Archivi del mese: Maggio 2020

Alle fronde dei salici

Alle fronde dei salici è la poesia più conosciuta di Salvatore Quasimodo, composta nel 1946 e collocata in apertura della raccolta Giorno dopo giorno, edita l’anno successivo. Il componimento è un manifesto della svolta artistica di Quasimodo, che nel dopoguerra passa dallo stile ermetico degli esordi a una … Continua a leggere

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Ed è subito sera

Testo Ognuno sta solo 1 sul cuor 2 della terra trafitto da un raggio di sole 3: ed è subito sera 4. Note 1.Il verso è fortemente apodittico: enuncia una verità indiscutibile – la solitudine esistenziale – di cui si può solo prendere atto. In questo modo … Continua a leggere

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Salvatore Quasimodo

Vita e opere Nacque a Modica il 20 agosto 1901, secondogenito di Gaetano Quasimòdo, capostazione, e di Clotilde Ragusa. Ebbe tre fratelli: Enzo, Ettore e Rosina.  L’accentazione del cognome fu mutata in sdrucciola dallo stesso Quasìmodo al suo trasferimento in … Continua a leggere

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Soldati

Si sta come  d’autunno sugli alberi le foglie Breve commento Questo breve componimento di Giuseppe Ungaretti si trova nella raccolta L’Allegria, più specificatamente nella parte dell’opera intitolata Girovago. Questa poesia è formata da un’unica similitudine, soldati/foglie; dal punto di vista metrico, la … Continua a leggere

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San Martino del Carso

La poesia San Martino del Carso va considerata all’interno dell’esperienza della prima guerra mondiale, che è stata primaria fonte di ispirazione per Ungaretti, tanto da costituire uno dei principali filoni tematici della sua poesia. La prima versione di questo componimento risale infatti al … Continua a leggere

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Poetica di Ungaretti

L’allegria di naufragi è la raccolta di poesie più conosciuta e nota di Giuseppe Ungaretti e viene pubblicata a Firenze, dall’editore Vallecchi, nel 1919. In essa, il poeta sviluppa il nucleo originario dei testi pubblicati ne Il porto sepolto nel 1916, in una rarissima edizione di sole ottanta … Continua a leggere

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Meriggiare pallido e assorto

In questa poesia scritta probabilmente nel 1916 e tra le più significative del primo Montale, il paesaggio ligure, colto nel caldo meriggio estivo e ricco di particolari concreti, diventa trascrizione metaforica della vita inaridita e priva di senso: il frusciare delle serpi, … Continua a leggere

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Spesso il male di vivere

Questa poesia, databile attorno al 1924, fa parte della sezione Ossi di seppia dell’omonima raccolta, ed esplicita il concetto cardine del sistema filosofico montaliano, il “male di vivere” che si staglia icasticamente nella mente del lettore attraverso un susseguirsi di immagini che emblematicamente ne … Continua a leggere

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POETICA DI EUGENIO MONTALE

OSSIA DI SEPPIA Eugenio Montale ha saputo sin dalla raccolta d’esordio – gli Ossi di seppia del 1925 – mettere a fuoco, con termini che poi sarebbero diventati canonici e convenzionali, le grandi tematiche della letteratura novecentesca: il disagio esistenziale, la crisi delle certezze fondamentali, l’assenza di … Continua a leggere

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Eugenio Montale

Vita e opere Nacque a Genova il 12 ottobre 1896 da Domenico, detto Domingo, e da Giuseppina Ricci, ultimo di sei fratelli: gli altri cinque (Salvatore, Ugo, Ernesto, morto poco dopo la nascita, Alberto e Marianna) avevano visto la luce … Continua a leggere

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