Modelli di leaders differenti
Esistono e sono esistiti nel tempo dei modelli di leaders, sia di destra sia di sinistra. Il modello di destra può variare a seconda del contesto e della nazione, ma ci sono alcune caratteristiche comuni che spesso emergono.
Molti leaders, ma soprattutto molte leaders conservatrici e di estrema destra dei nostri tempi hanno una formazione educativa e professionale, in campi tipicamente maschili, come le STEM o anche dette “scienze dure”: sono le fisiche, le chimiche, le matematiche oppure campi relativi alla difesa o alle finanze.
A. Il modello di un/a leader di destra
Tratti forti: i leaders ma anche qui, soprattutto, le leaders di destra spesso mostrano tratti aggressivi e sono in grado di riconquistare i voti delle donne. Ad esempio, più della metà dei sostenitori del partito di Meloni alle elezioni del 2018 sono donne.
Valori conservatori: sempre più le figure femminili, che aderiscono a partiti di destra e sono apprezzate dagli uomini, incarnano una concezione tradizionale della famiglia.
Leadership autoritaria: molti leaders di destra prendono decisioni in modo forte, senza interpellare o considerare i loro subordinati.
Focus sulla produzione: molti leaders di destra possono enfatizzare l’importanza della produzione e desiderano che in uno Stato si mantengano gli standard produttivi.
B. Il modello di un/a leader di sinistra.
Caratteristiche generiche evidenziate in molti leaders di sinistra, almeno nel passato:
Lungo periodo di militanza: I leaders carismatici della sinistra italiana, come Togliatti, Berlinguer, Nenni, Craxi, Di Vittorio e Lama, hanno potuto prendere la guida delle proprie organizzazioni, dopo una lunga militanza, ossia facendosi conoscere dai propri compagni di partito.
Leadership democratica: Alcuni leaders di sinistra a volte possono adottare uno stile di leadership democratico, che coinvolge i membri del team nelle decisioni e incoraggia la partecipazione attiva. Si tratta del cosiddetto “centro-sinistra”.
Focus sulle persone: Alcuni leaders di sinistra possono enfatizzare l’importanza del benessere dei membri del team e lavorare per creare un ambiente di lavoro positivo. Così facendo soddisfano le aspettative dei loro compagni e vengono quindi lodati e incoraggiati a proseguire nel loro lavoro.
Visione collettiva: Alcuni leaders di sinistra possono essere visti come il riferimento di una molteplicità di persone, espressione e sintesi di pensiero collettivo. Questa visione è più vicina alle posizioni socialiste e comuniste, di altri tempi.
Quali sono le altre differenze tra la destra e la sinistra in Italia?
In Italia, la destra e la sinistra rappresentano due diversi orientamenti politici con ideologie e obiettivi distinti. Ecco alcune delle differenze principali:
Destra:
La destra politica si è caratterizzata per la difesa dei valori tradizionali, dell’economia di mercato, dell’individualismo e del nazionalismo.
In Italia, la destra è stata inevitabilmente influenzata e dominata dal fascismo come regime e dal post-fascismo come ideologia.
La destra è riconoscimento di un ordine e di una gerarchia naturale che consente alla società umana di funzionare al meglio.
In Italia, essere di destra implica anche il desiderio di avere una forte entità statale, che accentri i poteri di polizia, sicurezza, difesa, tassazione.
Sinistra:
La sinistra politica ha sostenuto l’intervento dello Stato nell’economia, la ridistribuzione delle risorse, l’uguaglianza sociale e i diritti dei lavoratori.
La sinistra tende a difendere i diritti umani, a combattere la discriminazione e a promuovere l’istruzione e la cultura. Ma ovviamente non è solo il campo della sinistra, perchè anche la destra tiene all’istruzione e soprattutto tiene al riconoscimento del merito e dell’impegno personali.
La Sinistra non accetta i rapporti di forza basati sull’accumulo di potere individuale e le diseguaglianze che si formano nella società, a causa delle diversità sociali e individuali.
Cosa significa, quindi, essere conservatori o progressisti?
Essere conservatore, in politica, significa sostenere il valore della tradizione e mirare a conservare le strutture sociali e politiche tradizionali.
I conservatori tendono a difendere l’ordine costituito, la famiglia, la proprietà privata e nutrono un particolare rispetto per la tradizione.
I conservatori possono essere scettici nei confronti dei cambiamenti rapidi e sostengono l’opportunità di preservare uno stato istituzionale, religioso e sociale. La prudenza nelle scelte è preponderante rispetto alla irruenza dei progressisti, soprattutto quelli più a sinistra.
D’altra parte, essere progressista significa sostenere la necessità di accelerare il progresso, cioè l’evoluzione della società, nell’ambito politico, sociale ed economico. I progressisti tendono ad avere visioni innovatrici e a sostenere lo sviluppo democratico della società. Essi sostengono l’opportunità di trasformare idee, forme e istituti politici e sociali.
Tuttavia, è importante notare che queste sono generalizzazioni e ci possono essere molte variazioni individuali all’interno di ciascuna categoria. Inoltre, le posizioni politiche possono cambiare nel tempo e variano a seconda del contesto nazionale e storico.
Quali sono i partiti conservatori e i partiti progressisti in Italia?
In Italia, ci sono diversi partiti che possono essere classificati come conservatori o progressisti.
Partiti Conservatori:
- Fratelli d’Italia
- Forza Italia
- Lega per Salvini Premier
- Cambia!
- Direzione Italia
- Italia Reale
Partiti Progressisti:
- Partito Democratico
- Movimento 5 Stelle
- Azione
- Italia Viva
- Alleanza Verdi e Sinistra
- Sinistra Italiana e Possibile.
- +Europa.
- Articolo Uno.
- Sinistra Italiana
Sia la sinistra sia la destra nascono tra la fine del XIX secolo con le lotte sociali.
Anche se hanno denominazioni diverse, il loro retroterra è la seconda guerra mondiale, il fascismo, il socialismo e il comunismo.