Il Canone ebraico delle Scritture

I libri che compongono l’attuale Tanakh sono stati composti in un ampio lasso di tempo che va dal X secolo a.C. alla metà del II secolo a.C. Sono scritti in ebraico, con alcune appendici in aramaico in alcuni libri più recenti. La maggior parte di tali testi sono stati caratterizzati da una tradizione orale più o meno prolungata prima che si arrivasse a una vera e propria redazione scritta (per la maggior parte degli oracoli profetici, considerati ‘con sicurezza’ parola di Dio, la stesura scritta deve essere avvenuta in tempi relativamente brevi). In particolare il V secolo a.C., in corrispondenza con il ritorno in Giudea dei deportati ebrei dall’esilio babilonese, si rivelò cruciale per il passaggio dalla fase orale a quella scritta, soprattutto per i cinque testi della Toràhpentateuco e per i libri che descrivevano la storia del popolo d’Israele, i cosiddetti ‘profeti anteriori’: Giosuè, Giudici, 1-2 Samuele, 1-2 Re.

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