Vi ricordate gli studenti che a Rovigo hanno lanciato i pallini alla loro prof?
E dello studente che ha tentato di uccidere la sua insegnante?
Bene…si può dire benissimo che in Italia prevale non l’educazione, la crescita, il merito, ma il contrario: la paura di punire comportamenti reiteratamente scorretti e quindi irrispettosi dei ruoli oltreché,nel secondo caso, della vita di una insegnante, l’appiattimento individuale e sociale e infine la dis-educazione.
Di poco fa la notizia che addirittura gli studenti “intrepidi” del lancio dei pallini, non solo non sono stati sospesi, ma addirittura, hanno avuto nove in condotta. Manca poco che siano anche beatificati!
Che dire? Che la responsabilità è sociale. Che la responsabilità è di persone: famiglia in primis, insegnanti e dirigenti e società che non sa cosa siano le parole EDUCAZIONE, RISPETTO. Come si può permettere che dei ragazzini possano essere promossi, anche se a livello didattico sono capaci, se hanno dimostrato di non aver superato l’esame della vita?
La colpevole è la società, quindi ognuno di noi può essere responsabile del contesto in cui vive.