MANI DOTATE

LA STORIA DI UN NEUROCHIRURGO PEDIATRICO ECCEZIONALE

Thomas Carter (Austin, 17 luglio 1953) è un regista, produttore televisivo, attore e sceneggiatore statunitense, nato in Texas, attivo sia in televisione che al cinema.

Nella sua carriera ha vinto tre Premi Emmy, per il miglior film tv (‘Don King: Only in America’) e due come miglior regista per la serie tv ‘La giustizia è uguale per tutti’. Ha anche ottenuto sei nominations all’Emmy e vinto il prestigioso Director’s Guild of America. Nel 1996 ha prodotto e diretto la serie ‘Under one roof’. Ha anche lavorato in serie come ‘Miami Vice’, ‘A cuore aperto’ e ‘Midnight Caller’. Ha diretto il suo primo lungometraggio nel 1993, ‘Swings Kids – Giovani Ribelli’, seguito nel 1997 da ‘Uno sbirro tuttofare’, con Eddy Murphy. Il suo capolavoro resta Gifted Hands – Il dono (Gifted Hands: The Ben Carson Story) (2009) ossia la storia di Ben Carson e della sua missione come chirurgo di eccezionale talento e intelligenza.

Gifted Hands – The Ben Carson Story – è un film televisivo, del 2009, di genere drammatico, biografico che racconta la vita di uno dei più famosi neurochirurghi al mondo: Benjamin Carson (interpretato da Cuba Gooding Jr.), realmente esistito e tuttora in esercizio del suo lavoro di chirurgo. 

Il film è stato trasmesso negli Stati Uniti d’America nel febbraio 2009, mentre in Italia è andato in onda su Sky Cinema Uno, nel dicembre 2010. Il film ha ricevuto recensioni per lo più positive dalla critica. Ray Richmond di The Hollywood Reporter ha sostenuto: «Il film è così bello che un po’ di immodestia non è solo accettabile ma comprensibile». Il film ha vinto l’Epiphany Prize for Inspiring Television del 2010.

Trama

Nel 1987, il dottor Ben Carson si reca a Ulm, in Germania, per incontrare una coppia, Peter e Augusta Rausch, che hanno due gemelli siamesi uniti dalla parte posteriore della testa. 

Il dottor Carson crede che potrebbe riuscire a separarli con successo, ma si rende conto che rischia anche di perderne uno o entrambi. Dopo aver spiegato il rischio ai genitori dei gemelli, Ben accetta di operare.

Dopo il racconto dei quattro mesi trascorsi a ricercare e formulare un piano per aumentare le sue possibilità di successo di un intervento chirurgico, il film torna al 1961 a Detroitnel Michigan, a un’epoca in cui Ben Carson, 11 anni, andava male a scuola

Sua madreSonyache ha solo un’istruzione di terza elementare, è rimasta sola con i suoi due figli, dopo aver scoperto che il padre dei ragazzi aveva già un’altra famiglia, è angosciata per i fallimenti accademici di entrambi i figli e decide di fare qualcosa al riguardo.

Per prima cosa, chiede a Ben e a suo fratello maggiore Curtis di imparare le tabelline e, a loro insaputa, si ricovera in un istituto psichiatrico per combattere la depressione. Quando ritorna, determina che i suoi figli guardino troppa televisione, quindi li limita a non più di due spettacoli a settimana, richiedendo loro di leggere libri e scrivere resoconti su di essi

Nasconde a Ben e Curtis il fatto di essere analfabeta e quindi di non poter leggere i resoconti dei loro libri.

Ben e Curtis iniziano a imparare molto dal mondo dei libri. Nel giro di un anno, Ben passa dall’ultimo posto della classe al primo. Dopo la cerimonia di diploma della scuola media di Ben, in cui il suo insegnante dice con rabbia ai coetanei bianchi di Ben che dovrebbero vergognarsi per essersi comportato peggio del Ben nero e meno privilegiato, Sonya fa iscrivere Ben a una scuola superiore prevalentemente nera.

Nella nuova scuola, Ben è ripetutamente vittima di bullismo da parte di due studenti, ma fa pace dopo averli superati in una battaglia scherzosa. Ben presto si rivelano dei drogati, e danno a Ben un coltello. Nel frattempo, Ben alimenta in sè un carattere irascibile, che culmina quando minaccia fisicamente sua madre e quasi pugnala uno dei suoi ex bulli. Sebbene la lama colpisca la fibbia della cintura del suo amico e non passi attraverso, Ben corre a casa inorridito e grida a Dio di togliergli il cattivo carattere; questo è l’inizio del suo cambiamento.

Dopo un duro lavoro e una forte determinazioneBen riceve una borsa di studio per l’Università di Yale, dove incontra la sua futura moglie, Candy Rustin, che lo sostiene nelle sue lotte per superare Yale. Dopo aver studiato neurochirurgia, Ben viene accettato come residente al Johns Hopkins Hospital, dove si trova ad affrontare un dilemma che potrebbe porre fine alla sua carriera: operare un uomo morente senza permesso o supervisione, o lasciarlo morire. Corre il rischio e salva la vita dell’uomo, e in seguito viene promosso dal suo superiore.

Nel 1985, dopo che la madre di Ben si unisce alla famiglia nel Maryland, Candy viene portata d’urgenza all’ospedale dove abortisce i loro gemelli. Il dottor Carson rimane con lei tutta la notte fino al mattino successivo, quando esegue una rara procedura, un’emisferectomia, in cui rimuove metà del cervello di una bambina di quattro anni che ha convulsioni 100 volte al giorno. Nonostante i rischi drastici, la procedura ha successo e la ragazza si riprende molto più velocemente di quanto Ben si aspettasse, il che si traduce nel suo primo assaggio di esposizione mediatica.

Il film ritorna poi a quando Ben si prepara per un’operazione rischiosa per separare i gemelli siamesi dalla testa. Con quattro mesi prossimi alla fine, Ben non è ancora in grado di trovare un modo per separare i gemelli. Poi riceve un’illuminazione mentre gioca da solo a biliardo e, di conseguenza, escogita un piano. Dopo 22 ore dall’inizio della procedura, il dottor Carson e il suo team riescono a separare i gemelli, salvando loro la vita e liberando i genitori Peter e Augusta. Il film si conclude con il dottor Carson circondato da membri della stampa.

CHI E’ IL NEUROCHIRURGO DEL FILM?

Benjamin Solomon Carson Sr. (Detroit, 18 settembre 1951) è un medico, chirurgo e politico statunitensedal 2017 al 2021 Segretario della Casa e dello Sviluppo Urbano nell’amministrazione Trump.

Dal 1984 al 2013 fu direttore del dipartimento di Neurochirurgia Pediatrica al Johns Hopkins Hospital. Nel 2008ha ricevuto dal Presidente George W. Bush la medaglia presidenziale della libertà, una delle maggiori onorificenze civili negli Stati Uniti.

Annunciò che avrebbe tentato di ottenere la nomination del Partito Repubblicano per le elezioni presidenziali del 2016, ma si ritirò dalla campagna elettorale durante le votazioni.

Sua madre, Sonya Carson, era una giovane poco istruita, che contrasse matrimonio a solo tredici anni. Il marito abbandonò la famiglia dopo che Sonya scoprì che aveva un’altra moglie e altri figli. Si ritrovò sola, con scarse possibilità economiche e con due figli da mantenere. Nonostante tutto, incoraggiò sempre i figli con positività dando molta forza ad entrambi.

La sua dedizione e il suo spirito di sacrificio ebbero un profondo impatto sulla vita di Ben.

La separazione dal padre dei suoi figli spinse Sonya in uno stato di profonda depressione, per cui si fece ricoverare in un ospedale psichiatrico, preferendo comunque non rivelarlo ai figli. 

Con il tempo si ristabilì dalla depressione, ma per lei non fu facile ritornare alla vita normale.

Nel 1959 la famiglia decise di trasferirsi da Detroit a Boston, in Massachusetts, rimanendoci fino al 1961. 

Nel frattempo Sonya lavorava duramente nelle case di gente ricca, come baby-sitter e domestica. Si interessò sempre molto dell’istruzione dei suoi figlitanto che li obbligò a leggere e a riassumere due libri alla settimana. Tornarono nella casa dove avevano vissuto prima della separazione dal padre dei ragazzi e Benjamin si iscrisse al liceo Hunter, una scuola a maggioranza di allievi di colore, e fu un allievo eccellente. 

Nell’autunno 1969 Ben fu accettato all’università Yale e gli fu anche offerta una borsa di studio accademica pari al 90% della retta. Durante i suoi anni di studio svolse diversi tipi di lavori per mantenersi: lavorò in un laboratorio di biologia, in un ufficio paghe, come spazzino, in una posta, in un’azienda di automobili e in un laboratorio di radiologia.

A Yale mentre frequentava il terzo anno conobbe la sua futura moglie Lacena Rustinviolino nell’orchestra sinfonica di Yale. Ben si diplomò nel 1973 con un discreto punteggio, iscrivendosi poi ad “Ann Arbor”, la facoltà di medicina del Michigan, una delle migliori degli Stati Uniti. Nell’estate tra il diploma e l’università medica lavorò in un’acciaieria dove divenne cosciente di possedere un’ottima coordinazione occhio-mano, che in seguito lo fece diventare un ottimo chirurgo.

«La mia coordinazione tra occhi e mani, fu un inestimabile vantaggio per me in chirurgia. Questo dono va oltre la coordinazione occhio-mani e include l’abilità di capire i rapporti personali, pensando in tre dimensioni.»

Fin dai primi tirocini nel reparto di neurochirurgia furono evidenti le doti di Ben: inventò un metodo semplice per localizzare il foro ovale, che si trova alla base del cranio. Il forte interesse per la neurochirurgia, il crescente interesse per lo studio del cervello e il talento della coordinazione occhio-mano, furono gli ingredienti fondamentali del suo successo. 

Carriera universitaria al Johns Hopkins University

Nell’autunno del 1976 inviò una domanda per l’internato in neurochirurgia al Johns Hopkins Hospital, ospedale che accettava solo due studenti all’anno e venne assuntoNel 1975 Ben e Candy si sposarono tra il secondo e il terzo anno di medicina trasferendosi a Baltimora. Durante il suo internato incontrò diversi pazienti che avevano dei pregiudizi e che non volevano essere curati da un medico nero. Ben sentì un obbligo morale di diventare un modello per i giovani neri. Nel corso di tutti i suoi tirocini aveva ottenuto diversi apprezzamenti e riconoscimenti. Terminato l’internato, venne accolto nel programma interno di neurochirurgia al Johns Hopkins Hospital, dove rimase dal 1978 al 1982. Grazie a uno studio su un modello di tumore cerebrale, compiuto insieme al dottor Jim Anderson, ottenne il premio di Internista dell’anno.

Nel giugno 1983 divenne titolare di neurochirurgia dell’ospedale di Perth in Australia.

In quell’anno fece molta esperienza in chirurgia, tanto che la sua abilità si ampliò notevolmente. 

Il 12 settembre 1983 nacque il loro primo figlio, Murray Nedlands Carson.

Tornato nell’estate 1984 a Baltimora riprese a lavorare alla Hopkins.

Dopo pochi mesi dal suo rientro, il primario della neurochirurgia pediatrica diede le dimissioni, per cui, a soli 33 anni ricevette l’incarico. Molti pazienti si stupirono della sua giovane età, ma nessuno rifiutò un suo intervento, perché la sua fama e la sua bravura lo precedevano.

A un anno dalla sua nomina al Johns Hopkins Hospital affrontò uno degli interventi più difficili della sua vita: eseguì la sua prima emisferectomia su una bambina di nome Maranta Francisco. L’esito del caso ebbe un effetto straordinario oltre che per la sua carriera, anche sull’atteggiamento della professione medica verso un procedimento chirurgico controverso con molti e potenziali effetti collaterali e un’alta mortalità associata. La bambina era affetta da un’encefalite di Rasmussen, un’infiammazione del tessuto cerebrale estremamente rara, che le provocava fino a cento convulsioni al giorno. Questa malattia progredisce lentamente ma inesorabilmente, fino a portare alla paralisi di un lato del corpo, a un ritardo mentale e infine alla morte. Ben rimosse la parte sinistra del cervello, e, dopo dieci ore di intervento la bambina si svegliò riuscendo sia a parlare che a muovere le varie parti del corpo. Da quel momento in poi non subì più attacchi epilettici. Fu un successo così straordinario che monopolizzò i telegiornali e i quotidiani per giorni e giorni. Ben utilizzò questa pratica in molti interventi ed ebbe molto successo in quanto veniva eseguita su pazienti idonei e l’équipe di medici e infermieri lavorava straordinariamente bene insieme, ottenendo eccellenti risultati. 

La separazione dei gemelli siamesi

Nel 1987, Ben entrò nella storia della medicina con un intervento chirurgico necessario per separare una coppia di gemelli siamesi. I gemelli Binder, Benjamin e Patrick, erano nati uniti nella parte posteriore della testa. Le operazioni di gemelli separati uniti in questo modo erano sempre fallite, causando la morte di uno o di entrambi i bambini. La nascita di gemelli siamesi uniti in una parte del corpo, si verifica una volta ogni 70 000 – 100 000 nascite, mentre il caso di gemelli uniti per la testa si verifica solo una volta ogni 2-2.5 milioni di nascite.

La madre dei bambini, Theresa Binder, dalla Germania aveva cercato un medico disposto a eseguire l’intervento. Tutti le avevano detto che non era possibile, che si doveva necessariamente sacrificare uno dei due piccoli. Ben accettò di operarli, con la consapevolezza che sarebbe stato un intervento molto rischioso.

Il Dottor Mark Rogers, direttore della terapia intensiva pediatrica alla Hopkins, coordinò l’imponente impresa. Riunirono sette anestesisti pediatrici, cinque neurochirurghi, due cardiochirurghi, cinque chirurghi plastici e dozzine di infermiere e tecnici, in tutto una settantina di persone. Furono necessari cinque mesi per programmare e preparare accuratamente l’intervento. L’operazione sui gemellini di sette mesi iniziò sabato 5 settembre 1987 alle 7:15 e durò 22 ore. Ben avrebbe separato i gemelli, poi Donlin Long avrebbe operato su un bambino e Ben sull’altro. Dopo la separazione i gemelli dovettero affrontare un ostacolo potenzialmente mortale.

Attuato un arresto ipotermico, prima di poter ripristinare il flusso sanguigno, Carson e Long dovevano modellare una nuova vena sagittale da frammenti del pericardio preparati in precedenza. Dopo aver rimesso in funzione il cuore dei bambini si scontrarono con un altro grande ostacolo: un’emorragia massiva di tutti i piccoli vasi sanguigni del cervello incisi durante l’intervento. Le riserve di sangue stavano terminando, ma riuscirono a ottenere dieci flaconi dalla Croce Rossa Americana. Al termine dell’operazione i gemelli avevano ricevuto sessanta trasfusioni, diverse dozzine in più di quelle che sarebbe stato necessario per il loro normale volume sanguigno.

L’equipe aveva programmato che la testa dei gemelli venisse ricoperta da una struttura a rete in titanio, ideata da Craig Dufresne, mescolata con un impasto di ossa polverizzate estratte dal cranio stesso dei bambini. Alla fine queste ossa sarebbero cresciute tra gli interstizi, senza bisogno di rimuoverle in seguito. Non vi era cuoio capelluto a sufficienza per coprire ambedue le teste dei bimbi, così chiusero la testa di Benjamin con una struttura chirurgica, non riuscendo ad installare la copertura in titanio. Dopo aver completato l’intervento posero per dieci giorni i bambini in coma artificiale, per dare ai piccoli cervelli traumatizzati dall’operazione una possibilità di recupero senza danni successivi.

L’assistenza postchirurgica fu eccezionale quanto l’operazione. I bambini, terminato l’effetto del fenobarbital, aprirono gli occhi e iniziarono a guardarsi intorno. Tuttavia tre settimane prima di tornare in Germania Patrick aspirò il cibo nei polmoni subendo un arresto respiratorio. Soffrì di un danno cerebrale, ma non si sapeva quanto fosse esteso. Quando i gemelli lasciarono il Johns Hopkins Hospital il bimbo fece dei progressi. Fu un intervento storico che segnò la storia della medicina. 

Carriera e malattia

Ben scrisse tre bestseller: Mani miracolose, Think big e The big Picture. Il primo era un’autobiografia, mentre negli altri due esponeva la sua filosofia di vita. Questi libri hanno avuto molto successo non solo in America, ma anche in altri paesi, essendo stati tradotti in molte lingue.

Nel 2002 gli venne diagnosticato un cancro alla prostata. Dopo questa malattia, decise di fare dei cambiamenti nella sua vita cercando di trascorrere più tempo in famiglia. Nonostante tutto operò più di trecento bambini in un anno. Nel 2009 è uscito il film Gifted Hands – Il dono dedicato alla sua vita, nel quale Ben è interpretato da Cuba Gooding Jr..

Carson ricevette numerose onorificenze e riconoscimenti nel corso degli anni, tra i quali oltre 61 dottorati honoris causa. Fu inoltre membro della American Academy of Achievementla Horatio Alger Association, la Alpha Omega Alpha Honor Medical Society, la Yale Corporation, della Yale University, e molte altre prestigiose organizzazioni. È membro del Consiglio di Amministrazione di Kellogg Company, Costco Wholesale Corporation, e America’s Promise. Fu anche il presidente e cofondatore del “Fondo studi Carson“, che riconosce borse di studio a giovani di ogni estrazione, che si siano distinti per eccezionali risultati accademici e per doti umanitarie. Infatti il desiderio di Ben e sua moglie fu sempre quello di poter creare un fondo nazionale scolastico istituito per giovani che abbiano capacità negli studi riuscendo a realizzare i sogni di molti studenti brillanti, che, economicamente, non avrebbero avuto le possibilità di accedere a università prestigiose. Nel 2007, venne inserito nella Wesleyan Indiana University Society of World Changers ricevendo, come oratore, un dottorato onorario. Nel 2008 tornò alla IWU, insieme al suo amico, Tony Dungy.

Il 19 giugno 2008, Carson ha ricevuto la Medaglia Presidenziale della Libertà dal presidente George W. Bush. È un destinatario del Ford’s Theatre Lincoln Medal, e, nel 2010 fu incaricato per l’Institute of Medicine, della United States National Academy of Sciences. 

Inoltre ha fondato due scuole: “Benjamin S. Carson Honors” e “Accademia di scienza” nel Wisconsin.

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