La traccia su Oriana Fallaci

Proposta B3. Testo tratto da: Oriana Fallaci, Intervista con la storia, Rizzoli, Milano, 1977, pp.7-8.
«La storia è fatta da tutti o da pochi? Dipende da leggi universali o da alcuni individui e basta? È un vecchio dilemma, lo so, che nessuno ha risolto e nessuno risolverà mai. È anche una vecchia trappola in cui cadere, è pericolosissimo perché ogni risposta porta in sé la sua contraddizione. Non a caso molti rispondono col compromesso e sostengono che la storia è fatta da tutti e da pochi, che i pochi emergono fino al comando perché nascono al momento giusto e sanno interpretarlo. Forse.

Ma chi non si illude sulla tragedia assurda della vita, è portato piuttosto a seguire Pascal, quando dice che, se il naso di Cleopatra fosse stato più corto, l’intera faccia della terra sarebbe cambiata: è portato piuttosto a temere ciò che temeva Bertrand Russell quando scriveva: “Lascia perdere, quel che accade nel mondo non dipende da te. Dipende dal signor Krusciov, dal signor Mao Tse-Tung, dal signor Foster Dulles”. Se loro dicono “morite” noi morremo, se loro dicono “vivete” noi vivremo».

Non riesco a dargli torto. Non riesco a escludere insomma che la nostra esistenza sia decisa da pochi, dai bei sogni o dai capricci di pochi, dall’iniziativa o dall’arbitrio di pochi. Quei pochi che attraverso le idee, le scoperte, le rivoluzioni, le guerre, addirittura un semplice gesto, l’uccisione di un tiranno, cambiano il corso delle cose o il destino della maggioranza.
Certo è un’ipotesi atroce. È un pensiero che offende perché, in tal caso, noi che diventiamo?

Greggi impotenti nelle mani di un pastore ora nobile ora infame? Materiale di contorno, foglie trascinate dal vento?».

*********************************************Commento personale*************************************

Poche persone come Oriana Fallaci, nel tempo, e quindi nella Storia, sono state capaci di essere se stesse e di dire esattamente, non quello che gli altri volevano si dicesse, ma esattamente ciò che loro desiderano che si dica. La parola esatta per definire Oriana Fallaci è: maledettamente VERA.

Oriana Fallaci fu una giornalista, ma soprattutto una ragazzina che, durante la seconda guerra mondiale, a Firenze, città occupata dai Nazisti, diede il suo contributo come staffetta, per i Partigiani che combattevano contro i Nazisti. Non è da poco.

Infatti pochi sono coloro che sono disposti a sacrificarsi per una causa più grande, come ad esempio, in quel caso, la Resistenza contro il Nemico numero 1 della Libertà e della Democrazia.

Tornando allo stralcio di brano scelto dal Ministero della Pubblica Istruzione, per la Maturità, personalmente penso che la Storia è fatta di accadimenti e di decisioni.

Accadimenti che danno una opzione A o una opzione B, perchè nella realtà le mezze misure non contano. Conta la decisione. Insomma ognuno di noi può dare alla sua vita una svolta. Se scegli di stare solo/a devi essere conseguente; se ti sposi devi essere conseguente, se scegli una Missione superiore, devi essere conseguente e se fai una scelta ovviamente escludi l’altra. Non si può stare con due piedi in una scarpa.

Certamente nei manuali di Storia, quelli scolastici, vengono messi i grandi avvenimenti nazionali ed internazionali, non certo le storie singole della gente cosiddetta “comune”; però la gente comune prende ogni momento delle decisioni, almeno per se stessa, la sua famiglia, la sua vita.

Il Carnevale non ha senso se non ci sono spettatori e maschere di personaggi che partecipano; così nella Storia le grandi decisioni non sono solo frutto di un uomo al potere, anche nelle dittature. Perchè se tu dai il tuo consenso al Male e alla Sopraffazione, ti metti dalla parte del Male e della Sopraffazione.

Nei regimi è stato così: se tu ti schieri con il Dittatore sei con il Dittatore, anche se lo fai per paura di ritorsioni.

Così, per concludere, la Storia quella in grande, non è quella soltanto che leggiamo nei manuali per ragazzi, ma è la MIA, la TUA, la SUA STORIA. Ognuno è personalmente padrone dei suoi atti, ma non siamo monadi. Ognuno di noi partecipa alla Storia del suo Paese, del Mondo e non può esimersi dal parteciparvi.

L’importante è come parteciparvi.

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