ֵתּ ָבה ]ittò [con lui ִאתּוֹ e di tutto il bestiame ch’era Elohìm fece passare רוּ ַח rùach̠ [un vento] ַעל־ ָה ָא ֶרץ àl-ha’àretz [sulla terra], e si calmaronoַהָמִּים hammàim[leacque];

ַוִיּ ָסּ ְכרוּ ַמ ְעְיֹנת ְתּהוֹם ַו ֲא ֻר ֹבּת ַה ָשּׁ ָמִים ַוִיּ ָכּ ֵלא ַה ֶגּ ֶשׁם ִמן־ ַה ָשּׁ ָמִים׃ 8:2 le fonti dell’ ְתהוֹם tɵhòm [abisso] e le cateratte ַה ָשּׁ ָמ ִים hashamàim [del cielo]

furono chiuse, e cessò la pioggia ִמן־ ַה ָשּׁ ָמ ִים min-shamàim [dal cielo];

ַוָיּ ֻשׁבוּ ַהַמִּים ֵמַעל ָהָאֶרץ ָהלוֹ􏰂 ָושׁוֹב ַוַיְּחְסרוּ ַהַמִּים ִמְקֵצה ֲחִמִשּׁיםוְּמַאתיוֹם׃ vashùv ָושׁוֹב hammàim [le acque] andarono ַה ַמּ ִים ]vashùvu [E ritornarono ַו ָיּ ֻשׁבוּ 8:3 [eritornare](delcontinuoritirandosi)disullaָהָאֶרץ ha’àretzha’àretz[laterra],eallafine di ֲח ִמ ִשּׁים ch̠ amisshìm [cinquanta] וּ ְמ ַאת umɵat [e cento] centocinquanta יוֹם yòm [giorno–giorni]ַהַמִּים hammàim[leacque]cominciaronoascemare.

ַו ָתּ ַנח ַה ֵתּ ָבה ַבּ ֹח ֶדשׁ ַה ְשּׁ ִבי ִעי ְבּ ִשׁ ְב ָעה־ ָע ָשׂר יוֹם ַל ֹח ֶדשׁ ַעל ָה ֵרי ֲא ָר ָרט׃ bɵshiv’ah ְבּ ִשׁ ְב ָעה־ ָע ָשׂר,]bach̠ òdesh hasshɵvi’i [nel settimo mese ַבּ ֹח ֶדשׁ ַה ְשּׁ ִבי ִעי 8:4

asar[nelsette-decimo]ildecimosettimoיוֹםyòm[giorno]ַלֹחֶדשׁ lach̠òdesh[del mese], ַה ֵתּ ָבה hattevah [l’arca] si fermò sulle montagne di Ararat.

ְו ַה ַמִּים ָהיוּ ָהלוֹ􏰂 ְו ָחסוֹר ַעד ַה ֹח ֶדשׁ ָה ֲע ִשׂיִרי ָבּ ֲע ִשׂיִרי ְבּ ֶא ָחד ַל ֹח ֶדשׁ ִנְראוּ ָרא ֵשׁי ֶה ָהִרים׃ ַה ֹח ֶדשׁ hayù [furono] andarono scemando fino ָהיוּ ]vɵhammàim [E le acque ְו ַה ַמּ ִים 8:5 ְבּ ֶא ָחד ,]ba’asi’ri [Nel decimo ָבּ ֲע ִשׂי ִרי .]hach̠ òdesh ha’asi’rì [al decimo mese ָה ֲע ִשׂי ִרי .bɵech̠ àd lach̠ òdesh [nel primo giorno del mese], apparvero le vette dei monti ַל ֹח ֶדשׁ

ַו ְי ִהי ִמ ֵקּץ ַא ְר ָבּ ִעים יוֹם ַו ִיּ ְפ ַתּח ֹנ ַח ֶאת־ ַחלּוֹן ַה ֵתּ ָבה ֲא ֶשׁר ָע ָשׂה׃ arba’ìm yòm [quaranta ַא ְר ָבּ ִעים יוֹם ]mikketz [alla fine di ִמ ֵקּץ ]vay’hì [E fu ַו ְי ִהי 8:6

giorni], ֹנ ַח Noach̠ [Noè] aprì la finestra ַה ֵתּ ָבה hattevah [del’arca] ֲא ֶשׁר ָע ָשׂה ashèr àsah [che aveva fatto],

ַוְי ַשׁ ַלּח ֶאת־ ָה ֹע ֵרב ַו ֵיּ ֵצא ָיצוֹא ָושׁוֹב ַעד־ְי ֹב ֶשׁת ַה ַמִּים ֵמ ַעל ָה ָא ֶרץ׃ 8:7 e mandò fuori il corvo, ַו ֵיּ ֵצא vayetzè [e uscì], andando ָושׁוֹב vashùv [e ritornare – e

tornando], finché ַה ַמּ ִים hammàim [le acque] furono asciugate sulla ָה ָא ֶרץ ha’àretz [la terra].

ַו ְי ַשׁ ַלּ ח ֶא ת ־ ַה יּ וֹ ָנ ה ֵמ ִא תּ וֹ ִל ְר א וֹ ת ֲה ַק לּ וּ ַה ַמּ ִי ם ֵמ ַע ל ְפּ ֵנ י ָה ֲא ָד ָמ ה ׃8:8Poimandòfuorilaיּוָֹנהjonah[colomba],pervedereseַהַמִּים hammàim[leacque] fossero diminuite ֵמ ַעל ְפּ ֵני meàl pɵnè [sulla superficie] ָה ֲא ָד ָמה ha’adàmah [della terra].

ְול ֹא־ ָמ ְצ ָאה ַהיּוֹ ָנה ָמנוֹ ַח ְל ַכף־ ַר ְג ָלהּ ַו ָתּ ָשׁב ֵא ָליו ֶאל־ ַה ֵתּ ָבה ִכּי־ ַמ ִים ַעל־ ְפּ ֵני ָכל־ ָה ָא ֶרץ ַו ִיּ ְשׁ ַלח ָידוֹ ַוִיּ ָקּ ֶח ָה ַוָיּ ֵבא ֹא ָתהּ ֵא ָליו ֶאל־ ַה ֵתּ ָבה׃ 8:9 Ma la יּוֹ ָנה jonah [colomba] ל ֹא lò [non] trovò dove posar la pianta del suo piede, e

tornò ֵא ָליו elàv [a lui] ֶאל־ ַה ֵתּ ָבה el-hattevah [nell’arca], perché c’eran delle ַמ ִים màim [acque] ַעל־ ְפּ ֵני àl-pɵnè [sulla superficie] di ָכל־ ָה ָא ֶרץ chol-ha’àretz [tutta la terra]; ed egli ַו ִיּ ְשׁ ַלח ָידוֹ vayish’làch̠ yadò [e mandò sua mano – stese sua mano], la prese, e la .]el-hattevah [nell’arca ֶאל־ ַה ֵתּ ָבה ]elàv [a lui – con sé ֵא ָליו ]vaiyavè [fece entrare ַו ָיּ ֵבא

ַו ָיּ ֶחל עוֹד ִשׁ ְב ַעת ָי ִמים ֲא ֵח ִרים ַו ֹיּ ֶסף ַשׁ ַלּח ֶאת־ ַהיּוֹ ָנה ִמן־ ַה ֵתּ ָבה׃ 8:10 E aspettò עוֹד òd [ancora] ֲא ֵח ִרים ach̠ erìm [altri] ִשׁ ְב ַעת ָי ִמים shivàt yamìm [sette

giorni], poi ַשׁ ַלּח shallach̠ [Lascio andare] la יּוֹ ָנה jonah [colomba] dell’arca.

ַו ָתּב ֹא ֵא ָליו ַהיּוֹ ָנה ְל ֵעת ֶע ֶרב ְו ִה ֵנּה ֲע ֵלה־ ַז ִית ָט ָרף ְבּ ִפי ָה ַו ֵיּ ַדע ֹנ ַח ִכּי־ ַקלּוּ ַה ַמּ ִים ֵמ ַעל ָה ָא ֶרץ׃hayonah [la colomba], verso ַהיּוֹ ָנה ]vattavò elàv [Ed entro – tornò a lui ַו ָתּבֹא ֵא ָליו 8:11 vɵhinneh [ed ecco], essa aveva nel becco una foglia fresca ְו ִה ֵנּה ;]èrev [sera ֶע ֶרב d’ulivo; ַו ֵיּ ַדע vaiyedà [E conobbe – capì] ֹנ ַח Noach̠ [Noè] che ַה ַמּ ִים hammàim [le acque]eranoscematesopraָהָאֶרץ ha’àretzha’àretz[laterra].

ַוִיּ ָיּ ֶחל עוֹד ִשׁ ְב ַעת ָי ִמים ֲא ֵחִרים ַוְי ַשׁ ַלּח ֶאת־ ַהיּוֹ ָנה ְולֹא־ ָי ְס ָפה שׁוּב־ ֵא ָליו עוֹד׃ 8:12 E aspettò עוֹד òd [ancora] ֲא ֵח ִרים ach̠ erìm [ad altri] ִשׁ ְב ַעת ָי ִמים shivàt yamìm [sette giorni], poi mandò fuori ֶאת־ ַהיּוֹ ָנה et-hajonah [la colomba]; ְולֹא־ ָי ְס ָפה vɵlò- yasfah [ma essa non] שׁוּב־ ֵא ָליו עוֹד shùv-elàv òd [tornò più a lui].

ַו ְי ִהי ְבּ ַא ַחת ְו ֵשׁשׁ־ ֵמאוֹת ָשׁ ָנה ָבּ ִראשׁוֹן ְבּ ֶא ָחד ַל ֹח ֶדשׁ ָח ְרבוּ ַה ַמּ ִים ֵמ ַעל ָה ָא ֶרץ ַו ָיּ ַסר ֹנ ַח ֶאת־ ִמ ְכ ֵסה ַה ֵתּ ָבה ַו ַיּ ְרא ְו ִה ֵנּה ָח ְרבוּ ְפּ ֵני ָה ֲא ָד ָמה׃

]vɵshesh-mèot [sei-cento ְו ֵשׁשׁ־ ֵמאוֹת ]bɵachat [nel’uno ְבּ ַא ַחת ]vay’hì [E fu ַו ְי ִהי 8:13 ]barishon [nel primo ָבּ ִראשׁוֹן ,]Noach̠ [Noè ֹנ ַח shanah [anno] secentesimouno di ָשׁ ָנה ַה ַמּ ִים ,]bɵech̠ àd lach̠ òdesh [il primo giorno del mese ְבּ ֶא ָחד ַל ֹח ֶדשׁ ,]ch̠ òdesh [mese ֹח ֶדשׁ ֹנ ַח ha’àretz ha’àretz [la terra]; eָה ָא ֶרץ hammàim [le acque] erano asciugate sulla Noach̠ [Noè] scoperchiò ַה ֵתּ ָבה hattevah [l’arca], ַו ַיּ ְרא vayàr [E vide], ְו ִה ֵנּה vɵhinneh [ed ecco] che la superficie ָה ֲא ָד ָמה ha’adàmah [della terra – del suolo] era asciutta.

וּ ַב ֹח ֶדשׁ ַה ֵשּׁ ִני ְבּ ִשׁ ְב ָעה ְו ֶע ְשׂ ִרים יוֹם ַל ֹח ֶדשׁ ָי ְב ָשׁה ָה ָא ֶרץ׃ 8:14 E ַה ֵשּׁ ִני hasshenì [il secondo] ֹח ֶדשׁ ch̠ òdesh [mese], ְו ֶע ְשׂ ִרים vɵe’srìm [e venti] [il

ventisettesimo] giorno del ֹח ֶדשׁ ch̠ òdesh [mese], ָה ָא ֶרץ ha’àretz [la terra] era asciutta.

ַוְיַדֵבּר ֱא􏰁ִהים ֶאל־ֹנַח ֵלאֹמר׃ lemòr ֵלא ֹמר ,]Noach̠ [Noè ֹנ ַח Elohìm a ֱא􏰁 ִהים ]vaydabèr [E parlò ַו ְי ַד ֵבּר8:15

[dicendo]:
8:16 ‘Esci dall’arca ַא ָתּה attah [tu] e la tua moglie, וּ ָב ֶני􏰀 uvanècha [e tui figli] e le

mogli dei tuoi ְבּ ֵני bɵnè [figli] ִא ָתּ􏰂 ittàch [con te].

ָכּל־ַהַחָיּה ֲא ֶשׁר־ִאְתּ􏰀 ִמָכּל־ָבּ ָשׂר ָבּעוֹףוַּבְבֵּהָמהוְּבָכל־ָהֶרֶמשׂ ָהֹרֵמשׂ ַעל־ָהָאֶרץהוֵֹצא ִאָתּ􏰂 ְוָשְׁרצוּ ָבָאֶרץוָּפרוְּוָרבוּ ַעל־ָהָאֶרץ׃

ָבּ ָשׂר ashèr-ittɵchà [che son con te], d’ogni ֲא ֶשׁר־ ִא ְתּ􏰀 Fa’ uscire tutti gli animali 8:17

basàr [carne]: uccelli, bestiame, וּ ְב ָכל־ ָה ֶר ֶמשׂ uvɵchol-harèmes [e su tutti i rettili] che

strisciano ַעל־ ָה ָא ֶרץ àl-ha’àretz [sulla terra], fa uscire ִא ָתּ􏰂 ittàch [con te] perché

abbondino ָב ָא ֶרץ va’àretz [sulla terra], e figlino e moltiplichino ַעל־ ָה ָא ֶרץ àl-ha’àretz [sulla terra] ‘.

ַו ֵיּ ֵצא־ ֹנ ַח וּ ָב ָניו ְו ִא ְשׁתּוֹ וּ ְנ ֵשׁי־ ָב ָניו ִאתּוֹ׃ 8:18 E ֹנ ַח Noach̠ [Noè] uscì, וּ ָב ָניו uvanav [e i suoi figli], ְו ִא ְשׁתּוֹ vɵìsh’tò [e sua

moglie], e le mogli dei suoi ְבּ ֵני bɵnè [figli], ִאתּוֹ ittò [con lui].

ָכּל־ַהַחָיּה ָכּל־ָהֶרֶמשְׂוָכל־ָהעוֹף ֹכּלרוֵֹמשׂ ַעל־ָהָאֶרץ ְלִמְשְׁפֹּחֵתיֶהם ָיְצאוּ ִמן־ַהֵתָּבה׃ kol-ch̠ ayyah [ogni essere vivente -Tutti gli animali], tutti i rettili, tutti gli ָכּל־ ַח ָיּה 8:19

ְל ִמ ְשׁ ְפּ ֹח ָתם ,]àl-ha’àretz [sulla terra ַעל־ ָה ָא ֶרץ uccelli, tutto quel che si muove lɵmishpɵch̠ otàm [secondo le loro famiglie], uscirono dall’arca.

ַוִיֶּבן ֹנַח ִמְזֵבַּח ַליהוה ַוִיַּקּח ִמֹכּל ַהְבֵּהָמה ַהְטּהוָֹרהוִּמֹכּל ָהעוֹף ַהָטֹּהר ַוַיַּעל ֹע􏰁ת ַבִּמְּזֵבַּח׃ ַליהוה ]mizbèach̠ [altare ִמ ְז ֵבּ ַח Noach̠ [Noè] un ֹנ ַח ]vayìven [edificò ַו ִיּ ֶבן 8:20 laYahweh [a Yahweh]; ַו ִיּ ַקּח vayikkàch̠ [e prese] ִמ ֹכּל mikol [da tutti – d’ogni] specie

ֵצא ִמן־ ַה ֵתּ ָבה ַא ָתּה ְו ִא ְשׁ ְתּ􏰀 וּ ָב ֶני􏰀 וּ ְנ ֵשׁי־ ָב ֶני􏰀 ִא ָתּ􏰂׃

d’animali puri וּ ִמ ֹכּל umikol [e di tutti – e d’ogni] specie d’uccelli ַה ָטּ ֹהר hattahòr [puri], e offrì olocausti sull’ ַבּ ִמּ ְז ֵבּ ַח ba’mizbèach̠ [nell’altare].

ַו ָיּ ַר ח י ה ו ה ֶא ת ־ ֵר י ַח ַה ִנּ י ֹח ַח ַו יּ ֹ א ֶמ ר י ה ו ה ֶא ל ־ ִל בּ וֹ ל ֹ א ־ ֹא ִס ף ְל ַק ֵלּ ל ע וֹ ד ֶא ת ־ ָה ֲא ָד ָמ ה ַבּ ֲע ב וּ ר ָה ָא ָד ם ִכּי ֵי ֶצר ֵלב ָה ָא ָדם ַרע ִמ ְנּ ֻע ָריו ְולֹא־ ֹא ִסף עוֹד ְל ַהכּוֹת ֶאת־ ָכּל־ ַחי ַכּ ֲא ֶשׁר ָע ִשׂי ִתי׃

ֶאל־ Yahweh יהוה ]vayòmer [E disse ַויֹּא ֶמר ;Yahweh sentì un odor soave יהוה E 8:21 -et ֶאת־ ָה ֲא ָד ָמה]òd [più עוֹד lò [non] maledirò ל ֹא el-libbò [in cuor suo]: ‘Io ִלבּוֹ ַרע ha’adàmah [la terra] a cagione dell’uomo, poiché il disegno del cuor dell’uomo è ְולֹא;]minnɵ’ùrav[findallasuagiovinezza-adolescenza ִמְנּ ֻעָריו]rà[malvagio-cattivo vɵlò [e non] colpirò עוֹד òd [più] ogni cosa vivente, come ho fatto.

ֹעד ָכּל־ ְי ֵמי ָה ָא ֶרץ ֶז ַרע ְו ָק ִציר ְו ֹקר ָו ֹחם ְו ַק ִיץ ָו ֹח ֶרף ְויוֹם ָו ַל ְי ָלה ל ֹא ִי ְשׁ ֹבּתוּ׃ 8:22 Finché ָכּל־ ְי ֵמי kol-yɵmè [tutti i giorni-tutto il tempo] che ָה ָא ֶרץ ha’àretz ha’àretz [la terra] durerà, sementa e raccolta, freddo e caldo, estate e inverno, ְויוֹם vɵyòm [e giorno]eָלְיָלה làjlah[notte],לֹאlò[non]cesseranno mai’.

TRADUZIONE


8
Dio si ricordò di Noè, di tutte le fiere e di tutti gli animali domestici che erano con lui nell’arca. Dio fece passare un vento sulla terra e le acque si abbassarono. Le fonti dell’abisso e le cateratte del cielo furono chiuse e fu trattenuta la pioggia dal cielo; 3le acque andarono via via ritirandosi dalla terra e calarono dopo centocinquanta giorni. 4Nel settimo mese, il diciassette del mese, l’arca si posò sui monti dell’Araràt. Le acque andarono via via diminuendo fino al decimo mese. Nel decimo mese, il primo giorno del mese, apparvero le cime dei monti.
Trascorsi quaranta giorni, Noè aprì la finestra che aveva fatto nell’arca e fece uscire un corvo. Esso uscì andando e tornando, finché si prosciugarono le acque sulla terra. Noè poi fece uscire una colomba, per vedere se le acque si fossero ritirate dal suolo; ma la colomba, non trovando dove posare la pianta del piede, tornò a lui nell’arca, perché c’era ancora l’acqua su tutta la terra. Egli stese la mano, la prese e la fece rientrare presso di sé nell’arca. 10 Attese altri sette giorni e di nuovo fece uscire la colomba dall’arca 11 e la colomba tornò a lui sul far della sera; ecco, essa aveva nel becco una tenera foglia di ulivo. Noè comprese che le acque si erano ritirate dalla terra. 12 Aspettò altri sette giorni, poi lasciò andare la colomba; essa non tornò più da lui.
13 L’anno seicentouno della vita di Noè, il primo mese, il primo giorno del mese, le acque si erano prosciugate sulla terra; Noè tolse la copertura dell’arca ed ecco, la superficie del suolo era asciutta. 14 Nel secondo mese, il ventisette del mese, tutta la terra si era prosciugata.
15 Dio ordinò a Noè: 16 “Esci dall’arca tu e tua moglie, i tuoi figli e le mogli dei tuoi figli con te. 17 Tutti gli animali d’ogni carne che hai con te, uccelli, bestiame e tutti i rettili che strisciano sulla terra, falli uscire con te, perché possano diffondersi sulla terra, siano fecondi e si moltiplichino su di essa”.
18 Noè uscì con i figli, la moglie e le mogli dei figli. 19 Tutti i viventi e tutto il bestiame e tutti gli uccelli e tutti i rettili che strisciano sulla terra, secondo le loro specie, uscirono dall’arca.


Nuovo inizio della creazione20 Allora Noè edificò un altare al Signore; prese ogni sorta di animali puri e di uccelli puri e offrì olocausti sull’altare. 21 Il Signore ne odorò il profumo gradito e disse in cuor suo: “Non maledirò più il suolo a causa dell’uomo, perché ogni intento del cuore umano è incline al male fin dall’adolescenza; né colpirò più ogni essere vivente come ho fatto.

22 Finché durerà la terra,
seme e mèsse,
freddo e caldo,
estate e inverno,
giorno e notte
non cesseranno”.

Note nel testo

8,21-22 Facendo spesso esperienza di cataclismi e disastri, l’uomo si domanda se essi potranno ancora avere la forza del diluvio; la Bibbia risponde che Dio terrà in vita la sua creazione e, anche se l’uomo è inclinato al male, mai più si dovrà pensare che Dio distrugga il mondo per questo. Nel ritmo stesso delle stagioni, l’uomo può intravedere una benedizione permanente del Creatore.

8,21 L’espressione ne odorò il profumo gradito indica che il sacrificio è accolto da Dio.

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GENESI -7

Bɵreshìt 7

ַויֹּא ֶמריהוה ְלֹנ ַחבֹּא־ ַא ָתּה ְו ָכל־ ֵבּיְת􏰀 ֶאל־ ַה ֵתּ ָבה ִכּי־ ֹאְת􏰀 ָרִאיִתי ַצִדּיק ְל ָפַני ַבּדּוֹר ַהֶזּה׃ b ò – a t t a h בּ ֹ א ־ ַא ָתּ ה ‘ : ] l ɵ N o a c h̠ [ a N o è ְל ֹנ ַח Y a h w e h י ה ו ה ] V a y ò m e r [ E d i s s e ַו יּ ֹ א ֶמ ר 1 : 7[Entra tu] ֶאל־ ַה ֵתּ ָבה el-hattevah [nell’arca] con tutta la tua famiglia, poiché t’ho veduto lɵfanài [davanti a me – nel mio cospetto], in questa ְל ָפ ַני ]tzaddìk [giusto ַצ ִדּיק generazione.

ִמ ֹכּל ַה ְבּ ֵה ָמה ַה ְטּהוֹ ָרה ִתּ ַקּח־ ְל􏰀 ִשׁ ְב ָעה ִשׁ ְב ָעה ִאישׁ ְו ִא ְשׁתּוֹ וּ ִמן־ ַה ְבּ ֵה ָמה ֲא ֶשׁר לֹא ְט ֹה ָרה ִהוא ְשׁ ַנ ִים ִאישׁ ְו ִא ְשׁתּוֹ׃

shiv’àh shiv’àh ִשׁ ְב ָעה ִשׁ ְב ָעה mikol [D’ogni] specie di animali puri prendine ִמ ֹכּל 7:2 ְשׁ ַנ ִיםvɵìsh’tò [e sua femina]; e degli animali impuri ְו ִא ְשׁתּוֹ sette paia], maschio[ shɵnaìm [due], maschio ְו ִא ְשׁתּוֹ vɵìsh’tò [e sua femmina];

ַגּם ֵמעוֹף ַה ָשּׁ ַמִים ִשְׁב ָעה ִשְׁב ָעה ָז ָכרוְּנ ֵק ָבה ְל ַחיּוֹת ֶזַרע ַעל־ְפֵּני ָכל־ ָה ָאֶרץ׃ ִשׁ ְב ָעה ִשׁ ְב ָעה hashamàim [i cieli] prendine ַה ָשּׁ ַמ ִים e parimente degli uccelli dei 7:3 ְל ַחיּוֹת ,]un’kevah [e femmina וּ ְנ ֵק ָבה]zachàr [maschio ָז ָכר ,]shiv’àh shiv’àh [sette paia ָכל־ָהָאֶרץàl-pɵnè[sullafaccia]di ַעל־ְפֵּניlɵch̠ayyot][perconservarneinvita]larazza[ chol-ha’àretz [tutta la terra];

ִכּי ְלָיִמיםעוֹד ִשְׁבָעה ָאֹנִכי ַמְמִטיר ַעל־ָהָאֶרץ ַאְרָבִּעיםיוֹםְוַאְרָבִּעים ָלְיָלהוָּמִחיִתי ֶאת־ָכּל־ ַה ְיקוּם ֲא ֶשׁר ָע ִשׂי ִתי ֵמ ַעל ְפּ ֵני ָה ֲא ָד ָמה׃

Ki lɵyamìm òd shivah [poiché di qui a sette giorni] farò ִכּי ְל ָי ִמים עוֹד ִשׁ ְב ָעה 7:4 piovere ַעל־ ָה ָא ֶרץ àl-ha’àretz [sulla terra] per ַא ְר ָבּ ִעים יוֹם arba’ìm yòm [quaranta giorni] ְו ַא ְר ָבּ ִעים vɵarba’ìm [e quaranta] ָל ְי ָלה làjlah [notte], וּ ָמ ִחי ִתי umach̠ itì [e ֶאת־ ָכּל־ ]ha’adàmah [della terra ָה ֲא ָד ָמה ]meàl pɵnè [di sulla faccia ֵמ ַעל ְפּ ֵני ]sterminerò .’et-kol-haiɵkùm[tuttigliesseriviventi]chehofatto ַהְיקוּם

ַו ַיּ ַעשׂ ֹנ ַח ְכּ ֹכל ֲא ֶשׁר־ ִצ ָוּהוּ יהוה׃ 7:5 E ֹנ ַח Noach̠ [Noè] fece tutto quello che יהוה Yahweh gli aveva comandato.

ְו ֹנ ַח ֶבּן־ ֵשׁשׁ ֵמאוֹת ָשׁ ָנה ְו ַה ַמּבּוּל ָה ָיה ַמ ִים ַעל־ ָה ָא ֶרץ׃ meòt [centi ֵמאוֹת ]ben-shesh [figlio di era in età di sei ֶבּן־ ֵשׁשׁ ]vɵNoach̠ [E Noè ְו ֹנ ַח 7:6

ַמ ִים ]vɵhammabul [e quando il diluvio ְו ַה ַמּבּוּל ,shanah [anno] seicent’anni ָשׁ ָנה ]cento màim [acque] ָה ָיה hayah [fu] ַעל־ ָה ָא ֶרץ àl-ha’àretz [sulla terra].

ַו ָיּבֹא ֹנ ַח וּ ָב ָניו ְו ִא ְשׁתּוֹ וּ ְנ ֵשׁי־ ָב ָניו ִאתּוֹ ֶאל־ ַה ֵתּ ָבה ִמ ְפּ ֵני ֵמי ַה ַמּבּוּל׃ vɵìsh’tò ְו ִא ְשׁתּוֹ ,]uvanàv [ed i suoi figli וּ ָב ָניו ,]vaiyavò Noach̠ [E Noè entrò ַו ָיּב ֹא ֹנ ַח 7:7

[e sua moglie] וּ ְנ ֵשׁי־ ָב ָניו ִאתּוֹ un’shè-vanàv [e le mogli de’ suoi figli], ִאתּוֹ ittò [con lui] ַה ַמּבּוּל ]mè [acque ֵמי mipɵnè [di fronte] alle ִמ ְפּ ֵני ]el-hattevah [nell’arca ֶאל־ ַה ֵתּ ָבה hammabul [del diluvio].

ִמן־ ַה ְבּ ֵה ָמה ַה ְטּהוֹ ָרה וּ ִמן־ ַה ְבּ ֵה ָמה ֲא ֶשׁר ֵאי ֶנ ָנּה ְט ֹה ָרה וּ ִמן־ ָהעוֹף ְו ֹכל ֲא ֶשׁר־ ֹר ֵמשׂ ַעל־ ָה ֲא ָד ָמה׃7:8 Degli animali puri e degli animali impuri, degli uccelli ְו ֹכל vɵchol [e di tutto] quello che striscia ַעל־ ָה ֲא ָד ָמה àl-adàmah [sulla terra],

ְשׁ ַנ ִי ם ְשׁ ַנ ִי ם ָבּ א וּ ֶא ל ־ ֹנ ַח ֶא ל ־ ַה ֵתּ ָב ה ָז ָכ ר וּ ְנ ֵק ָב ה ַכּ ֲא ֶשׁ ר ִצ ָוּ ה ֱא 􏰁 ִה י ם ֶא ת ־ ֹנ ַח ׃ ]zachàr [maschio ָז ָכר ,]shɵnaìm shɵnaìm [due a due ְשׁ ַנ ִים ְשׁ ַנ ִים ]ba’u [vennero ָבּאוּ 7:9 el-hattevah [nell’arca], come ֶאל־ ַה ֵתּ ָבה ]Noach̠ [Noè ֹנ ַח un’kevah [e femmina], a וּ ְנ ֵק ָבה .]Noach̠ [Noè ֹנ ַחElohìm aveva comandato a ֱא􏰁 ִהים

ַוְיִהי ְלִשְׁבַעת ַהָיִּמיםוֵּמי ַהַמּבּוּל ָהיוּ ַעל־ָהָאֶרץ׃ ,]lɵshiv’àh hayamìm [al termine dei sette giorni ְל ִשׁ ְב ַעת ַה ָיּ ִמים ,]vay’hì [E fu ַו ְי ִהי 7:10

avvennecheleַמִים màim[acque]ַהַמּבּוּל hammabul[deldiluvio]ָהיוּ hayù[furono] .]àl-ha’àretz [sulla terraַעל־ ָה ָא ֶרץ

ִבּ ְשַׁנת ֵשׁשׁ־ ֵמאוֹת ָשָׁנה ְל ַחֵיּי־ֹנ ַח ַבּ ֹחֶדשׁ ַה ֵשִּׁני ְבּ ִשְׁב ָעה־ ָע ָשׂריוֹם ַל ֹחֶדשׁ ַבּיּוֹם ַהֶזּה ִנְב ְקעוּ ָכּל־ ַמ ְע ְי ֹנ ת ְתּ ה וֹ ם ַר ָבּ ה ַו ֲא ֻר ֹבּ ת ַה ָשּׁ ַמ ִי ם ִנ ְפ ָתּ ח וּ ׃

]shanah [anno ָשׁ ָנה ]shesh-meòt [seicento ֵשׁשׁ־ ֵמאוֹת ]bishɵnat [Nell’anno ִבּ ְשׁ ַנת 7:11 seicentesimo ְל ַח ֵיּי lɵch̠ ayè [della vita] di ֹנ ַח Noach̠ [Noè], ַבּ ֹח ֶדשׁ ַה ֵשּׁ ִני bach̠ òdesh hasshenì [nel secondo mese], ְבּ ִשׁ ְב ָעה־ ָע ָשׂר bɵshiv’ah asar [nel sette – decimo] diciassettesimoיוֹםyòm[giorno]delֹחֶדשׁ ch̠òdesh[mese],ַבּיּוֹם ַהֶזּה bayòmhazzeh[in quel giorno], tutte le fonti del ַר ָבּה rabah [grande] ְתהוֹם tɵhòm [abisso] scoppiarono e le cateratte del ַה ָשּׁ ַמ ִים hashamàim [cielo] s’aprirono.

ַוְיִהי ַהֶגֶּשׁם ַעל־ָהָאֶרץ ַאְרָבִּעיםיוֹםְוַאְרָבִּעים ָלְיָלה׃ ַא ְר ָבּ ִעים יוֹם àl-ha’àretz [sulla terra] per ַעל־ ָה ָא ֶרץvay’hì [E fu] la pioggia ַו ְי ִהי 7:12

arba’ìm yòm [quaranta giorni] ְו ַא ְר ָבּ ִעים vɵarba’ìm [e quaranta] ָל ְי ָלה làjlah [notte].

ְבּ ֶע ֶצם ַהיּוֹם ַה ֶזּה ָבּא ֹנ ַח ְו ֵשׁם־ ְו ָחם ָו ֶי ֶפת ְבּ ֵני־ ֹנ ַח ְו ֵא ֶשׁת ֹנ ַח וּ ְשׁ􏰁 ֶשׁת ְנ ֵשׁי־ ָב ָניו ִא ָתּם ֶאל־ ַה ֵתּ ָבה׃ ]bà [entrò ָבּא ,]bɵ’ètzem hayòm hazzeh [In quello stesso giorno ְבּ ֶע ֶצם ַהיּוֹם ַה ֶזּה 7:13 ]bɵnè [figli ְבּ ֵני,Ch̠ am [Cam] e Jafet ָחם ,])vɵshèm [e Shem (nome ְו ֵשׁם ,]Noach̠ [Noè ֹנ ַח di ֹנ ַח Noach̠ [Noè], la moglie di ֹנ ַח Noach̠ [Noè] וּ ְשׁ􏰁 ֶשׁת ush’loshet [e tre] le mogli dei suoi ְבּ ֵני bɵnè [figli] ִא ָתּם ittàm [con loro], entrarono ֶאל־ ַה ֵתּ ָבה el-hattevah [nell’arca]:

ֵה ָמּה ְו ָכל־ ַה ַחָיּה ְלִמיָנהּ ְו ָכל־ ַהְבּ ֵה ָמה ְלִמיָנהּ ְו ָכל־ ָהֶר ֶמשׂ ָה ֹר ֵמשׂ ַעל־ ָה ָאֶרץ ְלִמיֵנהוּ ְו ָכל־ ָהעוֹף ְל ִמי ֵנהוּ ֹכּל ִצפּוֹר ָכּל־ ָכּ ָנף׃

hemmah [Essi], e tutti gli animali secondo le loro specie, e tutto il bestiame ֵה ָמּה 7:14

secondolesuespecie,etuttiirettilichestriscianoַעל־ָהָאֶרץ àl-ha’àretz[sullaterra], secondo le loro specie, e tutti gli uccelli secondo le loro specie, tutti gli uccelletti, tutto quel che porta ali.

ַוָיֹּבאוּ ֶאל־ֹנַח ֶאל־ַהֵתָּבה ְשַׁנִים ְשַׁנִים ִמָכּל־ַהָבּ ָשׂר ֲא ֶשׁר־בּוֹרוַּח ַחִיּים׃ 7:15 D’ogni ָבּ ָשׂר basàr [carne] ֲא ֶשׁר־בּוֹ ashèr-bo [che ha in sé] רוּ ַח ַח ִיּים rùach̠ ch̠ ayìm

[spirito di vita] ַו ָיּ ֹבאוּ vayavoù [e entrarono – e venne] ְשׁ ַנ ִים ְשׁ ַנ ִים shɵnaìm shɵnaìm [due a due] a ֹנ ַח Noach̠ [Noè] ֶאל־ ַה ֵתּ ָבה el-hattevah [nell’arca]:

ְו ַה ָבּ ִאים ָז ָכר וּ ְנ ֵק ָבה ִמ ָכּל־ ָבּ ָשׂר ָבּאוּ ַכּ ֲא ֶשׁר ִצ ָוּה ֹאתוֹ ֱא􏰁 ִהים ַו ִיּ ְס ֹגּר יהוה ַבּ ֲעדוֹ׃

7:16 venivano ָז ָכר zachàr [maschio] וּ ְנ ֵק ָבה un’kevah [e femmina] d’ogni ָבּ ָשׂר basàr [carne] ָבּאוּ ba’u [entrarono], come ֱא􏰁 ִהים Elohìm aveva comandato a ֹנ ַח Noach̠ [Noè]; poi יהוה Yahweh lo chiuse dentro l’arca.

ַוְיִהי ַהַמּבּוּל ַאְרָבִּעיםיוֹם ַעל־ָהָאֶרץ ַוִיְּרבּוּ ַהַמִּים ַוִיְּשׂאוּ ֶאת־ַהֵתָּבה ַוָתָּרם ֵמַעל ָהָאֶרץ׃ – àl-ha’àretz [sulla terraַעל־ ָה ָא ֶרץ ]hammabul [il diluvio ַה ַמּבּוּל ]vay’hì [E fu ַו ְי ִהי 7:17 sopra la terra] per ַא ְר ָבּ ִעים יוֹם arba’ìm yòm [quaranta giorni]; e ַה ַמּ ִים hammàim [le acque]crebberoesollevaronol’arca,chefulevatainaltod’insuָהָאֶרץ ha’àretz ha’àretz [la terra].

ַוִיְּגְבּרוּ ַהַמִּים ַוִיְּרבּוּ ְמֹאד ַעל־ָהָאֶרץ ַוֵתֶּל􏰂 ַהֵתָּבה ַעל־ְפֵּני ַהָמִּים׃ 7:18 E ַה ַמּ ִים hammàim [le acque] ingrossarono e crebbero ְמ ֹאד mɵòd [molto-assai –

grandemente] ַעל־ ָה ָא ֶרץ àl-ha’àretz [sulla terra – sopra la terra], e ַה ֵתּ ָבה hattevah [l’arca] hammàim ַה ָמּ ִים ]àl-pɵnè [sulla superficie ַעל־ ְפּ ֵני ]vattelèch [andava – galleggiava ַו ֵתּ ֶל􏰂 [del acqua].

ְו ַה ַמּ ִים ָגּ ְברוּ ְמ ֹאד ְמ ֹאד ַעל־ ָה ָא ֶרץ ַו ְי ֻכסּוּ ָכּל־ ֶה ָה ִרים ַה ְגּ ֹב ִהים ֲא ֶשׁר־ ַתּ ַחת ָכּל־ ַה ָשּׁ ָמ ִים׃ mɵòd [molto-assai – ingrossarono ְמ ֹאד ]vɵhammàim [E le acque ְו ַה ַמּ ִים 7:19 oltremodo]ַעל־ָהָאֶרץ àl-ha’àretz[sullaterra-sopralaterra];etuttelealtemontagneche erano sotto ָכּל־ ַה ָשּׁ ָמ ִים kol-hashamàim [tutti i cieli], furon coperte.

ֲח ֵמשׁ ֶע ְשׂ ֵרה ַא ָמּה ִמ ְל ַמ ְע ָלה ָגּ ְברוּ ַה ָמּ ִים ַו ְי ֻכסּוּ ֶה ָה ִרים׃ ]esɵreh [dieci ֶע ְשׂ ֵרה ]ch̠ amesh [cinque ֲח ֵמשׁ hammàim [le acque] salirono ַה ָמּ ִים 7:20

quindici cubiti al disopra delle vette dei monti; e le montagne furon coperte.

ַו ִיּ ְג ַוע ָכּל־ ָבּ ָשׂר ָה ֹר ֵמשׂ ַעל־ ָה ָא ֶרץ ָבּעוֹף וּ ַב ְבּ ֵה ָמה וּ ַב ַח ָיּה וּ ְב ָכל־ ַה ֶשּׁ ֶרץ ַה ֹשּׁ ֵרץ ַעל־ ָה ָא ֶרץ ְו ֹכל ָה ָא ָדם׃

-àl ַעל־ ָה ָא ֶרץ basàr [carne] che si moveva ָבּ ָשׂר vajig’và [E perì] ogni ַו ִיּ ְג ַוע 7:21 ha’àretz [sulla terra]: uccelli, bestiame, animali salvatici, rettili d’ogni sorta striscianti .vɵchol [e tutti] gli uomini ְו ֹכל ,]àl-ha’àretz [sulla terra ַעל־ ָה ָא ֶרץ

ֹכּל ֲא ֶשׁר ִנ ְשׁ ַמת־רוּ ַח ַחִיּים ְבּ ַא ָפּיו ִמ ֹכּל ֲא ֶשׁר ֶבּ ָחָר ָבה ֵמתוּ׃ 7:22 Tutto quello ch’era sulla terra asciutta ed aveva ִנ ְשׁ ַמת־רוּ ַח ַח ִיּים ְבּ ַא ָפּיו nishmàt

rùach̠ ch̠ ayìm bɵapàv [alito di spirito di vita ְבּ ַא ָפּיו nelle sue narici], ִמ ֹכּל mikol [da tutto] .]mètu [morì – morirono ֵמתוּ ashèr [che] era nella terra asciuta ֲא ֶשׁר

ַוִיַּמח ֶאת־ָכּל־ַהְיקוּם ֲאֶשׁר ַעל־ְפֵּני ָהֲאָדָמה ֵמָאָדם ַעד־ְבֵּהָמה ַעד־ֶרֶמשְׂוַעד־עוֹף ַהָשַּׁמִיםַוִיָּמּחוּ ִמ ן ־ ָה ָא ֶר ץ ַו ִי ָשּׁ ֶא ר ַא 􏰂 ־ ֹנ ַח ַו ֲא ֶשׁ ר ִא תּ וֹ ַבּ ֵתּ ָב ה ׃

ֲא ֶשׁר ]et-kol-haiɵkùm [tutti gli esseri ֶאת־ ָכּל־ ַה ְיקוּם ]vajimach̠ [E cancellò ַו ִיּ ַמח 7:23 ֵמ ָא ָדם:]ha’adàmah [della terra ָה ֲא ָד ָמה ]ashèr àl-pɵnè [ch’erano sulla faccia ַעל־ ְפּ ֵני

meàdam [dall’uomo] ַעד־ ְבּ ֵה ָמה ’ad-bɵhemah [fino al bestiame], ַעד־ ֶר ֶמשׂ ’ad-remès [ai ַו ִיּ ָמּחוּ;]vɵ’ad-’of hasshamàim [e agli uccelli dei cieli ְו ַעד־עוֹף ַה ָשּׁ ַמ ִים ]rettili ַו ִי ָשּׁ ֶאר ;]min-ha’àretz [dalla terra ִמן־ ָה ָא ֶרץ ]vajimmach̠ ù [e furono cancellati vayisshaer [e rimase] ַא􏰂־ ֹנ ַח àch-Noach̠ [soltanto Noè] ַו ֲא ֶשׁר ִאתּוֹ va’ashèr ittò [con quelli ch’eran] ִאתּוֹ ittò [con lui] ַבּ ֵתּ ָבה battevah [nell’arca].

ַוִיְּגְבּרוּ ַהַמִּים ַעל־ָהָאֶרץ ֲחִמִשּׁיםוְּמַאתיוֹם׃ 7:24 E ַה ַמּ ִים hammàim [le acque] rimasero alte ַעל־ ָה ָא ֶרץ àl-ha’àretz [sulla terra – sopra

יוֹם umɵat [e cento] centocinquanta וּ ְמ ַאת ]ch̠ amisshìm [cinquanta ֲח ִמ ִשּׁים la terra] per yòm [giorno – giorni].

TRADUZIONE


7
Il Signore disse a Noè: “Entra nell’arca tu con tutta la tua famiglia, perché ti ho visto giusto dinanzi a me in questa generazione. 2 Di ogni animale puro prendine con te sette paia, il maschio e la sua femmina; degli animali che non sono puri un paio, il maschio e la sua femmina. Anche degli uccelli del cielo, sette paia, maschio e femmina, per conservarne in vita la razza su tutta la terra. Perché tra sette giorni farò piovere sulla terra per quaranta giorni e quaranta notti; cancellerò dalla terra ogni essere che ho fatto”. Noè fece quanto il Signore gli aveva comandato.


Il diluvio Noè aveva seicento anni quando venne il diluvio, cioè le acque sulla terra. Noè entrò nell’arca e con lui i suoi figli, sua moglie e le mogli dei suoi figli, per sottrarsi alle acque del diluvio. Degli animali puri e di quelli impuri, degli uccelli e di tutti gli esseri che strisciano sul suolo un maschio e una femmina entrarono, a due a due, nell’arca, come Dio aveva comandato a Noè.
10 Dopo sette giorni, le acque del diluvio furono sopra la terra; 11 nell’anno seicentesimo della vita di Noè, nel secondo mese, il diciassette del mese, in quello stesso giorno, eruppero tutte le sorgenti del grande abisso e le cateratte del cielo si aprirono. 12 Cadde la pioggia sulla terra per quaranta giorni e quaranta notti. 13 In quello stesso giorno entrarono nell’arca Noè, con i figli Sem, Cam e Iafet, la moglie di Noè, le tre mogli dei suoi tre figli; 14 essi e tutti i viventi, secondo la loro specie, e tutto il bestiame, secondo la propria specie, e tutti i rettili che strisciano sulla terra, secondo la loro specie, tutti i volatili, secondo la loro specie, tutti gli uccelli, tutti gli esseri alati. 15 Vennero dunque a Noè nell’arca, a due a due, di ogni carne in cui c’è il soffio di vita. 16 Quelli che venivano, maschio e femmina d’ogni carne, entrarono come gli aveva comandato Dio. Il Signore chiuse la porta dietro di lui.
17 Il diluvio durò sulla terra quaranta giorni: le acque crebbero e sollevarono l’arca, che s’innalzò sulla terra. 18 Le acque furono travolgenti e crebbero molto sopra la terra e l’arca galleggiava sulle acque. 19 Le acque furono sempre più travolgenti sopra la terra e coprirono tutti i monti più alti che sono sotto tutto il cielo. 20 Le acque superarono in altezza di quindici cubiti i monti che avevano ricoperto.
21 Perì ogni essere vivente che si muove sulla terra, uccelli, bestiame e fiere e tutti gli esseri che brulicano sulla terra e tutti gli uomini. 22 Ogni essere che ha un alito di vita nelle narici, cioè quanto era sulla terra asciutta, morì. 23 Così fu cancellato ogni essere che era sulla terra: dagli uomini agli animali domestici, ai rettili e agli uccelli del cielo; essi furono cancellati dalla terra e rimase solo Noè e chi stava con lui nell’arca. 24 Le acque furono travolgenti sopra la terra centocinquanta giorni.

Note nel testo

7,2 Animali pur sono quelli adatti al sacrificio (8,20 e, più in generale, Lv 11). In Gen 6,19 e in 7,2-3 si danno indicazioni diverse sulla quantità di animali da ospitare nell’arca: questa, come altre differenze o ripetizioni, sono dovute alla presenza di vari autori e tradizioni nel testo.

7,23 rimase solo Noè: nella catastrofe si salva un uomo che ha trovato grazia (6,8), germe di un’umanità nuova.

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GENESI -6

Bɵreshìt 6

ַוְיִהי ִכּי־ֵהֵחל ָהָאָדם ָלֹרב ַעל־ְפֵּני ָהֲאָדָמהוָּבנוֹתיְֻלּדוּ ָלֶהם׃

vay’hì kì-hech̠ el ha’adàm larov àl-pɵnè ha’adàmah uvanòt jullɵdu lahèm
]larov [a moltiplicare ָל ֹרב ]kì-hech̠ el [quando cominciò ִכּי־ ֵה ֵחל ]vay’hì [E fu ַו ְי ִהי 6:1 ha’adàmah [della ָה ֲא ָד ָמה ]àl-pɵnè [sulla superficie ַעל־ ְפּ ֵני ]ha’adàm [l’uomo ָה ָא ָדם terra] ָל ֶהם lahèm [a loro] יֻ ְלּדוּ jullɵdu [furono nate] וּ ָבנוֹת uvanòt [delle figlie],

ַוִיְּראוּ ְב ֵני־ ָה ֱא􏰀 ִהים ֶאת־ ְבּנוֹת ָה ָא ָדם ִכּי ֹט ֹבת ֵה ָנּה ַוִיּ ְקחוּ ָל ֶהם ָנ ִשׁים ִמ ֹכּל ֲא ֶשׁר ָבּ ָחרוּ׃

vajir’ù vɵnav-haElohim et-bɵnòt ha’adàm kì tovot hennah vajikɵch̠ u lahèm nashìm mikol ashèr bach̠ aru

-et ֶאת־ ְבּנוֹת ]vɵnav-haElohim [i figlidi Elohìm ְב ֵני־ ָה ֱא􏰀 ִהים ]vajir’ù [E videro ַו ִיּ ְראוּ 6:2

bɵnòt [le figlie] ָה ָא ָדם ha’adàm [dell’uomo-degli uomini] ִכּי ֹט ֹבת ֵה ָנּה kì tovot hennah

ָנ ִשׁים ]lahèm [per loro ָל ֶהם ]vayikɵch̠ u [e presero ַו ִיּ ְקחוּ ,])che buone esse (erano belle[

nashìm [donne-mogli] ִמ ֹכּל mikol [da tutte] ֲא ֶשׁר ָבּ ָחרוּ ashèr bach̠ aru [quelle che avevano scelto].

ַויֹּא ֶמר יהוה לֹא־ ָידוֹן רוּ ִחי ָב ָא ָדם ְל ֹע ָלם ְבּ ַשׁ ַגּם הוּא ָב ָשׂר ְו ָהיוּ ָי ָמיו ֵמ ָאה ְו ֶע ְשִׂרים ָשׁ ָנה׃

Vayòmer Yahweh lò-yadon rùch̠ i va’adàm lɵ’olàm bɵshaggam hù vasàr vɵhayù yamav meah vɵe’srìm shanah
-lò לֹא־ ָידוֹן ]rùch̠ i [ l’Spirito mio רוּ ִחי ‘ :Yahweh יהוה ]Vayòmer [E disse ַויֹּא ֶמר 6:3 ְבּ ַשׁ ַגּם;]va’adàm [con l’uomo ָב ָא ָדם ]lɵ’olàm [per sempre ְל ֹע ָלם ]yadon [non durerà bɵshaggam [anche se] הוּא hù [egli è] ָב ָשׂר vasàr [carne]; ְו ָהיוּ vɵhayù [allora saranno] shanah ָשׁ ָנה ]vɵe’srìm [e venti ְו ֶע ְשׂ ִרים ]meah [cento ֵמ ָאה ,]yamav [i suoi giorni ָי ָמיו [anno] centòvent’anni’.

ַה ְנּ ִפ ִלים ָהיוּ ָב ָא ֶרץ ַבּ ָיּ ִמים ָה ֵהם ְו ַגם ַא ֲח ֵרי־ ֵכן ֲא ֶשׁר ָי ֹבאוּ ְבּ ֵני ָה ֱא􏰀 ִהים ֶאל־ ְבּנוֹת ָה ָא ָדם ְו ָי ְלדוּ ָל ֶהם ֵה ָמּה ַהִגּ ֹבִּרים ֲא ֶשׁר ֵמעוֹ ָלם ַאְנ ֵשׁי ַה ֵשּׁם׃

hannɵfilìm hayu va’àretz bayamìm hahem vɵgam ach̠ arè-chen ashèr yavoù bɵnè haElohim el-bɵnòt ha’adàm vɵyalɵdu lahèm hemmah haghiborìm ashèr meolàm anshè hasshèm
ָב ָא ֶרץ ]hayù [c’erano ָהיוּ ]bayamìm hahem [In que’ giorni-In quel tempo ַבּ ָיּ ִמים ָה ֵהם 6:4

va’àretz [sulla terra] ַה ְנּ ִפ ִלים hannɵfilìm [i giganti], ְו ַגם ַא ֲח ֵרי־ ֵכן vɵgam ach̠ arè-chen [e ָי ֹבאוּElohìm ֱא􏰀 ִהים bɵnè [figli] di ְבּ ֵני ashèr [che – quando] i ֲא ֶשׁר ,]ci furono anche dopo yaboù [entravano (si accostarono)] ֶאל־ ְבּנוֹת el-bɵnòt [alle figlie] ָה ָא ָדם ha’adàm [l’uomo – degli uomini], ְו ָי ְלדוּ vɵyalɵdù [e partorirono] a ָל ֶהם lahèm [loro] dei figli. ֵה ָמּה hemmah ֵמעוֹ ָלם ]ashèr [che ֲא ֶשׁר ]hagghiborìm [i potenti ַה ִגּ ֹבּ ִרים Essi – questi] sono gli uomini[ meolàm [fin dai tempi antichi], sono stati ַא ְנ ֵשׁי anshè [uomini di] ַה ֵשּׁם hasshèm [famosi di nome – di fama].

ַו ַיּ ְר א י ה ו ה ִכּ י ַר ָבּ ה ָר ַע ת ָה ָא ָד ם ָבּ ָא ֶר ץ ְו ָכ ל ־ ֵי ֶצ ר ַמ ְח ְשׁ ֹב ת ִל בּ וֹ ַר ק ַר ע ָכּ ל ־ ַה יּ וֹ ם ׃

]ra’àt [malvagità-malizia ָר ַעת kì [che] la ִכּי Yahweh יהוה ]vayàr [E vide ַו ַיּ ְרא 6:5
ba’àretz [nella terra ָבּ ָא ֶרץ ]rabah [molta – grande ַר ָבּה ha’àdam [degli uomini] era ָה ָא ָדם – sulla terra], ְו ָכל־ ֵי ֶצר vɵchol yetzer [e che tutti i disegni] dei ַמ ְח ְשׁ ֹבת mach̠ ɵvot [pensieri] ָכּל־ ]rak rà [era soltanto al male – non erano altro che male ַרק ַרע ]libbò [suo cuore ִלבּוֹ del .]kol-hayòm[tuttoilgiorno-inognitempo ַהיּוֹם

ַו ִיּ ָנּ ֶחם יהוה ִכּי־ ָע ָשׂה ֶאת־ ָה ָא ָדם ָבּ ָא ֶרץ ַו ִיּ ְת ַע ֵצּב ֶאל־ ִלבּוֹ׃ ]kì-àsah [d’aver fatto ִכּי־ ָע ָשׂה Yahwehיהוה ]vajinnach̠ èm [E si pentì ַו ִיּ ָנּ ֶחם 6:6

vajit’àtzzèv [e se ַו ִיּ ְת ַע ֵצּב ,]ba’àretz [sulla terra ָבּ ָא ֶרץ ]et-ha’àdam [l’uomo ֶאת־ ָה ָא ָדם ne addolorò] ֶאל־ ִלבּוֹ el-libbò [in cuor suo].

ַויֹּא ֶמר יהוה ֶא ְמ ֶחה ֶאת־ ָה ָא ָדם ֲא ֶשׁר־ ָבּ ָרא ִתי ֵמ ַעל ְפּ ֵני ָה ֲא ָד ָמה ֵמ ָא ָדם ַעד־ ְבּ ֵה ָמה ַעד־ ֶר ֶמשׂ ְו ַעד־ עוֹף ַה ָשּׁ ָמ ִים ִכּי ִנ ַח ְמ ִתּי ִכּי ֲע ִשׂי ִתם׃ ]emch̠ eh [sterminerò – cancellerò ֶא ְמ ֶחה Yahweh: ‘Io יהוה]Vayòmer [E disse ַויֹּא ֶמר 6:7

-et ֶאת־ ָה ָא ָדם ]ha’adàmah [della terra ָה ֲא ָד ָמה ]meàl pɵnè [di sulla faccia ֵמ ַעל ְפּ ֵני ha’adàm [l’uomo] ֲא ֶשׁר־ ָבּ ָרא ִתי ashèr-baratì [che ho creato]: ֵמ ָא ָדם me’àdam [dall’uomo]ַעד־ְבֵּהָמה ’ad-bɵhemah[finoalbestiame],ַעד־ֶרֶמשׂ ’ad-remès[airettili], kì nich̠ amttì ִכּי ִנ ַח ְמ ִתּי ;]vɵ’ad-’of hasshamàim [agli uccelli dei cieli ְו ַעד־עוֹף ַה ָשּׁ ָמ ִים [perché mi pento] ִכּי ֲע ִשׂי ִתם kì ’asìtìm [perché ho fatto loro – d’averli fatti]’.

ְו ֹנ ַח ָמ ָצא ֵחן ְבּ ֵעי ֵני יהוה׃ bɵ’enè ְבּ ֵעי ֵני ]ch̠ èn [favore-grazia ֵחן ]matzà [trovò ָמ ָצא ]vɵNoach̠ [Ma Noè ְו ֹנ ַח 6:8

[agli occhi] di יהוה Yahweh.

ֵא ֶלּ ה תּ וֹ ְל ֹד ת ֹנ ַח ֹנ ַח ִא י שׁ ַצ ִדּ י ק ָתּ ִמ י ם ָה ָי ה ְבּ ֹד ֹר ָת י ו ֶא ת ־ ָה ֱא 􏰀 ִה י ם ִה ְת ַה ֶלּ 􏰁 ־ ֹנ ַח ׃ Noach̠ ֹנ ַחtolɵdòt [discendenti, generazioni, posterità] di תּוֹ ְל ֹדת èlleh [Questa] è la ֵא ֶלּה 6:9 [Noè]. ֹנ ַח Noach̠ [Noè] ִאישׁ ìsh [uomo] ַצ ִדּיק tzaddìk [giusto], ָתּ ִמים tamìm [integro], ִה ְת ַה ֶלּ􏰁־ ֹנ ַח ;]bɵdorotàv [nella sua generazone – ai suoi tempi ְבּ ֹד ֹר ָתיו ]hayah [fu ָה ָיה hit’hallech-Noach̠ [Noè camminò] ֶאת־ ָה ֱא􏰀 ִהים et-haElohim [con Elohìm].

ַויּוֹ ֶלד ֹנ ַח ְשׁ􏰀 ָשׁה ָב ִנים ֶאת־ ֵשׁם ֶאת־ ָחם ְו ֶאת־ ָי ֶפת׃ :]vanìm [figli ָב ִנים ]shɵloshah [tre ְשׁ􏰀 ָשׁה ]vaiyoled Noach̠ [E Noè generò ַויּוֹ ֶלד ֹנ ַח 6:10

.]vɵet-Jafet [e Jafet ְו ֶאת־ ָי ֶפת ]et-Ch̠ am [Cam ֶאת־ ָחם ,]et-shèm [Nome ֶאת־ ֵשׁם
ַו ִתּ ָשּׁ ֵחת ָה ָא ֶרץ ִל ְפ ֵני ָה ֱא􏰀 ִהים ַו ִתּ ָמּ ֵלא ָה ָא ֶרץ ָח ָמס׃

]lifnè [davanti a ִל ְפ ֵני ]vattisshachet ha’àretz [or la terra era corrotta ַו ִתּ ָשּׁ ֵחת ָה ָא ֶרץ 6:11 ָח ָמסvattimmalè [ed era piena] di ַו ִתּ ָמּ ֵלא ]ha’àretz [la terra ָה ָא ֶרץ ;Elohìm ֱא􏰀 ִהים
ch̠ amàs [violenza].

ַו ַיְּרא ֱא􏰀 ִהים ֶאת־ ָה ָא ֶרץ ְו ִה ֵנּה ִנ ְשׁ ָח ָתה ִכּי־ ִה ְשׁ ִחית ָכּל־ ָבּ ָשׂר ֶאת־ ַדְּרכּוֹ ַעל־ ָה ָא ֶרץ׃ vɵhinneh ְו ִה ֵנּה;]et-ha’àretz [la terra ֶאת־ ָה ָא ֶרץ Elohìm ֱא􏰀 ִהים ]vayàr [E vide ַו ַיּ ְרא 6:12 [ed ecco], ִנ ְשׁ ָח ָתה nishch̠ atah [era corrotta], ִכּי־ ִה ְשׁ ִחית ָכּל־ ָבּ ָשׂר kì-hish’ch̠ ìt kol-basàr

[poiché ogni carne aveva corrotto] ֶאת־ ַדּ ְרכּוֹ et-darkò [la sua via] ַעל־ ָה ָא ֶרץ àl-ha’àretz [sulla terra].

ַויּ ֹא ֶמר ֱא􏰀 ִהים ְל ֹנ ַח ֵקץ ָכּל־ ָבּ ָשׂר ָבּא ְל ָפ ַני ִכּי־ ָמ ְל ָאה ָה ָא ֶרץ ָח ָמס ִמ ְפּ ֵני ֶהם ְו ִה ְנ ִני ַמ ְשׁ ִחי ָתם ֶאת־ ָה ָא ֶרץ׃

l ɵ N o a c h̠ [ a N o è ] : L a f i n e d ’ o g n i ְל ֹנ ַח E l o h ì m ֱא 􏰀 ִה י ם ] V a y ò m e r [ E d i s s e ַו יּ ֹ א ֶמ ר 3 1 : 6 ha’àretz ha’àretz ָה ָא ֶרץ lɵfanài; poiché ְל ָפ ַני ]bà [è arrivata ָבּא ְל ָפ ַני ]basàr [carne ָבּ ָשׂר ִמ ְפּ ֵני ֶהם ]ch̠ amàs [violenza ָח ָמס la terra], per opera degli uomini, è piena di[ ֶאת־ vɵhinɵnì [ed ecco], io li distruggerò, insieme ְו ִה ְנ ִני ;]mipɵnèhem [davanti a loro .]et-ha’àretz [con la terra ָה ָא ֶרץ

ֲע ֵשׂ ה ְל 􏰂 ֵתּ ַב ת ֲע ֵצ י ־ ֹג ֶפ ר ִק ִנּ י ם ַתּ ֲע ֶשׂ ה ֶא ת ־ ַה ֵתּ ָב ה ְו ָכ ַפ ְר ָתּ ֹא ָת הּ ִמ ַבּ ִי ת וּ ִמ ח וּ ץ ַבּ ֹכּ ֶפ ר ׃6:14 Fatti ֵתּ ַבת tebat [un’arca] di legno di gofer; falla a stanze ֶאת־ ַה ֵתּ ָבה et-hattebah [l’arca], e spalmala di pece, di dentro e di fuori.

ְוֶזה ֲאֶשׁר ַתֲּעֶשׂה ֹאָתהּ ְשׁ􏰀שׁ ֵמאוֹת ַאָמּה ֹאֶר􏰁 ַהֵתָּבה ֲחִמִשּׁים ַאָמּהָרְחָבּהּוְּשׁ􏰀ִשׁים ַאָמּהקוָֹמָתהּ׃ hattevah ַה ֵתּ ָבהvɵhinneh [ed ecco] come la dovrai fare: la lunghezza ְו ִה ֵנּה 6:15 [dell’arca] sarà di ְשׁ􏰀שׁ shɵlosh [tre] ֵמאוֹת meòt [centi cento] trecento cubiti; la larghezza, di ֲח ִמ ִשּׁים ch̠ amisshìm [cinquanta] cubiti, e l’altezza, di וּ ְשׁ􏰀 ִשׁים ush’loshìm [e trenta] cubiti.

ֹצ ַהר ַתּ ֲע ֶשׂה ַל ֵתּ ָבה ְו ֶאל־ ַא ָמּה ְתּ ַכ ֶל ָנּה ִמ ְל ַמ ְע ָלה וּ ֶפ ַתח ַה ֵתּ ָבה ְבּ ִצ ָדּהּ ָתּ ִשׂים ַתּ ְח ִתּ ִיּם ְשׁ ִנ ִיּם וּ ְשׁ ִל ִשׁים ַתּ ֲע ֶשׂ ָה׃

6:16 Farai ַל ֵתּ ָבה lattebah [all’arca] un ֹצ ַהר tzoar [tetto], in alto, e le darai la dimensione d’un cubito; metterai la porta da un lato, e farai ַה ֵתּ ָבה hattevah [l’arca] a tre piani: uno da basso, un secondo e un terzo piano.

ַו ֲאִני ִהְנִני ֵמִביא ֶאת־ ַה ַמּבּוּל ַמִים ַעל־ ָה ָאֶרץ ְל ַשׁ ֵחת ָכּל־ ָבּ ָשׂר ֲא ֶשׁר־בּוֹרוּ ַח ַחִיּים ִמ ַתּ ַחת ַה ָשּׁ ָמִים ֹכּל ֲא ֶשׁר־ ָבּ ָא ֶרץ ִי ְג ָוע׃

6:17 E io ִה ְנ ִני hinɵnì [ecco], sto per far venire ֶאת־ ַה ַמּבּוּל et-hammabul [il diluvio] delle ַמ ִים màim [acque] ַעל־ ָה ָא ֶרץ àl-ha’àretz [sulla terra], per distruggere di sotto i
רוּ ַח ]ashèr-bo [che ha in sé ֲא ֶשׁר־בּוֹ ]basàr [carne ָבּ ָשׂר hashamàim [i cieli] ogni ַה ָשּׁ ָמ ִים rùach̠ [spirito (alito di)] ַח ִיּים ch̠ ayìm [vita]; ֹכּל kol [tutto] ֲא ֶשׁר־ ָבּ ָא ֶרץ ashèr-ba’àretz [quello ch’è nella terra], ִי ְג ָוע ìg’và [perirà].

ַו ֲה ִק ֹמ ִתי ֶאת־ ְבּ ִרי ִתי ִא ָתּ􏰁 וּ ָבא ָת ֶאל־ ַה ֵתּ ָבה ַא ָתּה וּ ָב ֶני􏰂 ְו ִא ְשׁ ְתּ􏰂 וּ ְנ ֵשׁי־ ָב ֶני􏰂 ִא ָתּ􏰁׃ ]et-bɵri’tì [il mio patto – la mia alleanza ֶאת־ ְבּ ִרי ִתי ]vahakimotì [Ma stabilirò ַו ֲה ִק ֹמ ִתי 6:18 attah ַא ָתּה :]el-hattevah [nell’arca ֶאל־ ַה ֵתּ ָבה ]uvàta [e entrerai וּ ָבא ָת ;]ittàch [con te ִא ָתּ􏰁 וּ ְנ ֵשׁי־ ָב ֶני􏰂 ]vɵish’tɵchà [e la tua moglie ְו ִא ְשׁ ְתּ􏰂 ,]uvanècha [e i tuoi figli וּ ָב ֶני􏰂 ]tu[ unɵshè-vanècha [e le mogli de’ tuoi figli] ִא ָתּ􏰁 ittàch [con te].

וּ ִמ ָכּ ל ־ ָה ַח י ִ ֽמ ָכּ ל ־ ָבּ ָשׂ ר ְשׁ ַנ ִי ם ִמ ֹכּ ל ָתּ ִב י א ֶא ל ־ ַה ֵתּ ָב ה ְל ַה ֲח ֹי ת ִא ָ ֑תּ 􏰁 ָז ָכ ר וּ ְנ ֵק ָב ה ִי ְה י וּ ׃,]basàr [carne ָבּ ָשׂר Umikol-hàch̠ ay [E di tutto ciò che vive], d’ogni וּ ִמ ָכּל־ ָה ַחי 6:19 fanne entrare ֶאל־ ַה ֵתּ ָבה el-hattevah [nell’arca] ְשׁ ַנ ִים shɵnaìm [due] ִמ ֹכּל mikol [d’ogni] ָז ָכר ittàch [con te]; e siano ִא ָתּ􏰁 ]lehach̠ ayot [per conservarli in vita ְל ַה ֲח ֹית ,specie zachàr [maschio] וּ ְנ ֵק ָבה un’kevah [e femmina].

ֵמ ָהעוֹף ְל ִמי ֵנהוּ וּ ִמן־ ַה ְבּ ֵה ָמה ְל ִמי ָנהּ ִמ ֹכּל ֶר ֶמשׂ ָה ֲא ָד ָמה ְל ִמי ֵנהוּ ְשׁ ַנ ִים ִמ ֹכּל ָי ֹבאוּ ֵא ֶלי􏰂 ְל ַה ֲחיוֹת׃ ִמ ֹכּל ,Degli uccelli secondo le loro specie del bestiame secondo le sue specie 6:20 ְשׁ ַנ ִים ,ha’adàmah [della terra] secondo le loro specie ָה ֲא ָד ָמה mikol [d’ogni] i rettili shɵnaìm [due] ִמ ֹכּל mikol [d’ogni] specie verranno ֵא ֶלי􏰂 elècha [a te], perché tu li

.]lehach̠ ayot [conservi in vita ְל ַה ֲחיוֹת

ְו ַא ָתּה ַקח־ ְל􏰂 ִמ ָכּל־ ַמ ֲא ָכל ֲא ֶשׁר ֵי ָא ֵכל ְו ָא ַס ְפ ָתּ ֵא ֶלי􏰂 ְו ָה ָיה ְל􏰂 ְו ָל ֶהם ְל ָא ְכ ָלה׃ michol-ma’achal ִמ ָכּל־ ַמ ֲא ָכל ]kach̠ -lɵchà [prendi per te ַקח־ ְל􏰂 ]vɵattah [E tu ְו ַא ָתּה 6:21 [d’ogni cibo] ֲא ֶשׁר ashèr [che] ֵי ָא ֵכל yeachèl [si mangia], ְו ָא ַס ְפ ָתּ vɵ’asafttà [e raccolglierai] ֵא ֶלי􏰂 elècha [presso (di) te], ְו ָה ָיה vɵhayah [e sarà] ְל ָא ְכ ָלה lɵoch’lah [di alimento] ְל􏰂 lɵchà [per te] ְו ָל ֶהם vɵlahèm [e per loro]’.

ַו ַיּ ַעשׂ ֹנ ַח ְכּ ֹכל ֲא ֶשׁר ִצ ָוּה ֹאתוֹ ֱא􏰀 ִהים ֵכּן ָע ָשׂה׃ 6:22 E fece ֹנ ַח Noach̠ [Noè]; tutto quello che ֱא􏰀 ִהים Elohìm gli aveva comandato;

così ָע ָשׂה àsah [fece].

TRADUZIONE

NOÈ E IL DILUVIO

Le cause

6.1 Quando gli uomini cominciarono a moltiplicarsi sulla terra e nacquero loro delle figlie, i figli di Dio videro che le figlie degli uomini erano belle e ne presero per mogli a loro scelta. Allora il Signore disse: “Il mio spirito non resterà sempre nell’uomo, perché egli è carne e la sua vita sarà di centoventi anni”.
C’erano sulla terra i giganti a quei tempi – e anche dopo -, quando i figli di Dio si univano alle figlie degli uomini e queste partorivano loro dei figli: sono questi gli eroi dell’antichità, uomini famosi.
5 Il Signore vide che la malvagità degli uomini era grande sulla terra e che ogni intimo intento del loro cuore non era altro che male, sempre. E il Signore si pentì di aver fatto l’uomo sulla terra e se ne addolorò in cuor suo. Il Signore disse: “Cancellerò dalla faccia della terra l’uomo che ho creato e, con l’uomo, anche il bestiame e i rettili e gli uccelli del cielo, perché sono pentito di averli fatti”. Ma Noè trovò grazia agli occhi del Signore.
Questa è la discendenza di Noè. Noè era uomo giusto e integro tra i suoi contemporanei e camminava con Dio. 10 Noè generò tre figli: Sem, Cam e Iafet. 11 Ma la terra era corrotta davanti a Dio e piena di violenza. 12 Dio guardò la terra ed ecco, essa era corrotta, perché ogni uomo aveva pervertito la sua condotta sulla terra.


Disposizioni divine e preparativi

13 Allora Dio disse a Noè: “È venuta per me la fine di ogni uomo, perché la terra, per causa loro, è piena di violenza; ecco, io li distruggerò insieme con la terra. 14 Fatti un’arca di legno di cipresso; dividerai l’arca in scompartimenti e la spalmerai di bitume dentro e fuori. 15 Ecco come devi farla: l’arca avrà trecento cubiti di lunghezza, cinquanta di larghezza e trenta di altezza. 16 Farai nell’arca un tetto e, a un cubito più sopra, la terminerai; da un lato metterai la porta dell’arca. La farai a piani: inferiore, medio e superiore.
17 Ecco, io sto per mandare il diluvio, cioè le acque, sulla terra, per distruggere sotto il cielo ogni carne in cui c’è soffio di vita; quanto è sulla terra perirà. 18 Ma con te io stabilisco la mia alleanza. Entrerai nell’arca tu e con te i tuoi figli, tua moglie e le mogli dei tuoi figli. 19 Di quanto vive, di ogni carne, introdurrai nell’arca due di ogni specie, per conservarli in vita con te: siano maschio e femmina. 20 Degli uccelli, secondo la loro specie, del bestiame, secondo la propria specie, e di tutti i rettili del suolo, secondo la loro specie, due di ognuna verranno con te, per essere conservati in vita. 21 Quanto a te, prenditi ogni sorta di cibo da mangiare e fanne provvista: sarà di nutrimento per te e per loro”.
22 Noè eseguì ogni cosa come Dio gli aveva comandato: così fece.

Note nel testo

6,1-9,29 Il racconto del diluvio è comune a molte culture antiche. Nel diluvio viene distrutto l’ordine della creazione, ma alla fine si ha come una nuova creazione. Il Nuovo Testamento riprende il diluvio come figura del battesimo (1Pt 3,20-21) o per esortare all’attesa vigilante della venuta del Figlio dell’uomo (Mt 24,37-39).

6,1-4 Il testo è di difficile interpretazione. Nell’unione dei figli di Dio e delle figlie degliuomini si può leggere un nuovo momento della ribellione delle creature a Dio.

6,5-8 Prima dell’inizio del racconto del diluvio, se ne dà una spiegazione; una seconda spiegazione viene data in 6,12-13.

6,15 trecento cubiti: il cubito misura circa mezzo metro.

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GENESI -5

Bɵreshìt 5

ֶזה ֵס ֶפר תּוֹ ְל ֹדת ָא ָדם ְבּיוֹם ְבּר ֹא ֱא􏰀 ִהים ָא ָדם ִבּ ְדמוּת ֱא􏰀 ִהים ָע ָשׂה ֹאתוֹ׃

Zeh sefer tol’dòt Adàm bɵrò Elohìm Adàm bidmùt Elohìm àsah otò
,tol’dòt [discendenti תּוֹ ְל ֹדת sèfer [rotolo (libro)] della ֵס ֶפר zeh [Questo] è il ֶזה 5:1 generazioni, posterità] di ָא ָדם Adàm ְבּיוֹם bɵyòm [nel giorno] che ֱא􏰀 ִהים Elohìm ְבּרֹא bɵrò [creò] ָא ָדם Adàm lo ָע ָשׂה àsah [fece] ִבּ ְדמוּת bidmùt [a somiglianza] di ֱא􏰀 ִהים Elohìm;

ָזָכרוְּנֵקָבה ְבָּרָאם ַוְיָבֶר􏰁 ֹאָתם ַוִיְּקָרא ֶאת־ְשָׁמם ָאָדם ְבּיוֹם ִהָבְּרָאם׃

zachàr un’kevah bɵra’àm vayvàrech otàm vayyikrà et-Shɵmam Adàm bɵyòm hibar’àm bɵra’àm [creò loro- li ְבּ ָר ָאם ,]un’kevah [e femmina וּ ְנ ֵק ָבה ]zachàr [Maschio ָז ָכר 5:2 ֶאת־ ְשׁ ָמם ]vayyikrà [e chiamò ַו ִיּ ְק ָרא ,]vayvàrech otàm [E li benedisse ַו ְי ָב ֶר􏰁 ֹא ָתם ]creò et-Shɵmam [loro nome] ָא ָדם Adàm, ְבּיוֹם bɵyòm [nel giorno] ִה ָבּ ְר ָאם hibar’àm [che furon creati].

ַוְיִחי ָאָדם ְשׁ􏰀ִשׁיםוְּמַאת ָשָׁנה ַויּוֶֹלד ִבְּדמוּתוֹ ְכַּצְלמוֹ ַוִיְּקָרא ֶאת־ְשׁמוֹ ֵשׁת׃

vaych̠ ì Adàm shɵlishìm umɵat shanah vaiyoled bidmùtò kɵtzalmò Vayyikrà et shɵmò Shèt
shɵloshìm umɵat shanah ְשׁ􏰀 ִשׁים וּ ְמ ַאת ָשׁ ָנה Adàm ָא ָדם ]vaych̠ ì [E visse ַו ְי ִחי 5:3 [centotrent’anni], ַויּוֹ ֶלד vaiyoled [e generò] un ֵבּן ben [figlio], ִבּ ְדמוּתוֹ bidmùtò [a sua somiglianza], ְכּ ַצ ְלמוֹ kɵtzalmò [conforme alla sua immagine], ַו ִיּ ְק ָרא Vayyikrà [e chiamò] ֶאת־ ְשׁמוֹ et shɵmò [il nome di lui] ֵשׁת Shèt [Set];

ַוִיְּהיוְּיֵמי־ָאָדם ַאֲחֵריהוִֹלידוֹ ֶאת־ֵשׁת ְשֹׁמֶנה ֵמֹאת ָשָׁנהַויּוֶֹלד ָבִּניםוָּבנוֹת׃

vayihyù yɵmè-Adàm ach̠ arè holìdò et-Shet shɵmoneh meòt shanah vaiyoled banìm uvanòt
ַא ֲח ֵרי הוֹ ִלידוֹ ,]yɵmè-Adàm [i giorni di Adàm ְי ֵמי־ ָא ָדם ]vayihyù [E furono ַו ִיּ ְהיוּ 5:4 ach̠ arè holìdò [dopo ch’ebbe generato] ֶאת־ ֵשׁת et-Shet [Shet], ְשׁ ֹמ ֶנה shɵmoneh [otto] ]vaiyoled [e generòַויּוֹ ֶלד ,shanah [anno] ottocent’anni ָשׁ ָנה ]meòt [centi – cento ֵמ ֹאת ;]uvanòt[efiglieוָּבנוֹת]banìm[figliָבִּנים

ַו ִיּ ְהיוּ ָכּל־ ְי ֵמי ָא ָדם ֲא ֶשׁר־ ַחי ְתּ ַשׁע ֵמאוֹת ָשׁ ָנה וּ ְשׁ􏰀 ִשׁים ָשׁ ָנה ַו ָיּ ֹמת׃

vayihyù kol-yɵmè Adàm ashèr-ch̠ ay tɵshà meòt shanah ush’loshìm shanah vayyamot Adàm ָא ָדםkol-yɵmè [tutti i giorni-tutto il tempo] di ָכּל־ ְי ֵמי ]vayihyù [E furono ַו ִיּ ְהיוּ 5:5 shanah ָשׁ ָנה ]meòt [centi cento ֵמאוֹת ]tɵshà [nove ְתּ ַשׁע :]ashèr-ch̠ ay [che visse ֲא ֶשׁר־ ַחי ַוָיֹּמת;shanah[anno]novecentotrent’anni ָשָׁנה]ush’loshìm[etrentaוְּשׁ􏰀ִשׁים]anno[ vayyamot [poi morì].

ַו ְי ִחי־ ֵשׁת ָח ֵמשׁ ָשׁ ִנים וּ ְמ ַאת ָשׁ ָנה ַויּוֹ ֶלד ֶאת־ ֱאנוֹשׁ׃

vaych̠ ì-Shet ch̠ amesh shanìm umɵat shanah vaiyoled et-enosh.
]shanìm [anni ָשׁ ִנים ]ch̠ amesh [cinque ָח ֵמשׁ ]vaych̠ ì-Shet [E Set visse ַו ְי ִחי־ ֵשׁת 5:6 ]vaiyoled [e generò ַויּוֹ ֶלד ,shanah [anno] centocinque anni ָשׁ ָנה ]umɵat [e cento וּ ְמ ַאת .]et-enosh [Enosh ֶאת־ ֱאנוֹשׁ

ַוְיִחי־ֵשׁת ַאֲחֵריהוִֹלידוֹ ֶאת־ֱאנוֹשׁ ֶשַׁבע ָשִׁניםוְּשֹׁמֶנה ֵמאוֹת ָשָׁנהַויּוֶֹלד ָבִּניםוָּבנוֹת׃

vaych̠ ì-Shet ach̠ arè holìdò et-enosh shevà shanìm ushmoneh meòt shanah vaiyoled banìm uvanòt

ach̠ arè holìdò [dopo ch’ebbe ַא ֲח ֵרי הוֹ ִלידוֹ ,]vaych̠ ì-Shet [E Shet visse ַו ְי ִחי־ ֵשׁת 5:7 וּ ְשׁ ֹמ ֶנה]shanìm [anni ָשׁ ִנים ]shevà [sette ֶשׁ ַבע ,]et-enosh [Enosh ֶאת־ ֱאנוֹשׁ ]generato ushmoneh [e otto] ֵמאוֹת meòt [centi cento] ָשׁ ָנה shanah [anno] ottocentosette anni, ;]uvanòt [e figlie וּ ָבנוֹת ]banìm [figli ָבּ ִנים]vaiyoled [e generò ַויּוֹ ֶלד

ַוִיְּהיוּ ָכּל־ְיֵמי־ֵשׁת ְשֵׁתּים ֶעְשֵׂרה ָשָׁנהוְּתַשׁע ֵמאוֹת ָשָׁנהַוָיֹּמת׃

vayihyù kol-yɵmè-shet sh’ttèm esɵreh shanah utɵshà meòt shanah vayyamot
ְשׁ ֵתּים ,]kol-yɵmè-shet [tutti i giorni di Seth ָכּל־ ְי ֵמי־ ֵשׁת ]vayihyù [E furono ַו ִיּ ְהיוּ 5:8 sh’ttèm [due] ֶע ְשׂ ֵרה esɵreh [dieci] ָשׁ ָנה shanah [anno] וּ ְת ַשׁע utɵshà [e nove] ֵמאוֹת meòt [centi cento] ָשׁ ָנה shanah [anno] novecentododici anni; ַו ָיּ ֹמת vayyamot [e morì].

ַו ְי ִח י ֱא נ וֹ שׁ ִתּ ְשׁ ִע י ם ָשׁ ָנ ה ַו יּ וֹ ֶל ד ֶא ת ־ ֵק י ָנ ן shanah ָשׁ ָנה ]tish’ìm [novanta ִתּ ְשׁ ִעים ]enosh [Enosh ֱאנוֹשׁ ]vaych̠ ì [E visse ַו ְי ִחי 5:9

vaych̠ ì enosh tish’ìm shanah vaiyoled et-kènan
[anno] novant’anni, ַויּוֹ ֶלד vaiyoled [e generò] ֶאת־ ֵקי ָנן et-kènan [Kenan].

ַוְיִחי ֱאנוֹשׁ ַאֲחֵריהוִֹלידוֹ ֶאת־ֵקיָנן ֲחֵמשׁ ֶעְשֵׂרה ָשָׁנהוְּשֹׁמֶנה ֵמאוֹת ָשָׁנהַויּוֶֹלד ָבִּניםוָּבנוֹת׃

vaych̠ ì enosh ach̠ arè holìdò et-kènan ch̠ amesh esɵreh shanah ushmoneh meòt shanah vaiyoled banìm uvanòt

ach̠ arè holìdò [dopo ַא ֲח ֵרי הוֹ ִלידוֹ ,]enosh [Enosh ֱאנוֹשׁ ]vaych̠ ì [E visse ַו ְי ִחי 5:10 ָשׁ ָנה ]esɵreh [dieci ֶע ְשׂ ֵרה ]ch̠ amesh [cinque ֲח ֵמשׁ ,]ch’ebbe generato] et-kènan [Kenan shanah [anno] וּ ְשׁ ֹמ ֶנה ushmoneh [e otto] ֵמאוֹת meòt [centi cento] ָשׁ ָנה shanah [anno]

ottocentoquindici anni, ַויּוֹ ֶלד vaiyoled [e generò] ָבּ ִנים banìm [figli] וּ ָבנוֹת uvanòt [e figlie];

ַוִיְּהיוּ ָכּל־ְיֵמי ֱאנוֹשׁ ָחֵמשׁ ָשִׁניםוְּתַשׁע ֵמאוֹת ָשָׁנהַוָיֹּמת׃

vayihyù kol-yɵmè enosh ch̠ amesh shanìm utɵshà meòt shanah vayyamot
:]enosh [Enosh ֱאנוֹשׁ kol-yɵmè [tutti i giorni] di ָכּל־ ְי ֵמי ]vayihyù [E furono ַו ִיּ ְהיוּ 5:11 meòt [centiֵמאוֹת ]utɵshà [e nove וּ ְת ַשׁע ]shanìm [anni ָשׁ ִנים ]ch̠ amesh [cinque ָח ֵמשׁ cento] ָשׁ ָנה shanah [anno] novecentocinque anni; ַו ָיּ ֹמת vayyamot [e morì].

ַו ְי ִחי ֵקי ָנן ִשׁ ְב ִעים ָשׁ ָנה ַויּוֹ ֶלד ֶאת־ ַמ ֲה ַל ְל ֵאל׃

vaych̠ ì Kènan shiv’ìm shanah vaiyoled et-mahalalɵel
]shanah [anno ָשׁ ָנה ]shiv’ìm [settanta ִשׁ ְב ִעים Kènan ֵקי ָנן ]vaych̠ ì [E visse ַו ְי ִחי 5:12 settant’anni, ַויּוֹ ֶלד vaiyoled [e generò] ֶאת־ ַמ ֲה ַל ְל ֵאל et-mahalalɵel [Mahalaleel].

ַוְיִחי ֵקיָנן ַאֲחֵריהוִֹלידוֹ ֶאת־ַמֲהַלְלֵאל ַאְרָבִּעים ָשָׁנהוְּשֹׁמֶנה ֵמאוֹת ָשָׁנהַויּוֶֹלד ָבִּניםוָּבנוֹת׃

vaych̠ ì Kènan ach̠ arè holìdò et-mahalalɵel arba’ìm shanah ushmoneh meòt shanah vaiyoled vanìm uvanòt
ach̠ arè holìdò [dopo ch’ebbe ַא ֲח ֵרי הוֹ ִלידוֹ ,Kènan ֵקי ָנן ]vaych̠ ì [E visse ַו ְי ִחי 5:13 ָשׁ ָנה ]arba’ìm [quaranta ַא ְר ָבּ ִעים ,]et-mahalalɵel [Mahalaleel ֶאת־ ַמ ֲה ַל ְל ֵאל ]generato shanah [anno] וּ ְשׁ ֹמ ֶנה ushmoneh [e otto] ֵמאוֹת meòt [centi cento] ָשׁ ָנה shanah [anno] ottocentoquarant’anni, ַויּוֹ ֶלד vaiyoled [e generò] ָבּ ִנים vanìm [figli] וּ ָבנוֹת uvanòt [e figlie];

ַוִיְּהיוּ ָכּל־ְיֵמי ֵקיָנן ֶעֶשׂר ָשִׁניםוְּתַשׁע ֵמאוֹת ָשָׁנהַוָיֹּמת׃

vayihyù kol-yɵmè Kènan eser shanìm utɵshà meòt shanah vayyamot
ֵקי ָנן kol-yɵmè [tutti i giorni-tutto il tempo] di ָכּל־ ְי ֵמי ]vayihyù [E furono ַו ִיּ ְהיוּ 5:14 ֵמאוֹת ]utɵshà [e nove וּ ְת ַשׁע ]shanìm [anni ָשׁ ִנים ]eser [dieci ֶע ֶשׂר :Kènan che visse meòt [centi cento] ָשׁ ָנה shanah [anno] novecentodieci anni; ַו ָיּ ֹמת vayyamot [poi morì].

ַו ְי ִחי ַמ ֲה ַל ְל ֵאל ָח ֵמשׁ ָשׁ ִנים ְו ִשׁ ִשּׁים ָשׁ ָנה ַויּוֹ ֶלד ֶאת־ ָי ֶרד׃

vaych̠ ì mahalalɵel ch̠ amesh shanìm vɵshisshìm shanah vaiyoled et-Jared
]ch̠ amesh [cinque ָח ֵמשׁ ]mahalalɵel [Mahalaleel ַמ ֲה ַל ְל ֵאל ]vaych̠ ì [E visse ַו ְי ִחי 5:15 shanah [anno] sessantacinque ָשׁ ָנה ]vɵshisshìm [e sessanta ְו ִשׁ ִשּׁים ]shanìm [anni ָשׁ ִנים anni, ַויּוֹ ֶלד vaiyoled [e generò] ֶאת־ ָי ֶרד et-Jared [Jared].

ַוְיִחי ַמֲהַלְלֵאל ַאֲחֵריהוִֹלידוֹ ֶאת־ֶיֶרד ְשׁ􏰀ִשׁים ָשָׁנהוְּשֹׁמֶנה ֵמאוֹת ָשָׁנהַויּוֶֹלד ָבִּניםוָּבנוֹת׃

vaych̠ ì mahalalɵel ach̠ arè holìdò et-jered shɵloshìm shanah ushmoneh meòt shanah vaiyoled uvanòt
ach̠ arè holìdò ַא ֲח ֵרי הוֹ ִלידוֹ ,]mahalalɵel [Mahalaleel ַמ ֲה ַל ְל ֵאל ]vaych̠ ì [E visse ַו ְי ִחי 5:16 ָשׁ ָנה]shɵloshìm [trenta ְשׁ􏰀 ִשׁים ,]et-jered [Jared ֶאת־ ֶי ֶרד ]dopo ch’ebbe generato[ shanah [anno] וּ ְשׁ ֹמ ֶנה ushmoneh [e otto] ֵמאוֹת meòt [centi cento] ָשׁ ָנה shanah [anno]

ottocentotrent’anni, ַויּוֹ ֶלד vaiyoled [e generò] ָבּ ִנים banìm [figli] וּ ָבנוֹת uvanòt [e figlie];

ַוִיְּהיוּ ָכּל־ְיֵמי ַמֲהַלְלֵאל ָחֵמשְׁוִתְשִׁעים ָשָׁנהוְּשֹׁמֶנה ֵמאוֹת ָשָׁנהַוָיֹּמת׃

vayihyù kol-yɵmè mahalalɵel ch̠ amesh vɵtish’ìm shanah ushmoneh meòt shanah vayyamot
mahalalɵel ַמ ֲה ַל ְל ֵאל kol-yɵmè [tutti i giorni] di ָכּל־ ְי ֵמי ]vayihyù [E furono ַו ִיּ ְהיוּ 5:17 [Mahalaleel]: ָח ֵמשׁ ch̠ amesh [cinque] ְו ִת ְשׁ ִעים vɵtish’ìm [e novanta] ָשׁ ָנה shanah [anno] ]shanah [anno ָשׁ ָנה ]meòt [centi cento ֵמאוֹת ]ushmoneh [e otto וּ ְשׁ ֹמ ֶנה ottocentonovantacinque anni; ַו ָיּ ֹמת vayyamot [e morì].

ַו ְי ִחי־ ֶי ֶרד ְשׁ ַתּ ִים ְו ִשׁ ִשּׁים ָשׁ ָנה וּ ְמ ַאת ָשׁ ָנה ַויּוֹ ֶלד ֶאת־ ֲחנוֹ􏰁׃

vaych̠ ì-jered shɵttaìm vɵshisshìm shanah umɵat shanah vaiyoled et-ch̠ anoch.
vɵshisshìm [e ְו ִשׁ ִשּׁים ]shɵttaìm [due ְשׁ ַתּ ִים ]vaych̠ ì-Jered [E Jared visse ַו ְי ִחי־ ֶי ֶרד 5:18 sessanta] ָשׁ ָנה shanah [anno] וּ ְמ ַאת umɵat [e cento] ָשׁ ָנה shanah [anno] centosessantadue anni, ַויּוֹ ֶלד vaiyoled [e generò] ֶאת־ ֲחנוֹ􏰁 et-ch̠ anoch [Enoc].

ַו ְי ִחי־ ֶי ֶרד ַא ֲח ֵרי הוֹ ִלידוֹ ֶאת־ ֲחנוֹ􏰁 ְשׁ ֹמ ֶנה ֵמאוֹת ָשׁ ָנה ַויּוֹ ֶלד ָבּ ִנים וּ ָבנוֹת׃

vaych̠ ì-jered ach̠ arè holìdò et-ch̠ anoch shɵmoneh meòt shanah vaiyoled banìm uvanòt

ach̠ arè holìdò [dopo ch’ebbe ַא ֲח ֵרי הוֹ ִלידוֹ ,]vaych̠ ì-Jered [E Jared visse ַו ְי ִחי־ ֶי ֶרד 5:19

generato] ֶאת־ ֲחנוֹ􏰁 et-ch̠ anoch [Enoc], ְשׁ ֹמ ֶנה shɵmoneh [otto] ֵמאוֹת meòt [centi cento]

וּ ָבנוֹת ]banìm [figli ָבּ ִנים ]vaiyoled [e generò ַויּוֹ ֶלד ,shanah [anno] ottocent’anni ָשׁ ָנה uvanòt [e figlie];

ַוִיְּהיוּ ָכּל־ְיֵמי־ֶיֶרד ְשַׁתִּיםְוִשִׁשּׁים ָשָׁנהוְּתַשׁע ֵמאוֹת ָשָׁנהַוָיֹּמת׃

vayihyù kol-yɵmè-jered shɵttaìm vɵshisshìm shanah utɵshà meòt shanah vayyamot ְשׁ ַתּ ִים :]kol-yɵmè-jered [tutti i giorni di Jared ָכּל־ ְי ֵמי־ ֶי ֶרד ]vayihyù [E furono ַו ִיּ ְהיוּ 5:20 shɵttaìm [due] ְו ִשׁ ִשּׁים vɵshisshìm [e sessanta] ָשׁ ָנה shanah [anno] וּ ְת ַשׁע utɵshà [e nove] vayyamot ַו ָיּ ֹמת ;shanah [anno] novecentosessantadue anni ָשׁ ָנה ]meòt [centi cento ֵמאוֹת [e morì].

ַו ְי ִחי ֲחנוֹ􏰁 ָח ֵמשׁ ְו ִשׁ ִשּׁים ָשׁ ָנה ַויּוֹ ֶלד ֶאת־ ְמתוּ ָשׁ ַלח

vaych̠ ì ch̠ anoch ch̠ amesh vɵshisshìm shanah vaiyoled et-Mɵtushalach̠
ְו ִשׁ ִשּׁים ]ch̠ amesh [cinque ָח ֵמשׁ ]ch̠ anoch [Enoc ֲחנוֹ􏰁 ]vaych̠ ì [E visse ַו ְי ִחי 5:21 vɵshisshìm [e sessanta] ָשׁ ָנה shanah [anno] sessantacinque anni, ַויּוֹ ֶלד vaiyoled [e generò] ֶאת־ ְמתוּ ָשׁ ַלח et-Mɵtushalach̠ [Methushelah].

ַו ִיּ ְת ַה ֵלּ􏰁 ֲחנוֹ􏰁 ֶאת־ ָה ֱא􏰀 ִהים ַא ֲח ֵרי הוֹ ִלידוֹ ֶאת־ ְמתוּ ֶשׁ ַלח ְשׁ􏰀שׁ ֵמאוֹת ָשׁ ָנה ַויּוֹ ֶלד ָבּ ִנים וּ ָבנוֹת׃

Vajit’hallèch ch̠ anoch et-haElohim ach̠ arè holìdò et-Mɵtushalach̠ shɵlosh meòt shanah vaiyoled banìm uvanòt

et-haElohim ֶאת־ ָה ֱא􏰀 ִהים ]ch̠ anoch [Enoc ֲחנוֹ􏰁 ]vajitɵhall’ch [E camminò ַו ִיּ ְת ַה ֵלּ􏰁 5:22

[con Elohìm]; ַא ֲח ֵרי הוֹ ִלידוֹ ach̠ arè holìdò [dopo ch’ebbe generato] ֶאת־ ְמתוּ ָשׁ ַלח et-

Mɵtushalach̠ [Methushelah], ְשׁ􏰀שׁ shɵlosh [tre] ֵמאוֹת meòt [centi cento] ָשׁ ָנה shanah

[anno] trecent’anni, ַויּוֹ ֶלד vaiyoled [e generò] ָבּ ִנים banìm [figli] וּ ָבנוֹת uvanòt [e figlie];

ַו ְי ִהי ָכּל־ ְי ֵמי ֲחנוֹ􏰁 ָח ֵמשׁ ְו ִשׁ ִשּׁים ָשׁ ָנה וּ ְשׁ􏰀שׁ ֵמאוֹת ָשׁ ָנה׃

vay’hì kol-yɵmè ch̠ anoch ch̠ amesh vɵshisshìm shanah ush’losh meòt shanah
ֲחנוֹ􏰁 kol-yɵmè [tutti i giorni-tutto il tempo] di ָכּל־ ְי ֵמי ]vay’hì [E furono ַו ְי ִהי 5:23
ָשׁ ָנה ]vɵshisshìm [e sessanta ְו ִשׁ ִשּׁים ]ch̠ amesh [cinque ָח ֵמשׁ :ch̠ anoch [Enoc] che visse shanah [anno] וּ ְשׁ􏰀שׁ ush’losh [e tre] ֵמאוֹת meòt [centi cento] ָשׁ ָנה shanah [anno] trecentosessantacinque anni.

ַו ִיּ ְת ַה ֵלּ􏰁 ֲחנוֹ􏰁 ֶאת־ ָה ֱא􏰀 ִהים ְו ֵאי ֶננּוּ ִכּי־ ָל ַקח ֹאתוֹ ֱא􏰀 ִהים׃

Vajit’hallèch ch̠ anoch et-haElohim vɵenennù kì-lakach̠ otò haElohim
et-haElohim ֶאת־ ָה ֱא􏰀 ִהים ]ch̠ anoch [Enoc ֲחנוֹ􏰁 ]vajit’hallèch [E camminò ַו ִיּ ְת ַה ֵלּ􏰁 5:24

[con Elohìm]; ְו ֵאי ֶננּוּ vɵenennù [e non ci fu più – poi disparve], ִכּי־ ָל ַקח ֹאתוֹ ֱא􏰀 ִהים kì- lakach̠ otòhaElohim[perchéElohìmloprese].

ַו ְי ִחי ְמתוּ ֶשׁ ַלח ֶשׁ ַבע וּ ְשׁ ֹמ ִנים ָשׁ ָנה וּ ְמ ַאת ָשׁ ָנה ַויּוֹ ֶלד ֶאת־ ָל ֶמ􏰁׃

vaych̠ìMɵtushelach̠ shevàushɵmonimshanahumɵatshanahvaiyoledet-Lamech ]shevà [sette ֶשׁ ַבע]Mɵtushelach̠ [Methushelah ְמתוּ ֶשׁ ַלח ]vaych̠ ì [E visse ַו ְי ִחי 5:25 shanah ָשׁ ָנה ]umɵat [e cento וּ ְמ ַאת ]shanah [anno ָשׁ ָנה ]ushɵmonim [e ottanta וּ ְשׁ ֹמ ִנים [anno] centottantasette anni ַויּוֹ ֶלד vaiyoled [e generò] ֶאת־ ָל ֶמ􏰁 et-Lamech [Lamec].

ַו ְי ִח י ְמ ת וּ ֶשׁ ַל ח ַ ֽא ֲח ֵר י ה וֹ ִל י ד וֹ ֶא ת ־ ֶל ֶמ 􏰁 ְשׁ ַתּ ִי ם וּ ְשׁ מ וֹ ִנ י ם ָשׁ ָנ ה וּ ְשׁ ַב ע ֵמ א וֹ ת ָשׁ ָנ ה ַו יּ וֹ ֶל ד ָבּ ִנ י ם וּ ָב נ וֹ ת ׃

vaych̠ìMɵtushelach̠ ach̠arèholìdòet-Lamechshɵttaìmushɵmonìmshanahush’và meòt shanah vaiyoled banìm uvanòt

ach̠ arè ַא ֲח ֵרי הוֹ ִלידוֹ ,]Mɵtushelach̠ [Methushelah ְמתוּ ֶשׁ ַלח ]vaych̠ ì [E visse ַו ְי ִחי 5:26 holìdò [dopo ch’ebbe generato] ֶאת־ ָל ֶמ􏰁 et-Lamech [Lamec], ְשׁ ַתּ ִים shɵttaìm [due] meòt ֵמאוֹת ]ush’và [e sette וּ ְשׁ ַבע ]shanah [anno ָשׁ ָנה ]ushɵmonìm [e ottanta וּ ְשׁמוֹ ִנים [centi cento] ָשׁ ָנה shanah [anno] settecentottantadue anni, ַויּוֹ ֶלד vaiyoled [e generò] ;]uvanòt[efiglieוָּבנוֹת]banìm[figli ָבִּנים

ַו ִיּ ְהיוּ ָכּל־ ְי ֵמי ְמתוּ ֶשׁ ַלח ֵתּ ַשׁע ְו ִשׁ ִשּׁים ָשׁ ָנה וּ ְת ַשׁע ֵמאוֹת ָשׁ ָנה ַו ָיּ ֹמת׃

vayihyùkol-yɵmèMɵtushelach̠ teshàvɵshisshìmshanahutɵshàmeòtshanahvayyamot kol-yɵmè [tutti i giorni] di Mɵtushelach̠ ָכּל־ ְי ֵמי ]vayihyù [E furono ַו ִיּ ְהיוּ 5:27 [Methushelah] che visse: ֵתּ ַשׁע teshà [nove] ְו ִשׁ ִשּׁים vɵshisshìm [e sessanta] ָשׁ ָנה shanah [anno] וּ ְת ַשׁע utɵshà [e nove] ֵמאוֹת meòt [centi cento] ָשׁ ָנה shanah [anno] novecentosessantanove anni; ַו ָיּ ֹמת vayyamot [poi morì].

ַוְיִחי־ֶלֶמ􏰁 ְשַׁתִּיםוְּשֹׁמִנים ָשָׁנהוְּמַאת ָשָׁנהַויּוֶֹלד ֵבּן׃

vaych̠ ì-Lemech shɵttaìm ushɵmonim shanah shanah vaiyoled ben
וּ ְשׁ ֹמ ִנים ]shɵttaìm [due ְשׁ ַתּ ִים ]vaych̠ ì-Lemech [E Lamec visse ַו ְי ִחי־ ֶל ֶמ􏰁 5:28 ushɵmonim [e ottanta] ָשׁ ָנה shanah [anno] וּ ְמ ַאת umɵat [e cento] ָשׁ ָנה shanah [anno] centottantadue anni, ַויּוֹ ֶלד vaiyoled [e generò] un ֵבּן ben [figlio];

ַו ִיּ ְק ָרא ֶאת־ ְשׁמוֹ ֹנ ַח ֵלא ֹמר ֶזה ְי ַנ ֲח ֵמנוּ ִמ ַמּ ֲע ֵשׂנוּ וּ ֵמ ִע ְצּבוֹן ָי ֵדינוּ ִמן־ ָה ֲא ָד ָמה ֲא ֶשׁר ֵא ְר ָרהּ יהוה׃

Va’yyi’krà et-shɵmò Noach̠ lemòr zeh yɵnach̠ amenu mima’asenu umeìtzzɵvon yadènu ashèr erɵràh Yahweh

,]Noach̠ [Noè ֹנ ַח ]et-shɵmò [il nome di lui ֶאת־ ְשׁמוֹ ]Va’yyi’krà [E chiamò ַו ִיּ ְק ָרא 5:29 ִמ ַמּ ֲע ֵשׂנוּ]yɵnach̠ amenu [ci consolerà ְי ַנ ֲח ֵמנוּ ]zeh [Questo ֶזה ‘ :]lemòr [dicendo ֵלא ֹמר mima’asenu [della nostra opera] וּ ֵמ ִע ְצּבוֹן umeìtzzɵvon [e della fatica] ָי ֵדינוּ yadènu [delle nostre mani] cagionata ִמן־ ָה ֲא ָד ָמה min-ha’adàmah [dalla terra] ֲא ֶשׁר ashèr [che] .’]erɵràh[maledetta ֵאְרָרהּYahwehhaיהוה

ַוְיִחי־ֶלֶמ􏰁 ַאֲחֵריהוִֹלידוֹ ֶאת־ֹנַח ָחֵמשְׁוִתְשִׁעים ָשָׁנהַוֲחֵמשׁ ֵמֹאת ָשָׁנהַויּוֶֹלד ָבִּניםוָּבנוֹת׃

vay’hì-Lemech ach̠ arè holìdò et-Noach̠ ch̠ amesh vɵtish’ìm shanah vach̠ amesh meòt shanah vaiyoled banìm uvanòt
ach̠ arè holìdò [dopo ַא ֲח ֵרי הוֹ ִלידוֹ ,]vay’hì-Lemech [E Lamec visse ַו ְי ִחי־ ֶל ֶמ􏰁 5:30 ch’ebbe generato] ֶאת־ ֹנ ַח et-Noach̠ [Noè], ָח ֵמשׁ ch̠ amesh [cinque] ְו ִת ְשׁ ִעים vɵtish’ìm [e ָשׁ ָנה ]meòt [centi – cento ֵמ ֹאת ]vach̠ amesh [e cinque ַו ֲח ֵמשׁ ]shanah [anno ָשׁ ָנה ]novanta shanah [anno] cinquecentonovantacinque anni, ַויּוֹ ֶלד vaiyoled [e generò] ָבּ ִנים banìm [figli] וּ ָבנוֹת uvanòt [e figlie];

ַוְיִהי ָכּל־ְיֵמי־ֶלֶמ􏰁 ֶשַׁבעְוִשְׁבִעים ָשָׁנהוְּשַׁבע ֵמאוֹת ָשָׁנה ַוָיֹּמת׃

vay’hì kol-yɵmè-lemèch shevà vɵshiv’ìm shanah ush’và meòt shanah vayyamot
kol-yɵmè-lemèch [tutti i giorni che Lamec ָכּל־ ְי ֵמי־ ֶל ֶמ􏰁 ]vay’hì [E furono ַו ְי ִהי 5:31 visse]: ֶשׁ ַבע shevà [sette] ְו ִשׁ ְב ִעים vɵshiv’ìm [e settanta] ָשׁ ָנה shanah [anno] וּ ְשׁ ַבע ush’và ַו ָיּ ֹמת ;shanah [anno] settecentosettantasette anni ָשׁ ָנה ]meòt [centi cento ֵמאוֹת ]e sette[ vayyamot [poi morì].

ַו ְי ִהי־ ֹנ ַח ֶבּן־ ֲח ֵמשׁ ֵמאוֹת ָשׁ ָנה ַויּוֹ ֶלד ֹנ ַח ֶאת־ ֵשׁם ֶאת־ ָחם ְו ֶאת־ ָי ֶפת׃

vay’hìNoach̠ ben-ch̠ameshmeòtshanahvaiyoledNoach̠ et-Shemet-Ch̠amvɵet-Jafet

ֵמאוֹת ]ben-ch̠ amesh [figlio di all’età di cinque ֶבּן־ ֲח ֵמשׁ ,]vay’hì Noach̠ [Noè ַו ְי ִהי־ ֹנ ַח 5:32

ֹנ ַח ]vaiyoled [e generò ַויּוֹ ֶלד ,shanah [anno] cinquecent’anni ָשׁ ָנה ]meòt [centi cento

Noach̠ [Noè] ֶאת־ ֵשׁם et-Shem [Nome], ֶאת־ ָחם et-Ch̠ am [Cam] ְו ֶאת־ ָי ֶפת vɵet-Jafet [e Jafet].

TRADUZIONE

5.1 Questo è il libro della discendenza di Adamo. Nel giorno in cui Dio creò l’uomo, lo fece a somiglianza di Dio; maschio e femmina li creò, li benedisse e diede loro il nome di uomo nel giorno in cui furono creati. Adamo aveva centotrenta anni quando generò un figlio a sua immagine, secondo la sua somiglianza, e lo chiamò Set. Dopo aver generato Set, Adamo visse ancora ottocento anni e generò figli e figlie. L’intera vita di Adamo fu di novecentotrenta anni; poi morì.
Set aveva centocinque anni quando generò Enos; dopo aver generato Enos, Set visse ancora ottocentosette anni e generò figli e figlie. L’intera vita di Set fu di novecentododici anni; poi morì.
Enos aveva novanta anni quando generò Kenan; 10 Enos, dopo aver generato Kenan, visse ancora ottocentoquindici anni e generò figli e figlie. 11 L’intera vita di Enos fu di novecentocinque anni; poi morì.
12 Kenan aveva settanta anni quando generò Maalalèl; 13 Kenan, dopo aver generato Maalalèl, visse ancora ottocentoquaranta anni e generò figli e figlie. 14 L’intera vita di Kenan fu di novecentodieci anni; poi morì.
15 Maalalèl aveva sessantacinque anni quando generò Iered; 16 Maalalèl, dopo aver generato Iered, visse ancora ottocentotrenta anni e generò figli e figlie. 17 L’intera vita di Maalalèl fu di ottocentonovantacinque anni; poi morì.
18 Iered aveva centosessantadue anni quando generò Enoc; 19 Iered, dopo aver generato Enoc, visse ancora ottocento anni e generò figli e figlie. 20 L’intera vita di Iered fu di novecentosessantadue anni; poi morì.
21 Enoc aveva sessantacinque anni quando generò Matusalemme. 22 Enoc camminò con Dio; dopo aver generato Matusalemme, visse ancora per trecento anni e generò figli e figlie. 23 L’intera vita di Enoc fu di trecentosessantacinque anni. 24 Enoc camminò con Dio, poi scomparve perché Dio l’aveva preso.
25 Matusalemme aveva centoottantasette anni quando generò Lamec; 26 Matusalemme, dopo aver generato Lamec, visse ancora settecentoottantadue anni e generò figli e figlie.27 L’intera vita di Matusalemme fu di novecentosessantanove anni; poi morì.
28 Lamec aveva centoottantadue anni quando generò un figlio 29 e lo chiamò Noè, dicendo: “Costui ci consolerà del nostro lavoro e della fatica delle nostre mani, a causa del suolo che il Signore ha maledetto”. 30 Lamec, dopo aver generato Noè, visse ancora cinquecentonovantacinque anni e generò figli e figlie. 31 L’intera vita di Lamec fu di settecentosettantasette anni; poi morì.
32 Noè aveva cinquecento anni quando generò Sem, Cam e Iafet.

Note nel testo

5,1-32 La seconda genealogia riparte da Adamo. La successione delle dieci generazioni copre il tempo fino al diluvio. La vita di ciascun personaggio ha una durata lunghissima, non realistica. I numeri non vanno presi alla lettera: lo scrittore sacro riprende qui uno schema, presente anche in altre culture antiche, per parlare dell’umanità prima del diluvio, e se ne serve per mostrare l’efficacia e la continuità della benedizione divina.

5,21-24 Enoc: si distingue dagli altri perché cammina con Dio e non muore; la figura di Enoc ha assunto grande importanza nella letteratura giudaica.

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GENESI -4

Bɵreshìt 4

ְוָהָאָדם ָיַדע ֶאת־ַחוּה ִאְשׁתּוֹ ַוַתַּהר ַוֵתֶּלד ֶאת־ַקִין ַותֹּאֶמר ָקִניִתי ִאישׁ ֶאת־יהוה׃

vɵha’adàm yadà et-chawah ish’tò vattahar vattèled et-kàin vattòmer kanìtì ìsh et- Yahweh
ish’tò ִא ְשׁתּוֹ ]Ch̠ awah [Eva ַח ָוּה ]yadà [conobbe ָי ַדע ]vɵha’adàm [Ed Adam ְו ָה ָא ָדם 4:1 [sua donna-moglie], ַו ַתּ ַהר vattahar [la quale concepì – e rimasse incinta] ַו ֵתּ ֶלד vattèled [e partorì] ַק ִין Kàin [Caino], ַותּ ֹא ֶמר vattòmer [e disse]: ‘ ָק ִני ִתי kanìtì [Ho acquistato] (un) ִאישׁ ìsh [uomo], ֶאת־יהוה et-Yahweh [con (l’aiuto di) Yahweh]’.

ַוֹתֶּסף ָלֶלֶדת ֶאת־ָאִחיו ֶאת־ָהֶבל ַוְיִהי־ֶהֶבל ֹרֵעהצֹאןְוַקִין ָהָיה ֹעֵבד ֲאָדָמה׃

vattosef laledet et-ach̠ ìv et-havel vay’hì-hevel roeh zton vɵkàin hayah oved adàmah et-Havel ֶאת־ ָה ֶבל laledet [a partorire] ancora ָל ֶל ֶדת ]vattosef [E aggiunse ַו ֹתּ ֶסף 4:2 [Abele], ֶאת־ ָא ִחיו et-ach̠ iv [fratello di lui]. ַו ְי ִהי־ ֶה ֶבל vay’hì-hevel [E Hevel (Abele) fu] ֹע ֵבד ]vɵKàin hayah [e Kàin (Caino) fu ְו ַק ִין ָה ָיה ;]roeh tzòn [pastore di gregge ֹר ֵעה צ ֹאן oved [servente (lavoratore)] della ֲא ָד ָמה adàmah [terra].

ַו ְי ִהי ִמ ֵקּץ ָי ִמים ַו ָיּ ֵבא ַק ִין ִמ ְפּ ִרי ָה ֲא ָד ָמה ִמ ְנ ָחה ַליהוה׃

Vay’hì mikètz yamim vaiyavè kàin mipɵrì haadàmah minch̠ ah laYahweh
mikkètz yamìm [al termine dei giorni – di lì a qualche ִמ ֵקּץ ָי ִמים ,]vay’hì [E fu ַו ְי ִהי 4:3 tempo], che ַק ִין Kàin [Caino] ַו ָיּ ֵבא vaiyavè [fece entrare – fece una] ִמ ְנ ָחה minch̠ ah [offerta] ִמ ְפּ ִרי ָה ֲא ָד ָמה mipɵrì ha’adàmah [di frutti della terra] ַליהוה laYahweh [a Yahweh];

ְו ֶה ֶבל ֵה ִביא ַגם־הוּא ִמ ְבּ ֹכרוֹת צ ֹאנוֹ וּ ֵמ ֶח ְל ֵב ֶהן ַו ִיּ ַשׁע יהוה ֶאל־ ֶה ֶבל ְו ֶאל־ ִמ ְנ ָחתוֹ׃

vɵhevel hèvì gam-hù mibɵchorot tzònò umèch̠ elvèhen vayyishà Yahweh el-hevel vɵel- minch̠ atò
4:4eֶהֶבל Hèvel[Abele]offerseanch’eglideiprimogenitidelsuogreggeedelloro grasso.EיהוהYahwehguardòcongradimentoֶהֶבל Hèvel[Abele]elasuaofferta,

ְו ֶאל־ ַק ִין ְו ֶאל־ ִמ ְנ ָחתוֹ ל ֹא ָשׁ ָעה ַו ִיּ ַחר ְל ַק ִין ְמ ֹאד ַו ִיּ ְפּלוּ ָפּ ָניו׃

vɵel-kàin vɵel-minch̠ atò lò sha’àh vayyich̠ ar lɵkàin meòd vayyipelù panàv
4:5 ma ל ֹא lò [non] gradì a ַק ִין Kàin [Caino] e l’offerta sua. E ַק ִין Kàin [Caino] ne fu

vaijpɵlù panàv [e caddero le facce di lui – e ַו ִיּ ְפּלוּ ָפּ ָניו ,mɵòd [molto-assai] irritato ְמ ֹאד il suo viso ne fu abbattuto].

ַויֹּאֶמריהוה ֶאל־ָקִין ָלָמּה ָחָרה ָל􏰁ְוָלָמּה ָנְפלוּ ָפֶני􏰂׃

Vayyomer Yahweh el kàin lammah ch̠ arah lach vɵlammah napɵlù fanècha
]lammah [Perché ָל ָמּה’ :]Kàin [Caino ַק ִין Yahweh a יהוה ]Vayòmer [E disse ַויֹּא ֶמר 4:6

sei tu irritato? e perché hai il volto abbattuto?
ֲהלוֹא ִאם־ ֵתּי ִטיב ְשׂ ֵאת ְו ִאם לֹא ֵתי ִטיב ַל ֶפּ ַתח ַח ָטּאת ֹר ֵבץ ְו ֵא ֶלי􏰂 ְתּשׁוּ ָקתוֹ ְו ַא ָתּה ִתּ ְמ ָשׁל־בּוֹ׃

Halò ìm-tètiv sɵèt vɵìm lò tètiv lapetach̠ ch̠ attàt rovètz vɵelècha tɵshukatò vɵàttah timshol-bo
lò ל ֹא lò [non] rialzerai tu il volto? ma, se ל ֹא ]im-tètìv [Se fai bene ִאם־ ֵתּי ִטיב 4:7 [non] ֵתי ִטיב tè’tìv [farai bene], il ַח ָטּאת ch̠ atàt [peccato] sta in ֹר ֵבץ rovètz [agguato- ִתּ ְמ ָשׁל־בּוֹ ]vɵattah [ma tu ְו ַא ָתּה ;accuciato] alla tua porta, e la sua brama è verso te tim’shal-bo [governarai (su di) esso]!’.

ַויֹּא ֶמר ַקִין ֶאל־ ֶה ֶבל ָא ִחיו ַוְי ִהי ִבּ ְהיוֹ ָתם ַבּ ָשּׂ ֶדה ַו ָיּ ָקם ַקִין ֶאל־ ֶה ֶבל ָא ִחיו ַו ַיּ ַהְר ֵגהוּ׃

Vayyòmer kàin el-hevel àchiv vayhì bih’yòtam bassadeh vàyyakom kàin el-hevel àch̠ iv vayaharghehù
ach̠ iv [suo ָא ִחיו ]Hèvel [Abele ֶה ֶבל Kàin [Caino] ad ַקִין ]Vayòmer [E disse ַויֹּא ֶמר 4:8 fratello]: ‘Usciamo fuori ַבּ ָשּׂ ֶדה bassadeh [nel campo]!’ ַו ְי ִהי vay’hì [E fu – E avvenne che],quandofurononeicampi,ַקִין Kàin[Caino]silevòcontroֶהֶבל Hèvel[Abele] .ach̠iv[suofratello],el’uccise ָאִחיו

ַויֹּא ֶמר יהוה ֶאל־ ַקִין ֵאי ֶה ֶבל ָא ִחי􏰂 ַויֹּא ֶמר לֹא ָי ַד ְע ִתּי ֲה ֹשׁ ֵמר ָא ִחי ָאֹנ ִכי׃

Vayòmer Yahweh el-kàin è hevel àch̠ ichà Vayòmer lo yadàttì hàshomèr àch̠ ì anochì Hèvel ֶה ֶבלKàin [Caino]: ‘Dov’è ַק ִין Yahweh a יהוה ]Vayòmer [E disse ַויֹּא ֶמר 4:9 [Abele] ָא ִחי􏰂 ach̠ ìcha [tuo fratello]?’ ַויֹּא ֶמר Vayòmer [E egli disse]: ‘לֹא lò [non] lo so; sonoioforseilguardianodiָאִחי ach̠i[miofratello]?’

ַויֹּא ֶמר ֶמה ָע ִשׂי ָת קוֹל ְדּ ֵמי ָא ִחי􏰂 ֹצ ֲע ִקים ֵא ַלי ִמן־ ָה ֲא ָד ָמה׃

Vayòmer meh àsìta kol dɵmè àch̠ ìcha tzoàkìm èlay min-ha’adàmah
kòl [voce] del קוֹל Yahweh: ‘Che hai tu fatto? la יהוה ]Vayòmer [E disse ַויֹּא ֶמר 4:10 ]elài [a me ֵא ַלי]tzo’akim [grida ֹצ ֲע ִקים ]ach̠ ìcha [tuo fratello ָא ִחי􏰂 dàm [sangue] di ַדּם .]min-ha’adàmah [dalla terraִמן־ ָה ֲא ָד ָמה

ְו ַע ָתּה ָארוּר ָא ָתּה ִמן־ ָה ֲא ָד ָמה ֲא ֶשׁר ָפּ ְצ ָתה ֶאת־ ִפּי ָה ָל ַק ַחת ֶאת־ ְדּ ֵמי ָא ִחי􏰂 ִמ ָיּ ֶד􏰂׃

vɵàttah àrur àttah min-ha’adàmah ashèr patzɵtah et-pìha lakach̠ at et-dɵmè àch̠ ìcha miyyadècha
4:11 E ora tu sarai ָארוּר àrur [Maledetto] ִמן־ ָה ֲא ָד ָמה min-ha’adàmah [più della terra] che ha aperto la sua bocca per ricevere il ַדּם dàm [sangue] del ָא ִחי􏰂 ach̠ ìcha [tuo fratello] dalla tua mano.

ִכּ י ַת ֲע ֹב ד ֶא ת ־ ָה ֲא ָד ָמ ה ל ֹ א ־ ֹת ֵס ף ֵתּ ת ־ ֹכּ ָח הּ ָל 􏰁 ָנ ע ָו ָנ ד ִתּ ְה ֶי ה ָב ָא ֶר ץ ׃

Kì ta’àvod et-haadàmah lò-tosef tèt-koch̠ ah lach nà vanad tih’yeh va’aretz
4:12 Quando coltiverai ֶאת־ ָה ֲא ָד ָמה et-ha’adàmah [il suolo-la terra], esso ל ֹא lò [non] ti

darà più i suoi prodotti, ִתּ ְה ֶיה tih’yeh [sarai] vagabondo e fuggiasco ָב ָא ֶרץ va’àretz [sulla terra]’.

Vayòmer kàin el-Yahweh gadol aònì minnɵsò

ַויֹּאֶמר ַקִין ֶאל־יהוה ָגּדוֹל ֲעוִֹני ִמְנּשֹׂא׃

el-Yahweh [a Yahweh]: ‘la ֶאל־יהוה ]Kàin [Caino ַקִין ]Vayòmer [E disse ַויֹּא ֶמר 4:13 mia colpa è troppo ָגּדוֹל gadòl [grande] perch’io lo possa sopportare.

ֵהן ֵגַּרְשָׁתּ ֹאִתי ַהיּוֹם ֵמַעל ְפֵּני ָהֲאָדָמהוִּמָפֶּני􏰂 ֶאָסֵּתרְוָהִייִתי ָנע ָוָנד ָבָּאֶרץְוָהָיה ָכל־ֹמְצִאי ַי ַה ְר ֵג ִני׃

Hèn gherashtta òtì hayyom mèal penè ha’adàmah umipanècha essater vɵhayìtì nà vanad ba’aretz vɵhayah kol-motziy yaharghenì

meàl pɵnè [dalla ֵמ ַעל ְפּ ֵני ]hayòm [oggi ַהיּוֹם otì [mi] scacci ֹא ִתי hèn [Ecco], tu ֵהן 4:14 faccia di] (questo) ָה ֲא ָד ָמה ha’adàmah [suolo-la terra], ed io sarò nascosto dal tuo

cospetto, e sarò vagabondo e fuggiasco ָבּ ָא ֶרץ ba’àretz [nella terra]; ְו ָה ָיה vɵhayah [e sarà – e avverrà] che chiunque mi troverà mi ucciderà’.

ַויּ ֹא ֶמר לוֹ יהוה ָל ֵכן ָכּל־ ֹה ֵרג ַק ִין ִשׁ ְב ָע ַת ִים יֻ ָקּם ַו ָיּ ֶשׂם יהוה ְל ַק ִין אוֹת ְל ִב ְל ִתּי ַהכּוֹת־ ֹאתוֹ ָכּל־

ֹמ ְצאוֹ׃

Vayòmer lo Yahweh lachèn kol-horèg kàin shiv’àtaìm yukkam vayyasem Yahweh lɵkàin òt lɵvilttì hakot-òto kol-motzɵò
,]lachèn [Perciò ָל ֵכן’ :]Vayòmer lo Yahweh [E Yahweh gli disse ַויֹּא ֶמר לוֹ יהוה 4:15 chiunqueuccideràַקִין Kàin[Caino],saràpunitoִשְׁבָעַתִים shiv’àtaim[settevolte]più dilui’.EיהוהYahwehmiseunsegnosuַקִין Kàin[Caino],ְלִבְלִתּי lɵvilttì[affinché nessuno], trovandolo, l’uccidesse.

ַו ֵיּ ֵצ א ַק ִי ן ִמ ִלּ ְפ ֵנ י י ה ו ה ַו ֵיּ ֶשׁ ב ְבּ ֶא ֶר ץ ־ נ וֹ ד ִק ְד ַמ ת ־ ֵע ֶד ן ׃

Vayètzè kàin millifné Yahweh vayèshev bɵeretz-nod kidemat-eden
Yahweh e dimorò יהוה Kàin [Caino] dal cospetto di ַק ִין ]vayetzè [E si partì ַו ֵיּ ֵצא 4:16 .bɵèretz [in terra] di Nod, ad oriente di Eden ְבּ ֶא ֶרץ

ַו ֵיּ ַדע ַק ִין ֶאת־ ִא ְשׁתּוֹ ַו ַתּ ַהר ַו ֵתּ ֶלד ֶאת־ ֲחנוֹ􏰁 ַו ְי ִהי ֹבּ ֶנה ִעיר ַו ִיּ ְק ָרא ֵשׁם ָה ִעיר ְכּ ֵשׁם ְבּנוֹ ֲחנוֹ􏰁׃

Vayedà kàin et-ish’tò vattahar vatteled et-ch̠ anoch vay’hì boneh ìr vayikrà shem haìr kɵshem bɵnò ch̠ anoch
ַו ַתּ ַהר ,]et-ish’tò [sua moglie ֶאת־ ִא ְשׁתּוֹ ]Kàin [Caino ַק ִין ]vaiyedà [E conobbe ַו ֵיּ ַדע 4:17 vattahar [la quale concepì – e rimasse incinta] ַו ֵתּ ֶלד vattèled [e partorì] ֶאת־ ֲחנוֹ􏰁 et-

ֵשׁם jr [città], a cui diede il ִעיר vay’hì [e fu] edificatore di una ַו ְי ִהי .]ch̠ anoch [Enoc shèm [nome] di ֲחנוֹ􏰁 ch̠ anoch [Enoc], dal ֵשׁם shèm [nome] del ְבּנוֹ bɵnò [suo figlio].

ַו ִיּ ָוּ ֵלד ַל ֲחנוֹ􏰁 ֶאת־ ִעי ָרד ְו ִעי ָרד ָי ַלד ֶאת־ ְמחוּ ָי ֵאל וּ ְמ ִחיּ ָי ֵאל ָי ַלד ֶאת־ ְמתוּ ָשׁ ֵאל וּ ְמתוּ ָשׁ ֵאל ָי ַלד ֶאת־

ָל ֶמ􏰁׃

Vayiwalèd lach̠ anoch et-ìrad vɵìrad yalad et-mɵch̠ uyael umɵch̠ uyael yalad et- mɵtushaèl umɵtushaèl yalad et-lamèch
4:18 E ad Enoc nacque Irad; Irad ָי ַלד yalad [generò] Mehujael; Mehujael ָי ַלד yalad [generò] Methushael, e Methushael ָי ַלד yalad [generò] ֶאת־ ָל ֶמ􏰁 et-Lamech [Lamec].

ַו ִיּ ַקּח־לוֹ ֶל ֶמ􏰁 ְשׁ ֵתּי ָנ ִשׁים ֵשׁם ָה ַא ַחת ָע ָדה ְו ֵשׁם ַה ֵשּׁ ִנית ִצ ָלּה׃

vayikkach̠ -lo lemech shɵttè nashìm shem ha’àch̠ at àdah vɵshem hasshènit tzillah nashìm [donne-mogli]: il ָנ ִשׁים ]shɵttè [due ְשׁ ֵתּי vayikkàch̠ [E prese] Lamec ַו ִיּ ַקּח 4:19

ַה ֵשּׁ ִנית ]vɵshèm [E il nome ְו ֵשׁם ,ha’àch̠ at [dell’una] era Ada ָה ַא ַחת ]shèm [nome ֵשׁם hasshenìt [della seconda], Zilla.

ַוֵתֶּלד ָעָדה ֶאת־ָיָבלהוּא ָהָיה ֲאִביֹיֵשׁב ֹאֶהלוִּמְקֶנה׃

Vattèled àdah et-yaval hù hayah avì yoshèv òhel umik’neh
avì [il ֲא ִבי ]hayah [fu ָה ָיה vattèled Adah [E Ada partorì] Jabal, che ַו ֵתּ ֶלד ָע ָדה 4:20 padre] di quelli che ֹי ֵשׁב yoshev [abitano] sotto le tende presso i greggi.

ְו ֵשׁם ָא ִחיו יוּ ָבל הוּא ָה ָיה ֲא ִבי ָכּל־ ֹתּ ֵפשׂ ִכּנּוֹר ְועוּ ָגב׃

vɵshem àch̠ iv yuval hù hayah avì kol-tofès kinnor vɵùgav
hayah ָה ָיה ach̠ iv [suo fratello] era Jubal, che ָא ִחיו vɵshèm [E il nome] del ְו ֵשׁם 4:21 [fu]ֲאִבי avì[ilpadre]dituttiquellichesuonanolacetraedilflauto.

ְו ִצ ָלּה ַגם־ ִהוא ָי ְל ָדה ֶאת־תּוּ ַבל ַק ִין 􏰀 ֵטשׁ ָכּל־ ֹח ֵרשׁ ְנ ֹח ֶשׁת וּ ַב ְר ֶזל ַו ֲאחוֹת תּוּ ַבל־ ַק ִין ַנ ֲע ָמה׃

Vetzillah gam-hiv yalɵdah et-tuval kàin lotèsh kol-ch̠ orèsh nɵch̠ oshet uvar’zel va’àch̠ ot tuval – kàin naàmah

4:22 E Zilla ָי ְל ָדה yalɵdah [partorì] anch’essa Tubàl-cain, l’artefice d’ogni sorta di strumenti di rame e di ferro; ַו ֲאחוֹת va’ach̠ òt [e la sorella] di Tubàl-cain fu Naama.

ַויֹּא ֶמר ֶל ֶמ􏰁 ְל ָנ ָשׁיו ָע ָדה ְו ִצ ָלּה ְשׁ ַמ ַען קוֹ ִלי ְנ ֵשׁי ֶל ֶמ􏰁 ַה ְא ֵז ָנּה ִא ְמ ָר ִתי ִכּי ִאישׁ ָה ַר ְג ִתּי ְל ִפ ְצ ִעי ְו ֶי ֶלד ְל ַח ֻבּ ָר ִתי׃

Vayòmer lemèch lɵnashav adah vɵtzillah shɵmaàn kolì nɵshè lemèch haɵzennah ìmrattì kì ìsh harag’ttì lɵfitzɵì vɵyeled lɵch̠ aburattì
ְשׁ ַמ ַען קוֹ ִלי ,Vayòmer [E disse] Lamec alle sue mogli: ‘Ada e Zilla ַויֹּא ֶמר 4:23 shɵma’an kolì [ascoltate la mia voce]; ְנ ֵשׁי nɵshè [mogli] di Lamec, porgete orecchio al mio dire! Sì, io ho ucciso un uomo perché m’ha ferito, e un giovine perché m’ha contuso.

ִכּי ִשְׁבָעַתִיםיַֻקּם־ָקִיןְוֶלֶמ􏰁 ִשְׁבִעיםְוִשְׁבָעה׃

Kì shiv’àtaìm yukan-kàin vɵlemèch shiv’ìm vɵshiv’àh
4:24 Se ַק ִין Kàin [Caino] sarà vendicato ִשׁ ְב ָע ַת ִים shiv’àtaìm [sette volte], Lamec lo sarà ִשׁ ְב ִעים shiv’ìm [settanta] ְו ִשׁ ְב ָעה vɵshiv’àh [e sette] volte.’

ַוֵיַּדע ָאָדםעוֹד ֶאת־ִאְשׁתּוֹ ַוֵתֶּלד ֵבּן ַוִתְּקָרא ֶאת־ְשׁמוֹ ֵשׁת ִכּי ָשׁת־ִלי ֱא􏰀ִהים ֶזַרע ַאֵחר ַתַּחת ֶהֶבל ִכּי ֲהָרגוֹ ָקִין׃

Vayedà adàn òd et-ìsh’tò vatteled ben vattikrà et-shɵmò shèt kì shatlì Elohìm zèra֜ àch̠ er tàch̠ al hevel kì harago kàin

et-ish’tò [la sua ֶאת־ ִא ְשׁתּוֹ Adàm ָא ָדם ]òd [ancora עוֹד ]vaiyedà [E conobbe ַו ֵיּ ַדע 4:25 donna-moglie], ַו ֵתּ ֶלד vattèled [ed essa partorì] un ֵבּן ben [figlio], ַו ִתּ ְק ָרא vattikrà [e lo chiamò – a cui pose] ֶאת־ ְשׁמוֹ et shɵmò [il nome di lui] ֵשׁת Shèt [Seth], ‘perché’ ella

disse, ‘ֱא􏰀 ִהים Elohìm m’ha dato un altro al posto di ֶה ֶבל Hèvel [Abele], che ַק ִין Kàin [Caino] ha ucciso’.

וּ ְל ֵשׁ ת ַגּ ם ־ ה וּ א י ֻ ַלּ ד ־ ֵבּ ן ַו ִיּ ְק ָר א ֶא ת ־ ְשׁ מ וֹ ֱא נ וֹ שׁ ָא ז ה וּ ַח ל ִל ְק ר ֹא ְבּ ֵשׁ ם י ה ו ה ׃

ulɵshet gam-hù yulad-bèn vayikrà et-shɵmò enosh àz hùch̠ al likrò bɵshem Yahweh 4:26 E anche a Seth nacque un ֵבּן ben [figlio], ַו ִיּ ְק ָרא vayyikrà [e chiamò] ֶאת־ ְשׁמוֹ et- shɵmò [il nome di lui] Enosh. Allora si cominciò ִל ְקרֹא likrò [a chiamare-invocare] .Yahweh יהוה bɵshèm [il nome] di ְבּ ֵשׁם

TRADUZIONE

Caino uccide Abele

4Adamo conobbe Eva sua moglie, che concepì e partorì Caino e disse: “Ho acquistato un uomo grazie al Signore”. 2 Poi partorì ancora Abele, suo fratello. Ora Abele era pastore di greggi, mentre Caino era lavoratore del suolo.
Trascorso del tempo, Caino presentò frutti del suolo come offerta al Signore, mentre Abele presentò a sua volta primogeniti del suo gregge e il loro grasso. Il Signore gradì Abele e la sua offerta, ma non gradì Caino e la sua offerta. Caino ne fu molto irritato e il suo volto era abbattuto. Il Signore disse allora a Caino: “Perché sei irritato e perché è abbattuto il tuo volto? Se agisci bene, non dovresti forse tenerlo alto? Ma se non agisci bene, il peccato è accovacciato alla tua porta; verso di te è il suo istinto, e tu lo dominerai”.
Caino parlò al fratello Abele. Mentre erano in campagna, Caino alzò la mano contro il fratello Abele e lo uccise. Allora il Signore disse a Caino: “Dov’è Abele, tuo fratello?”. Egli rispose: “Non lo so. Sono forse io il custode di mio fratello?”. 10 Riprese: “Che hai fatto? La voce del sangue di tuo fratello grida a me dal suolo! 11 Ora sii maledetto, lontano dal suolo che ha aperto la bocca per ricevere il sangue di tuo fratello dalla tua mano. 12Quando lavorerai il suolo, esso non ti darà più i suoi prodotti: ramingo e fuggiasco sarai sulla terra”. 13 Disse Caino al Signore: “Troppo grande è la mia colpa per ottenere perdono. 14 Ecco, tu mi scacci oggi da questo suolo e dovrò nascondermi lontano da te; io sarò ramingo e fuggiasco sulla terra e chiunque mi incontrerà mi ucciderà”. 15 Ma il Signore gli disse: “Ebbene, chiunque ucciderà Caino subirà la vendetta sette volte!”. Il Signore impose a Caino un segno, perché nessuno, incontrandolo, lo colpisse. 16 Caino si allontanò dal Signore e abitò nella regione di Nod, a oriente di Eden.
17 Ora Caino conobbe sua moglie, che concepì e partorì Enoc; poi divenne costruttore di una città, che chiamò Enoc, dal nome del figlio. 18 A Enoc nacque Irad; Irad generò Mecuiaèl e Mecuiaèl generò Metusaèl e Metusaèl generò Lamec. 19 Lamec si prese due mogli: una chiamata Ada e l’altra chiamata Silla. 20 Ada partorì Iabal: egli fu il padre di quanti abitano sotto le tende presso il bestiame. 21 Il fratello di questi si chiamava Iubal: egli fu il padre di tutti i suonatori di cetra e di flauto. 22 Silla a sua volta partorì Tubal-Kain, il fabbro, padre di quanti lavorano il bronzo e il ferro. La sorella di Tubal-Kain fu Naamà.
23 Lamec disse alle mogli:

“Ada e Silla, ascoltate la mia voce;
mogli di Lamec, porgete l’orecchio al mio dire.
Ho ucciso un uomo per una mia scalfittura
e un ragazzo per un mio livido.
24 Sette volte sarà vendicato Caino,
ma Lamec settantasette”.

25 Adamo di nuovo conobbe sua moglie, che partorì un figlio e lo chiamò Set. “Perché – disse – Dio mi ha concesso un’altra discendenza al posto di Abele, poiché Caino l’ha ucciso”.
26 Anche a Set nacque un figlio, che chiamò Enos. A quel tempo si cominciò a invocare il nome del Signore.

Note nel testo

4,2 Con Caino e Abele inizia la divisione del lavoro.

4,16 Nod: non è identificabile; nell’ebraico si trova un gioco di parole tra Nod e fuggiasco (4,14).

4,17-5,32 Due genealogie, cioè due serie di discendenti, concludono il racconto degli inizi, a indicare il progressivo ampliamento dell’umanità.

4,17-26 La prima genealogia si riallaccia al v. 1 e si dilunga sui discendenti di Caino ; la sua posterità è caratterizzata dai progressi nel lavoro e nella cultura, ma anche dal moltiplicarsi della violenza (cfr. Gen 4,23-24).

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